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:vetrina per aspiranti opinionisti in saldo:

 

Tra i sicuramente copiosi aficionados dell'interessante canale satellitare di approfondimento E! Entertainment - nel cui palinsesto perfino Edoardo Stoppa e Tamara Donà riescono a sembrare Michele Santoro e Rula Jebreal - ci sarà chi si è imbattutto almeno una volta nel format pluriquotidiano "I 101 qualcosa più qualcos'altro di qualche parte", chilometrica hit parade di Vip da rotocalco e presunti tali classificati secondo una elettrizzante caratteristica comune [come "I 101 Segreti Più Nascosti Di Hollywood", "I 101 Ancor Più Clamorosi Errori Delle Celebrità", "I 101 Momenti Più Incredibili Del Mondo Dello Spettacolo" e così via] e giudicati dagli immancabili opinionisti di turno, tra cui insigni esperti del settore come Ana Laura Ribas, Costantino, Daniele Interrante e Raffaello Tonon.

Tra quanti, però, non sapessero neppure di cosa stiamo parlando, è nostro preciso dovere morale diffondere un simile, indispensabile strumento di cultura lanciando le nostre originalissime classifiche mozzafiato e, soprattutto, i nostri ancor più originalissimi opinionisti - non potendoci permettere, purtroppo, la créme del settore di cui sopra -, che ci terranno compagnia ogni 15 giorni mettendo alla prova le loro capacità [e la nostra sopportazione] nella speranza che, un giorno, qualche buonanima di E! Entertainment le noti e regali loro il ben più vasto palcoscenico internazionale che meritano...



5ta puntata 22 gennaio 2007

 

10. SIBILLA, "OPPIO" [1983]
Occuperebbe la stessa posizione anche se quella sciagurata sera di 14 anni fa fosse andato tutto per il verso giusto, considerata l'originalità di lyrics e arrangiamento. Ma in realtà è stata proprio l'esibizione di Sibilla, viziata da un grossolano errore dei tecnici audio e siglata dalle stecche più spaccatimpani dell'intera storia del Festival, a consegnare questo brano alla Leggenda. Altro che i perfezionismi insignificanti di Anna Tatangelo...

L'illuminante opinione di FEATURETTE [tofka* ORNANDA]

«Non avevo mai sentito parlare di Oppio, e devo ammettere che dopo averlo provato la prima volta ho deciso di non volerlo provare più... La sua sferzata di energia mi ha regalato talmente tante emozioni - a dire il vero non me le ha proprio regalate, perché l'ho pagato 199 €uro su MediaShopping, ma siccome potevano darmi solo la bustina di cellophane e l'autografo di Loredana Di Cicco e Nino Graziano Luca e invece c'era anche l'Oppio in omaggio, allora è un po' come se me le avesse regalate - che non voglio rovinarmi questo bel ricordo che ho magari con qualche allucinazione di Sibilla che canta dal vivo a Sanremo 1983... Non so se ho fatto bene, ma ho seguito il mio cuore!»

 

9. EUGENIO FINARDI, "VORREI SVEGLIARTI" [1985]
Snobbata sia in gara [arrivò appena diciottesima] che fuori [ritenuta troppo commerciale per il repertorio di Finardi], in realtà viene ancora oggi da rimpiangerla amaramente ogni volta che come «canzone melodica italiana» ci viene propinata qualche supposta di Roipnol targata Matia Bazar, Michele Zarrillo, Alex Britti, Amedeo Minghi, Mariella Nava e/o Ivana Spagna. Nel loro caso sì, che vorremmo tanto essere svegliati...

L'illuminante opinione di BABILONIO [tofka* QUARANTUNO]

«Sinceramente a me piacciono la dens e la enzapp, kuindi nn so proprio kosa c faccia in kuesta chart 1 song palesemente auseggiante ma komunkue orekkiabile kome "Vorrei Svegliarti" di Eugenio Finardi anzikè "Semplice Sai" di Corona feat.Playahitty... Komunkue sn konvinto ke "Vorrei Svegliarti" è 1 grande song e la rispetto xké è 1 delle regine degli Anni '80 insieme a Rettore e Anna Oxa, ke però mi ha deluso da kuando è diventata aus e ha kominciato a fare diski tipo "Processo A Me Stessa". Pekkato, la preferivo prima! Komunkue ogn1 è giusto ke abbia i suoi gusti, solo ke la aus va troppo di moda e da kuando c'è la aus nessuno si calcola più la dens e la enzapp, ke invece 2ndo me meritano!»

 

8. SOERBA, "NