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16.01.2006
Artisti Vari - "Abba Mania"
[segnalazione di Marcello Medici]

Quale modo migliore per inaugurare un nuovo anno di Altari Pagani immolati alla causa del disastro ecologico di un tribute agli Abba che riunisce nella propria tracklist Samantha Fox, Belinda Carlisle, Tanita Tikaram, i Right Said Fred, Max Raabe & Palast Orchester, gli A*Teens, i Banaroo e, soprattutto, Michelle Hunziker?!?
Produzione tedesca di invidiabile lungimiranza - noi stessi non saremmo riusciti a partorire di meglio nemmeno dopo una sbronza epocale di Mastro Lindo AranciAttiva -, controbilancia l'assoluta mancanza di originalità dell'essere l'ennesimo 'omaggio' [come se gli Abba dovessero anche ringraziare perchè tale Lucy ricanta "Chiquitita" o Mariella Ahrens "Money Money Money"] allo storico quartetto svedese uscito negli ultimi anni con una creatività fuori dal comune nell'assemblare il cast artistico, permettendoci di scoprire o riscoprire autentiche perle di «celestiale atrocità» che mai e poi mai potremo più dimenticare.

Dagli acuti fortunosi di Samantha Fox in "The Winner Takes It All" al tono imbronciato di Belinda Carlisle in "Dancing Queen", dalla stravaganza stucchevole di Max Raabe in "Super Trouper" agli arrangiamenti Whigfield-style di Kate Hall in "Mamma Mia", in "Abba Mania" ogni dettaglio sembra calibrato al millimetro per dare nuova linfa non al repertorio di Agnetha & Company [che continua a rimanere infinitamente più attuale in versione originale], bensì al concetto di 'irreparabilità'.
Su tutto svetta, naturalmente, la cover di "S.O.S." interpretata da Michelle Hunziker, qui alla definitiva consacrazione artistica - non sappiamo dove mettere le virgolette: "consacrazione", "artistica" o "consacrazione artistica"? - dopo la rivelatrice performance per il jingle dei confetti Tic Tac. Stando così le cose, e considerando anche il suo recente disimpegno nel musical "Sette Spose per Sette Fratelli", forse il sogno di vederla un giorno in gara al Festival di Sanremo non è poi tanto remoto... Magari nuovamente in compagnia di Samantha Fox, Belinda Carlisle, Tanita Tikaram, Right Said Fred, Max Raabe & Palast Orchester, A*Teens e Banaroo!



30.01.2006
Dj Bobo & Sandra - "Secrets Of Love"
[segnalazione e screenshots di Alex Alex]

Da un cagnetto a una topina: a conferma del fatto che «le dimensioni non contano», sembra proprio che a Dj Bobo - universalmente conosciuto come «quello di "Chihuahua"» - la zoologia al di sopra dei 50 cm non susciti davvero il minimo interesse. D'altronde, sembra anche che la stessa topina in questione - Sandra, universalmente conosciuta come «quella di "Maria Magdalena" sposata con Michael Cretu, quello di "Samurai" e degli Enigma» - in fatto di zoofilia non scherzi: sin dai tempi della sua militanza nel gruppo delle Arabesque è riuscita a trovare ispirazione in scimmie ["Hello Mr.Monkey"], gatti ["City Cats"] e perfino coccodrilli ["Don't Kiss A Crocodile"]. Come a dire: un duetto tra loro due stava già scritto, se non proprio nel Destino, almeno nel catalogo di qualche negozio di animali.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, benchè in Italia non ne sia pressochè giunta notizia, sia Dj Bobo dopo "Chihuahua" che Sandra dopo "Maria Magdalena" hanno continuato a sfornare produzioni dagli esiti alterni per i mercati tedesco ed europeo - imperdibile, sul fronte strettamente catacombale, la cover di "Such A Shame" dei Talk Talk incisa da Sandra nel 2002 -. Ci auguriamo, però, che "Secrets Of Love" possa sbarcare presto anche nei nostri negozi, perchè non vediamo veramente l'ora di metterci le mani sopra: il suo giro di synth a cornamusa è una potenziale hit per cellulari, il suo ritornello, più cheesy del gorgonzola, si spalma in testa esattamente dopo 15 secondi e la fusione tra le 2 voci, con quella di Sandra che proviene senza ombra di dubbio dal suo condotto nasolacrimale, richiama alla mente i chorus dei cloni degli Aqua alla fine degli anni 90 [tutto questo sproloquio per dire, in modo lusinghiero, che la canzone non esiste]. E ci auguriamo altresì che nel cd singolo sia contenuta anche la portentosa traccia video, interpretata, non si sa bene perchè, non da Dj Bobo e Sandra bensì da Marco Balestri e Fanny Cadeo - o è Mariah Carey? -. A tale proposito, ci scrive il nostro amico Alex Alex:

«I nostri eroi appaiono vestiti da nobildonna medievale e da damerino del '700. Ora, non so chi abbia studiato la collocazione storica, non so chi dei due abbia 300 anni e non so chi dei due sia la nobildonna; l'unica certezza [oltre al fatto che Dj Bobo è doppiato da Jenny B] è che Sandra non ha ancora imparato a parlare inglese. Per cui vorrei tranqullizzare tutti i suoi fans che temevano l'irreparabile: la signora emette ancora dei gementi monosillabi che, da brava tedesca, fendono paurosamente sulle T e sulle V»

Con queste credenziali, come non desiderare che Dj Bobo e Sandra diventino i nuovi Costantino e Alessandra della discomusic?



13.02.2006
Gladiator - "Tenax"
[segnalazione di GB]

La risposta è sì: che la vostra domanda sia «Ho letto bene?!?», «Ma è proprio quel "Tenax"?!?» o «È davvero in commercio questo disco?!?», la risposta è sempre e comunque sì. Avete letto bene, è proprio quel "Tenax" e questo disco è veramente in commercio, anche se non sapremmo dirvi con esattezza se nei migliori negozi oppure nei peggiori.
Certo è che se il vostro più intimo e inconfessabile desiderio è quello di possedere una versione 2006 dell'indimenticabile anthem di Diana Est interpretato alla maniera [e al manierismo] di Gennaro Cosmo Parlato ma con una base Magix Music Maker 1993 beta, finalmente avete trovato qualcosa che ci va molto, molto vicino. Tanto che, per quanti non dovessero purtroppo trovarlo dal loro rivenditore di fiducia, per rendere meglio l'idea pubblichiamo la trascrizione delle lyrics così come ce l'ha inviata il nostro amico
Alex Stuart:

«Una notte estetica / un inconscio fraNGgile / la fuZZione scenica / psicanalizzaNGtemiWH / una nuova immagineAH / per uSSogno NGcomplice / non è più credibiléAH la normWalità
Forse è già mattino e non lo so / un mondo latino inventerò: NGtenax / tena NGtenax / sed modU senectus marvis est / carmeNG vitae NGmoderatae hic est: NGtenax / tena NGtenax I capelli immobili / coL Lisegni statici / ed un trucKHo energico / daNG guardare subito / val la pena vivere / solo dalle undici / posso solo rideréAH / nell'oscuritHà
Forse è già mattino e non lo so / un mondo latino inventerò: NGtenax / tena NGtenax / sed modU senectus marvis est / carmeNG vitae NGmoderatae hic est: NGtenax / tena NGtenax
»

I più attenti avranno notato l'autentico colpo di genio che distingue questa cover non soltanto da tutte quelle che usciranno d'ora in avanti sulla scia del suo prevedibile supersuccesso planetario, ma anche dalla stessa versione originale: la sostituzione di «modo» con «modu» e di «morbus» con «marvis» nel ritornello. Pare, anzi - non esistendo in latino nessuna parola «marvis» - che gli editor del Campanini/Carboni e del Castiglioni/Mariotti siano già alacremente al lavoro per colmare questa imperdonabile lacuna nei loro dizionari, cercando di dare un senso al nuovo sostantivo [verosimilmente della terza declinazione, marvis-is] attraverso un'analisi approfondita del testo di Gladiator che non ne trascuri la cartuccera di fonemi "NG" e "AH".
A questo punto, poichè l'appetito vien mangiando, ci piacerebbe che "Tenax" di Gladiator non fosse il solito capolavoro One Shot, ma il primo di una lunga serie di ripescaggi filologici alle radici della musica e della lingua. Ci permettiamo, anzi, di suggerire "Oppio" di Sibilla, che ben si presterebbe ad essere ricantata come

«Fuochi accesi negli accampamenti NGnomadEAH / e NGfumatori d'oppio dall'Oriente sui tappeti / le visioni riempiranno le mie NGmani vuoteAH / Cartagine era bella / in mezzo aiMMelograni
È veroH: do i numeri / NGdividili con meAH / ho perso la testa ma sto bene anche senzaH / Oro bel air samoa / oro bel air samoa / oro bel air samoa
NGScivolando sulle soglie di nuovi amori / coMMisteriosi nomadi / per misteriose meteAH / giochi di NGprestigio con i NGfili del Ngdestino / a quel tempo l'oppio ci costava meno d'una birraH
È veroH: do i numeri / NGdividili con meAH / ho perso la testa ma sto bene anche senzaH / Oro bel air samoa / oro bel air samoa / oro bel air samoa
»

Eccetera. L'unico problema diventerebbe capire quale dizionario dover aggiornare in questo caso per correggere «Uru belev sammea» con «Oro bel air samoa» per tarare il posizionamento di una simile hit annunciata in modo altrettanto preciso del «sed modu senectus marvis est» di "Tenax"...



27.02.2006
Gelateria Italiana vs Dj Happy Vibes - "Storie Di Tutti I Giorni"

Pensavamo che, dopo aver raschiato tutto il raschiabile dal fondo del barile, la ormai reiterata tendenza a riproporre in versione digggei-rebbonza i successi italiani degli anni 80 avesse provvidenzialmente iniziato ad esaurirsi. Ci sbagliavamo, e l'ennesima riprova ci arriva da questo progetto spaghetti/dance il cui nome, da solo, varrebbe un Premio Catacomba honoris causa e che attualmente figura licenziato su una decina di compilation distribuite sul mercato europeo.
Per la precisione, però, "Storie Di Tutti I Giorni" è la b/side del singolo "Tonight's The Night", ovverosia il medesimo remake del brano di Riccardo Fogli con i vocals in inglese anzichè in italiano - interpretati da tale Agnes di cui, ci auguriamo, sentiremo parlare ancora a lungo - e dal respiro decisamente più 'internescional'.

Un tributo, insomma, più che una semplice cover, che ha il suo autentico colpo di genio nel giro di tastierone rabbato a "The Final Countdown" degli Europe e che, incredibile a dirsi, ci sta dentro davvero a fagiolo, oltre ad essere semplicemente perfetto come suoneria per il cellulare [criterio che più di ogni altro, nell'ultimo paio di anni, ha saputo decretare il successo o il fiasco di un brano]. Chissà: se un'idea simile l'avesse avuta lo stesso Riccardo Fogli, subito dopo la prima edizione di "Music Farm", avrebbe probabilmente goduto di miglior sorte di quella toccata al suo ultrasuperfluo album "Il Vincitore", come del resto successe al remix di Fargetta di "Sarà Perchè Ti Amo (Chissenefrega)" dei Ricchi & Poveri con Loredana Bertè.
Purtroppo i produttori di questa Celestiale Atrocità - con la C e la A maiuscole - ci danno personalmente la triste notizia che il disco nel nostro paese non arriverà mai. Pertanto, per i collezionisti di Altari Pagani doc, tocca procacciarselo in altro modo [e non dobbiamo suggerire noi quale, giusto?]. È un vero peccato: per quanto possa sembrare strano, questa "Storie Di Tutti I Giorni" 2006 non ha davvero niente da invidiare alle attuali Top50 della nostra
classifica ufficiale di vendita...



13.03.2006
Ch!pz - "The World Of Ch!pz" 

Annuncio riservato a tutti coloro che ancora non sono riusciti a darsi pace per lo scioglimento degli Aqua e per la scomparsa dei Cartoons, dei Toy Box e dei Vengaboys: la soluzione ai vostri problemi non è - come vi siete erroneamente rassegnati fino ad oggi - lo psichiatra o il suicidio, bensì gli apocalittici Ch!pz, uno stravagante quartetto olandese di cui in Italia si sa poco o niente ma che nel resto dell'Europa è già riuscito a mettere a segno più di un successo insperato.
Se, generalmente, tutte le boyband assortite in doppia coppia [2 ragazzi + 2 ragazze] vengono accreditate di essere i presunti «nuovi Abba» dell'oratorio, i Ch!pz non lasciano margine di confusione o di emulazione alcuno: nella migliore delle ipotesi, possono essere scambiati al massimo per 4 testimonial della Mandarancia Drink scartati ai provini di "Amici" che hanno trovato nelle patatine il tagliando vincente per incidere un disco. E "The World Of Ch!pz!" non è neppure il loro primo album, bensì il secondo, a testimonianza di come abbiano saputo fare breccia nei cuori infranti di chi non aveva mai smesso di fischiettare "Barbie Girl", "Doo-Dah!", "Tarzan & Jane" e "We Like To Party!".
L'assortimento dei ben 15 brani di cui si compone questo cd ancora caldo di forno è degno del miglior Luna Park degli Orrori: si va dal funky anni 80 alla demenzial-dance anni 90 senza oltrepassare nemmeno per sbaglio lo spartiacque del Nuovo Millennio, e sciorinando un arsenale di versettini e sparettini tale da far sembrare le sonorità degli Aqua degne di un'orchestra di musica da camera. Noi avremo anche Povia, ma in Olanda non è che se la stiano passando molto meglio...

Ch!pz » Sito Ufficiale



27.03.2006
Orlando Portento - "Triccheballacche (La Cammellata)"
[segnalazione di Junpy]

Potevamo forse esimerci dal lasciarci trascinare nel baratro dell'ennesimo supertormentone televisivo montato da zero e propinatoci 24 ore su 24 perfino dai telegiornali? Ovviamente no, non potevamo. O meglio: finchè si è trattato 'semplicemente' di un supertormentone televisivo lo abbiamo accuratamente schivato con una serpentina da slalom speciale; nel momento in cui è sbarcato anche nei negozi di dischi ci siamo arresi e abbiamo capito di non avere altra via di fuga che arrenderci al nemico e investire 3,90 €uro per poco più di 5 minuti di 'musica' a base di campionamenti parlati e coretti da Vecchia Fattoria.
Del resto, già avevamo speso ben 5mila delle vecchie lire per aggiudicarci alla Fiera del Disco il 45 giri usato di "Dynamite!" di Angela Cavagna, e visto che siamo in periodo di par condicio ci è sembrato corretto devolvere più o meno analoga somma anche al di lei marito. A cui va riconosciuto quantomeno il merito di essersi inventato un idioma personale completo dalla A alla Z con tanto di frizzi e lazzi alla "Drive In" destinato sicuramente a restare in mainstream per mesi e mesi nello slang dei giovanissimi.

Quanto sia, invece, destinato a rimanere in mainstream questo singolo è una totale incognita. A "Guardami Negli Occhi" di Loredana Lecciso - che pure una parvenza di 'concept' ce l'aveva - non è andata granchè bene. Il motivetto, però, è talmente orecchiabile che al secondo ritornello lo si è già imparato a memoria, e - vista la popolarità raggiunta da Orlando Portento nelle ultime settimane - non ci stupiremmo se riuscisse a far meglio di colei che l'ha preceduto [la Lecciso, non Angela Cavagna]. Due le versioni nel cd singolo: una più pop, "La Cammellata", e una più mediterranea, "La Fiesta". E va bene che trattasi di un instant-project, ma 10 minuti in più per l'artwork della copertina li si potevano anche spendere...

Orlando Portento » Il Blog



11.04.2006
Las Ketchup - "Un Blodymary"
[segnalazione di Marcello Medici]

Pensavate che fossero finite a fare le cassiere in un supermercato? Speravate che si fossero estinte? Niente di tutto ciò: le adorabili "Hijas del Tomate" sono tornate più in forma che mai per ricordare a tutti che le sorelle Lecciso le hanno inventate loro. Le avevamo lasciate al Festival di Sanremo 2004 a stornellare quattro note di "Single" al fianco di Danny Losito e le ritroviamo oggi impegnate a rappresentare la Spagna all'Eurofestival con il singolo che - a quanto leggiamo - segna l'inizio di una nuova fase della loro 'carriera'.
Diventate 4 e smessi i panni delle teenager caramellose in vacanza a Fiabilandia, Pilar, Rocio, Lola e Lucia sembrano voler ricreare uno strano ibrido tra le Banarama, le Bangles, le Arabesque e il guardaroba in omaggio con "Top Girl". L'unico fil rouge di continuità con il passato rimane l'inconfondibile stile chewing gum del motivetto, giocato come di consueto su vocals da Piccolo Coro dell'Antoniano e suoni da pianola Bontempi.

In Spagna "Un Blodymary" [che dà anche il titolo all'omonimo album] è già in commercio; nel resto del mondo uscirà all'inizio di maggio, proprio in concomitanza con le fasi finali dell'Eurofestival. Non ci resta che attendere con ansia di conoscere il responso delle classifiche, avendo naturalmente l'accortezza di non fidarci nè degli exit poll nè dei sondaggi relativi...

Las Ketchup » Sito Ufficiale



24.04.2006
Artisti Vari - "Rimini Beach Party vol.2"

Vi siete mai chiesti come potrebbe essere "Sarà Perchè Ti Amo" cantata dagli Zero 69 o "Ciao Ciao Bambina" interpretata dai Club Rotator? Avete sempre sognato di sentire Andrea Concu dare voce a "When A Man Loves A Woman" o Rita Corleone a "Ti Amo"? Siete logorati dal dubbio che il Carlo Berlusconi di "Se Bastasse" e l'Adriano Bossi di "Tu Sei L'Unica Donna Per Me" siano o meno due parenti dei simpatici operatori di televendite che hanno governato dal 2001 all'altroieri?
Nessun problema! Da oggi per voi c'è "
Rimini Beach Party vol.2", la compilation che risponde a tutte le vostre domande sul senso della vita, comprese quelle che mai sognereste di porvi nemmeno dopo un clistere di Ace Gentile Vivactive! Rigorosamente mixata e senza la minima soluzione di continuità nemmeno nei suoni delle singole tracce, "Rimini Beach Party vol.2" è un minestrone paradisiaco di cover aberranti [o un minestrone aberrante di cover paradisiache, a seconda dei punti vista] ideali per farsi il lungomare da Milano Marittima a Pesaro con i finestrini abbassati, la camicia sbottonata - con pelame cotonato e catenazza d'oro in bella mostra - e il volume dell'autoradio a palla.

Destinata a diventare una pietra miliare del tarallame del Nuovo Millennio [anche se, come tutte le opere d'arte, probabilmente «non è ancora stata capita»], questa raccolta va conservata gelosamente in cassaforte tra i propri gioielli più preziosi - che è poi anche l'unico modo per non cedere alla tentazione di ascoltarne 15 secondi -, ovviamente nell'attesa che Electra, i La Voce Di Napoli, Gigi Alessandro e gli In Nomine Patris feat.Sarah, solo per citare i più pittoreschi e, immaginiamo, prestigiosi artisti qui riuniti, si rimettano quanto prima al lavoro sul volume 3...



08.05.2006
Queentastic - "Absolutely Fabulous"
[segnalazione di Marcello Medici]

Snobbato da sempre dai media nostrani [e completamente dimenticato da quando, nel 1997, l'Italia ha deciso di non prendervi più parte], l'Eurofestival rimane però una delle più gratificanti miniere catacombali a cui poter attingere anno dopo anno. Così, non paga di aver riportato alla luce le Las Ketchup, l'edizione 2006 rincara la dose regalandoci anche le Queentastic, un duo di drag queen norvegesi famosissimo in patria grazie allo show "Sex Drag & Rock'n'Roll". Esclusi purtroppo dalla fase finale della competizione - la Norvegia ha preferito loro Christine Gulbrandsen con "Alvedansen" - Dean e Geir avranno però senz'altro modo di rifarsi con gli interessi: in fondo, «al Festival di Sanremo anche Vasco Rossi e Zucchero non erano stati capiti ed erano arrivati ultimi».

Ispirato all'omonima serie tv anglosassone degli Anni '90 e con il suo cast di autori di tutto rispetto [«nientemeno che Thomas G:son, il compositore che ha scritto "Invincible" per la superstar Carola in gara al Melodifestivalen 2006», leggiamo su Wikipedia, «Insieme con Gerard James Borg produttore dei famosissimi Claudette Pace, Ira e Julie & Ludwig»], "Absolutely Fabulous" è più o meno un tributo agli Alcazar - e quindi agli Abba -, che in Italia sono pressochè scomparsi subito dopo gli exploit di "Crying At The Discoteque" e "Sexual Guarantee" ma che nel resto dell'Europa continuano tuttora a mietere intere schiere di proseliti e di clonazioni. Chorus e sonorità 70s la fanno ovviamente da padrone in un crescendo rossiniano di atmosfere disco/camp non particolarmente originali ma quantomeno un po' più allegre di gran parte di quello che passa il mercato italiano di questi tempi...

Queentastic - Sito Ufficiale | Eurofestival - Sito Ufficiale



22.05.2006
Crazy Frog - "We Are The Champions"

Avendo il tempo e la voglia di cercare su internet tutti i prodotti - e, soprattutto, i sottoprodotti - musicali ispirati ai Mondiali di Calcio e rigurgitati sul mercato europeo negli ultimi 30 giorni, non basterebbe il primo premio di "Chi Vuol Esser Milionario" per aggiudicarsene la collezione completa. Tra compilation di inni nazionali remixati in chiave rebbonza, cover farlocche di brani ultramotivazionali e minestroni di qualunque cosa contempli dei chorus da stadio, il Premio Nobel dell'Assurdità spetta però inevitabilmente al ritorno del mostriciattolo sputacchione più biasimato [e blasonato] del mondo, la Rana Pazza.
La quale, evidentemente restia a costruirsi un proprio 'repertorio' originale anche dopo un anno di sala d'incisione e - immaginiamo - pervicaci lezioni di canto, gracchieggia l'ennesima "ring ding song" sfrugugliando questa volta nell'arsenale dei Queen e facendo rivoltare nella tomba il povero Freddie Mercury.

Naturalmente, rispetto ad "Axel F" e "Popcorn" non è cambiato niente: stesso concept, stessa formula, stessi versetti "Fattoria Parlante", stessi suoni annacquati da domenica pomeriggio di 6 anni fa [ma attenzione alla sorprendente versione Club, con slanci electro pseudoBenassi che testimoniano i tangibili progressi evolutivi compiuti da Crazy Frog in questi 12 mesi], stessa data di scadenza pari a 3 settimane della precedente raccolta "Crazy Hits Christmas Edition".
Una primizia da non farsi assolutamente sfuggire, che in occasione dei Mondiali di Calcio del 2022 ricorderemo sicuramente con lo stesso spirito nostalgico con cui oggi ricordiamo "Un'Estate Italiana"...

Crazy Frog - Sito Ufficiale



05.06.2006
Marco Kloss - "Mamma Maria 2006"

Non abbiamo ancora trovato il tempo per metterci di guzzo buono, ma un giorno la classifica delle canzoni più spesso [e peggio] rifatte della storia dovremmo compilarla veramente. E se, con ogni probabilità, "Je T'Aime (Moi Non Plus)" di Jane Birkin & Serge Gainsbourg, "I Will Survive" di Gloria Gaynor e "New Year's Day" degli U2 rappresentano l'apoteosi del concetto di 'upgrade semestrale' con la loro sequenza di cover, remake e remix rigurgitati sul mercato ormai senza più alcuna soluzione di continuità, altri brani si stanno prepotentemente affacciando alle posizioni di testa minacciando di spodestarle da un momento all'altro: tra questi, "Living On Video" dei Trans-X, "Last Christmas" degli Wham! [di cui puntualmente, sotto Natale, escono come minimo 3 nuove versioni] e "Sarà Perchè Ti Amo" e "Mamma Maria" dei Ricchi & Poveri.

E per quel che riguarda il primo semestre 2006, la versione riveduta e corretta di "Mamma Maria" ce la offre tale Marco Kloss 'tetesko di Cermania', una sorta di morphing tra Edoardo Costa e Gazebo non nuovo ad exploit di questo genere [imperdibile, solo per citarne un'altra, anche la sua rilettura riempipista di "Those Were The Days"].
Icona - a quanto deduciamo dal suo sito ufficiale - delle party-compilation teutoniche, con "Mamma Maria 2006" Marco Kloss ci suggerisce quale direzione avrebbe preso il repertorio dei Ricchi & Poveri se Marina Occhiena fosse stata rimpiazzata da Ela Weber: i suoni sono praticamente gli stessi del 1983, solo con le lyrics in tedesco [che però potrebbero raccontare qualsiasi cosa, compresa nessuna, tanto non le capiamo] e un paio di spruzzate di vocoder qua e là giusto per far capire che sono passati 13 anni. «Una sicura hit estiva», come si usa dire di qualsiasi cosa esca dal 15 maggio in poi, che rivela tutto il talento catacombale di un artista da tenere d'occhio con attenzione nei giorni a venire...

Marco Kloss - Sito Ufficiale



26.06.2006
Pigloo - "Le Ragga Des Pingouins"

Prendete 1/3 di "La Marcia Dei Pinguini", 1/3 di "Madagascar" e 1/3 di Trix [le indimenticate interpreti di "C'Est La Vie"], mescolate il tutto al ritmo de "Il Ballo Del Qua Qua" e avrete ottenuto la nuova, ennesima follia sonora a base di animaletti pacioccosi in Computer Grafica e cover raccapriccianti da Commodore Vic20. E se è dal 1982 che vi portate appresso l'amletico interrogativo «Chissà come dev'essere "Il Ballo Del Qua Qua cantato in francese e da qualcuno che abbia un minimo sindacale di voce!», purtroppo non verrete esauditi nemmeno questa volta, visto che l'afonia degli acuti del tenero Pigloo riesce a far rimpiangere perfino quella di Romina Power.
In Francia, questo grazioso pinguino paffutello è un'autentica superstar, potendo vantare ben 2 singoli - "Le Ragga Des Pingouins" e il precedente "Le Papa Pingouin" - nella Top15 ufficiale di vendita [guidata, tanto per dare un'idea dei gusti très chic dell'epicentro mondiale dell'arte e della moda, dalla Rana Pazza con "We Are The Champions"]. E per quanto possa suscitare simpatia la sua aria tenerina e giocherellona, resta di fatto che il piccolo Pigloo è un taroccatore di prima categoria: in 3 minuti scarsi di videoclip ci sono qualcosa come 13mila riferimenti gentilmente 'presi in prestito' da qualcos'altro che abbia già avuto preventivamente successo. Tranne, purtroppo, l'unica cosa che meritava davvero di essere riproposta tale e quale a 24 anni di distanza: la coreografia del balletto originale...

Pigloo, "Le Ragga Des Pingouins" » Videoclip



17.07.2006
Karim - "Pallone Marcio"

«Il calcio... un pallone marcio. Questo è un inno per tornare ai veri valori del gioco più bello del mondo». Così recita il magniloquente slogan sul retro del block notes allegato al cd singolo [in tutti i 'migliori negozi' alla modica cifra di 8 euro, giusto per dare il consueto contributo alla lotta contro il peer2peer...] che segna il debutto discografico di Karim Capuano, ex Tronista di "Uomini & Donne" che dimostra una volta di più - dopo il reality show "La Talpa" e, più ancora, dopo il kolossal "Parentesi Tonde" - tutto il suo poliedrico talento artistico. Che, a ritmo di calipso spiaggiarolo, si lancia nella coraggiosa battaglia di denuncia «per tornare ai veri valori del gioco più bello del mondo» che segue:

Tutto lo stadio viene a ballar con me / Tutta la gente viene a ballar con me / E il Presidente viene a ballar con me / E chi non ballerà / Di certo non saprà che / Quando si fa sera tutto il mondo sta a sperare / Che domani sia un bel giorno ed aspettando va a ballare / Si dimentica il lavoro / Si canta senza frustrazione dai / Rilassati e il tuo corpo sentirà che / Tutto lo stadio viene a ballar con me / Tutta la gente viene a ballar con me / E il Presidente viene a ballar con me / E chi non ballerà / Di certo non saprà che / Fare lallallà può capitare anche a chi studia / Pure a chi ha il diploma o la laurea in Architettura / Sì sì certo / Per quello che non vuol perdere la faccia l'importante è non lasciarsi andare dai / Ma intanto noi siamo qua a divertirci / Noi andiamo forte se non c'è malignità / Dove non ce n'è? Non so / So che tu lo sai / Lo so che tu lo sai / Tutto lo stadio viene a ballar con me / Tutta la gente viene a ballar con me / E il Presidente viene a ballar con me / E chi non ballerà / Di certo non saprà che / Non frenare il tuo istinto naturale / Lascia trasportare la tua mente sopra un'astronave / C'è qualcuno che si arrende e non sa salire su / Ma dipende aspetta il momento ideale / Per lasciarti trasportare / Voglio inventare un modo per farti fantasticare / E viaggerai / Un gran diletto t'inventerai / Ma a più non posso io / Io ti pregherò perchè tu possa ridere un po' / E intanto dico dico dico dico dico faccio / Dico anche il messaggio sì sì sì / Tutto lo stadio viene a ballar con me/ Tutta la gente viene a ballar con me / E il Presidente viene a ballar con me / E chi non ballerà / Di certo non saprà che / Tutto lo stadio viene a ballar con me / Tutta la gente viene a ballar con me / E il Presidente viene a ballar con me / E chi non ballerà / Di certo non saprà che / Mi raccomando ragazzi non sprecate tutto!

Con queste premesse, è difficile pensare che "Pallone Marcio" non abbia inciso in maniera determinante nella formulazione delle sentenze di Calciopoli, vista la potenza del suo «messaggio sì sì sì». E vogliamo sperare che l'impegno civile di Karim non si sia esaurito con questo singolo, ma vada presto a stanare con analoga audacia tutto il marcio della nostra Società per far tornare anche lei - finalmente - «ai veri valori» che merita...



31.07.2006
West End Girls - "Goes Petshopping"

Mentre i Pet Shop Boys continuano imperterriti a fare di tutto per farci dimenticare quanto di buono sono stati capaci di creare negli Anni 80, si moltiplicano invece le clonazioni di coloro che cercano di ricordarcelo scimmiottandoli in maniera [favolosamente] ignobile. Tra queste, le più pittoresche sono senza ombra di dubbio le West End Girls, due squinziette svedesi 16enni che - con quel che c'è da fidarsi delle biografie 'ufficiali' dei progetti denz usa&getta - potrebbero benissimo essere le t.A.T.u. di Roncolate, nonostante ci venga suggerito che «at only sixteen they know more about modern life than you would expect». Tuttavia, considerando che quando i PSB cantavano "It's A Sin", "Suburbia" o "Rent" loro erano a malapena venute al mondo, ci riesce veramente difficile ipotizzare che non le abbiano sentite per la prima volta 5 minuti prima di entrare in sala d'incisione [sempre ammesso che ci siano entrate loro, naturalmente] accuratamente telecomandate dal lungimirante prodiuser di turno.

"Goes Petshopping", per farla breve, è un sottospecie di 'tribute album' ai gloriosi Pet Shop Boys che furono con 11 cover dei loro brani di maggior successo - ci sono anche "I'm Not Scared", "Love Comes Quickly" e "Domino Dancing" - seviziate come peggio non si potrebbe [o meglio: sì, si potrebbe eccome. Basta lasciare carta bianca ai digggei enzap made in Italy] in chiave technopop annacquatissima, senza il minimo tiro e con un profluvio di effetti da tastierina Bontempi che definire anacronistici sarebbe ancora riduttivo. Viene anche il sospetto che, per le basi, le comunque «modernissime» West End Girls abbiano utilizzato dei midi scaricati da internet o, per essere ancora più precisi, *un* midi scaricato da internet, visto che tra una traccia e l'altra non intercorrono nemmeno le proverbiali «10 piccole differenze» della "Settimana Enigmistica".
Un disco talmente farlocco che, se mai dovesse uscire anche in Italia, non ci priveremo del gusto di collezionarlo originale. Nel frattempo, visto che in Italia al momento non ce n'è traccia, ci piacerebbe sapere dal luminare ex Ministro Urbani come potremmo mai procurarcelo senza rischiare di incappare nelle gogne della sua ortodossa Caccia alle Streghe AntiPirateria...

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09.09.2006
Party Factory - "Cin Cin"

Le vacanze estive sono finite, il bilancio dei primi 100 giorni di Governo Prodi non è propriamente quello che ci era stato promesso 100 giorni fa e per i prossimi 9 mesi verremo bombardati senza soluzione di continuità dall'ennesima overdose mediatica di Reality Show. Insomma, c'è ben poco da stappare champagne o spumante. Ma per chi si accontenta della gazosa, ci pensano i tedeschi Party Factory a fornire la materia prima, con una maranzissima cover 2006 della indimenticata sigla di "Colpo Grosso", a ennesima riprova che - soprattutto nella musica - «nulla si crea e nulla si distrugge» ma tutto si ricicla.

Il merito che va insindacabilmente riconosciuto a questo remake 'riveduto e corretto' di "Cin Cin" è che mette davvero d'accordo tutti, dai fans della versione originale ai nostalgici della denz anni '90 [quando, secondo alcuni autorevoli ed espertissimi Addetti ai Lavori, a decretare il successo planetario di un brano erano l'inciso rappato, i chorus femminili e una scucchiaiata di synth], che non esiteranno un istante a giudicarla una delle più Celestiali Atrocità uscite non soltanto in questo 2006 ma, approssimativamente, negli ultimi 2006 anni.
C'è però un problemino: che in Italia, purtroppo, non ne è pervenuta traccia nè sotto forma di cd singolo, nè di vinile 12" e neppure di traccia riempitivo all'interno di qualche compilescion multiscrausa. Considerata, tuttavia, l'assoluta imperdibilità del prodotto, noi suggeriamo di rivolgersi a quel simpatico
animaletto che assomiglia ad un cavallo e che è proverbialmente riconosciuto per le sue indefesse capacità di trasportare qualunque genere di bagaglio - e bagaglino -. Comprese, ve lo assicuriamo per esperienza personale, le suddette bottiglie di gazosa Party Factory...

Party Factory, "Cin Cin" » Preascolto



25.09.2006
Shanadoo - "My Samurai"

Le Spice Girls si sono sciolte. Ma anche le Destiny's Child si sono sciolte. E come loro si sono sciolte le B*Witched, le Cleopatra, le Atomic Kitten e - vuoto incolmabile - le nostre mai troppo adorate Lollipop. Perchè erano tutti progetti preconfezionati con la data di scadenza stampata sull'etichetta? Ma no, che domande! Perchè sapevano già che non avrebbero mai potuto reggere il confronto con le Shanadoo, la girlband definitiva che il mondo stava aspettando da sempre!
Dimenticatevi Geri, Victoria, Emma, Edele, Marcellina, Dominique e tutte le superstar dei vostri sogni infranti: da oggi non avrete altre dee al di fuori di Chika, Junko, Manami e Marina, quattro simpatiche giapponesine [made in Deutschland] tutto pepe che - diversamente da tutte coloro che «Non sappiamo fare solo balletti e mossettine!» che le hanno precedute - non sanno fare neppure balletti e mossettine e che, forti di una totale e adorabile inettitudine, si preparano a conquistare l'Europa con il loro demenziale campionario di dance tamarra, coreografie manga e vestitini improbabili per ogni occasione [c'è il guardaroba leather, il guardaroba domopak, il guardaroba sciuramaria e così via...].

E, come vuole la regola di ogni saga horror che si rispetti, il primo capitolo stabilisce le regole e il secondo le ribadisce. Tant'è che dopo la promettente performance del singolo estivo "King Kong" - imperdibile il videoclip con il balletto completamente fuori sincro rispetto al tempo della musica [musica?] - "My Samurai" è il canonico follow up che può decidere le sorti di una intera carriera, la 'Prova del 9' che separa il Trionfo dalla Gogna. Il fatto che le Shanadoo non siano [ancora] mai sbarcate in Italia non significa che dobbiamo rimanere impotenti alla finestra in attesa che qualcuno faccia fare loro la fine che più lo aggrada: siamo sicuri che nessun produttore rimarrebbe insensibile di fronte ad un numero di fonti a 6 cifre dei brani delle sue adorabili creaturine sui più noti client di peer2peer...

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09.10.2006
Artisti Vari - "Baby Parade vol.2"

Mentre il mercato discografico dei più grandicelli viene mandato a catafascio da quei delinquenti dei pirati comunisti mangiabambini che si scambiano mp3 attraverso il peer2peer [provocando, tra le altre disastrose conseguenze, addirittura lo scioglimento di gruppi dall'altrimenti potenziale supersuccesso planetario come gli Hotel Saint George, talmente scaricati in tutto il mondo che - leggiamo sul sito specializzato ItaloGalaico - «Después de dos años de reflexión, alejados de la esfera musical, ahora parece que quieren olvidar el daño que la piratería a causado en su último trabajo»], quello dei più piccini continua indisturbato a mantenere costanti i propri livelli abituali di vendita - cioè ugualmente zero - grazie soprattutto al fatto che prima dei 6 anni molto difficilmente qualcuno impara ad usare correttamente eMule o LimeWire.
E proprio per i bimbi che acquistano soltanto musica originale è stata appositamente pensata la compilescion "Baby Parade", giunta ormai al suo secondo volume e destinata a diventare un appuntamento fisso nell'organizer di tutti i bebè così come le leggendarie "Fivelandia" e "Cristina E I Tuoi Amici In Tv", di cui abbiamo perfino perso il conto tanto avanti si sono spinte con i rispettivi sequel.

Un momento: abbiamo scritto «Musica originale»?!? Chiediamo umilmente scusa a tutti i genitori che si saranno già infilati il cappotto per andare a comprare al proprio figlioletto la "Baby Parade vol.2" convinti di trovarvi «tutte le canzoncine preferite dai più piccoli»: purtroppo, quasi tutti i brani contenuti in questa - comunque curatissima, già a partire dalla copertina - raccolta sono tarocchi tragicomici che solo a leggere il nome degli interpreti si rischia di cadere dalla sedia con le lacrime agli occhi. "Vorrei Avere Il Becco", per esempio, anzichè da Povia è cantata dal sicuramente più rassicurante Koretto, mentre "I Bambini Fanno Oh" è affidata alle sapienti corde vocali di Shiro [evidentemente orfano di Mila e pronto per una carriera solista tutta da ballare]; "Cicale" rivive nella maliziosa versione di Lady Bird [complimenti per lo pseudonimo] così come la "Seven Nation Army" proposta dai Wc2006 [che ci auguriamo di trovare anche a Sanremo auspicandoci che, dopo il salto di qualità, non facciano però la stessa tragica fine degli ultrapenalizzati Hotel Saint George]. Per non parlare di "Chiuhuahua" di Latinero, "Salta" dei Latin Kick o "La Canzone Del Capitano" di Dj Bimbo.
Quello che non riusciamo a capire è come tra queste «tutte le canzoncine preferite dai più piccoli» ci siano anche "My Valentine" di Dj M@x e "Luciano" dei Tv Maniax, che - siamo disposti a scommetterci un'evirazione - difficilmente ci sia un solo bambino nell'intero Sistema Solare che le conosce.
Insomma, "Baby Parade vol.2" è un autentico concentrato di buonumore «assolutamente da non perdere!!!». Resta solo da capire se, eventualmente, scaricarla da internet anzichè comprarla [trattandosi comunque di versioni già di per sè taroccate] possa essere considerata ugualmente "pirateria" oppure semplicemente "buon senso" o "legittima difesa"...



23.10.2006
Michelle Hunziker - "From Noon Till Midnight"

Ci ha titillato con il jingle dei Tic Tac, ci ha deliziato con la cover di "S.O.S." e adesso ha tutta l'intenzione di voler darci il colpo di grazia con "From Noon Till Modnight", singolo che anticipa l'uscita del suo primo, omonimo [cioè si intitolerà anch'esso "From Noon Till Midnight"] album. Forte del timbro più monotòno della storia delle corde vocali - oltre che del sorriso più stucchevole della storia della mascella -, Michelle Hunziker torna quindi a farci sognare dagli altoparlanti di una sorgente sonora, e questa volta minaccia di fare sul serio. Presentandosi in una veste ben diversa sia da quella familiare e rassicurante di "Striscia La Notizia" e "Paperissima" sia da quella sbarazzina e pecoreccia di "Superstar Tour", e trasformandosi in una sorta di Paris Hilton dell'Eco Del Ticino-ino-ino tutta gruviera e cioccolato [anzi: decisamente più gruviera che cioccolato].

Ad essere sinceri, la principale ragione per cui non si può non adorare "From Noon Till Modnight" è il fatto che i vocals sono talmente sussurrati e impercettibili che potrebbero appartenere a chiunque, da Mandy Smith a Viola Valentino e da Kahimi Karie a Romina Power passando per Stephanie di Monaco, Carmen Russo e Barbara d'Urso. Quindi, basta non pensare che appartengano invece a Michelle e di colpo tutto appare sotto una luce diversa. Ma non è la sola ragione: anche il video, in cui la bionda cugina di Losanna-anna-anna snocciola l'intero arsenale di movenze pseudo-sensuali da video di Mtv arrivando a malapena ad emanare la stessa carica erotica di un Minipimer guasto; l'attacco «Oh my God!» che non si capisce bene nè cosa c'entri nè dove voglia andare a parare; infine, la scelta di pubblicare questo capolavoro solamente in Germania nonostante le decine di centinaia di migliaia di milioni di fans che Michelle sembrerebbe avere anche in Italia, dove si è ripresa con gli interessi il ruolo di "migliore amica di tutti" che per qualche tempo era stato appannaggio di Eva Henger. Anche perchè, soprattutto come cantante, ha dimostrato di non avere davvero nulla da invidiarle...

"From Noon Till Midnight" - Videoclip



13.11.2006
Artisti Vari - "La Gioconda Compilation"

In attesa che si scateni l'abituale carosello natalizio di compilation, greatest hits, tribute album ed altri ammassi di avanzi di magazzino eventuali e vari, godiamoci [si fa per dire] gli ultimi rigurgiti di sbornia post-mundial con una raccolta che, per sua stessa modesta ammissione, più che una raccolta è «un'opera d'arte»: "La Gioconda Compilation", tutto un programma a cominciare dalla sofisticata - e curatissima, in particolare nella scelta del lettering - copertina, in cui ci viene finalmente svelato che l'enigmatico sorriso della Gioconda deve tutto il suo alone di mistero al pensiero della hit "Materazzi Ha Fatto Gol" e non a qualche cavillosa congiura anticlericale come ha cercato di darci a bere fino a ieri quel brutto cattivone azzeccagarbugli di Dan Brown.
Come i più perspicaci lettori avranno sicuramente già avuto modo di intuire, "La Gioconda Compilation" offre un menu di tarocchi che, al confronto, quelli di Sicilia sono carte da briscola [ma attenzione a questa contorsione di doppi e tripli sensi incrociati, che i più perspicaci di cui sopra avranno sicuramente già avuto modo di sbrogliare]: da "Hips Don't Lie" di Alicia B. a "Malo" di Alsoris Morales, da "Crazy" dei Pump Bros a "La Camisa Negra" di Dennis Torres e da "One" di Mary B. a "Big City Life" dei J-Flick, è un crescendo rossiniano di farloccame che raggiunge l'apice con "La Tortura" - di nome e di fatto - del giovane talento emergente Lethira, di cui, come al solito, ci auguriamo di sentir parlare ancora molto molto a lungo.

Su 18 brani, quelli pubblicati in versione originale si contano sulle dita di una mano. Tra questi, di primo acchito verrebbe ingenuamente da includere anche "The Stars Are Blind" della promettente nuova proposta Betty H., dal momento che la canzone di Paris Hilton a cui potrebbe ipoteticamente ispirarsi si intitola solamente "Stars Are Blind" senza il "The". E invece ecco l'autentico colpo di genio leonardesco: è proprio la cover di "Stars Are Blind", ma con una licenza poetica nella reinterpretazione del titolo che dà nuova linfa e nuova personalità al successo dell'ereditiera con le corde vocali più chimiche del pianeta. Solo per questo "La Gioconda Compilation" meriterebbe di diventare l'anello di congiunzione ideale tra la stagione primavera/estate 2006 e quella autunno/inverno 2007, con l'auspicio che l'anticonformista Betty H. ci regali presto, magari, anche "The Down On My Knees", "The Wind It Up", "The Illegal", "The Call Me When You're Sober", "The Doo Be Doo" e "The Gli Ostacoli Del Cuore", ovviamente cantata in coppia con il bravo Sun T. che in questa stessa "La Gioconda Compilation" si disimpegna in un gradito omaggio a "Siamo Una Squadra Fortissimi" di Checco Zalone...



27.11.2006
Akcent
- "French Kiss With Kylie"

Non ci resta che riconoscere pubblicamente le nostre colpe per l'ennesima volta: negli ultimi mesi ci siamo a più riprese prodigati per aiutare gli orfani degli Aqua e dei Vengaboys a trovare nuovi beniamini ai quali affezionarsi [i Ch!pz, Pigloo, i Party Factory, le Shanadoo e via di seguito] e abbiamo completamente trascurato gli orfani - che pure immaginiamo almeno altrettanto numerosi - degli O-Zone, la boyband rumena che ha consegnato alla storia il supertormentone "Dragostea Din Tei" giusto in tempo per vederselo scippare da Haiducii e da altri 15mila consimili 'artisti' in giro per tutto il mondo.
Così, per riequilibrare le cose, ci sembra doveroso rendere la meritata onoranza funebre ai 3 ragazzotti più taroccati del Nuovo Millennio [dedicatisi, tanto per cambiare, a progetti solisti di poco più che nessuna importanza] segnalando le gesta di coloro che ne hanno raccolta la preziosa eredità: gli Akcent. Che sono ben in 4, uno più cozza dell'altro ma «con un talento grande così» che si esplicita soprattutto nella sofisticata ricercatezza delle lyrics e nella impeccabile pronuncia inglese, capace di non far rimpiangere quella ormai leggendaria di David Lyme.

"French Kiss With Kylie" è il titolo del loro primo album, che combina in modo davvero geniale i titoli di due brani portanti del disco, "French Kiss" e "Kylie" appunto, introducendoci a 11 tracce [+ 2 remix e un riadattamento] a tutta dance nel collaudato minestrone metà madrelingua e metà anglofono. "Kylie", in particolare - non riuscirete mai a indovinare a chi è dedicata la canzone - è, catacombalmente parlando, uno dei migliori singoli da un bel po' di tempo a questa parte, in particolare nelle versioni Black Sea Remix, più Anni '80, e Crush Rock Remix, che sembra suonata dai Finley dopo un'endovena di Fruttolo. Ma non sono da meno neppure "French Kiss", "Phonesex" e l'Active & Optick Remix del nuovissimo singolo "Jokero".
E visto che, così a occhio e croce, in Italia degli Akcent sentiremo parlare solo se Haiducii rabberà una canzone anche a loro come già è successo agli O-Zone, l'unico collaudato metodo per aggiudicarsi "French Kiss With Kylie" è il più antico del mondo. Dopodichè, come si suol dire, a caval donato non si guarda in bocca e per Adrian, Sorin, Marius e Mihai la strada verso la Gloria sarà tutta in discesa...

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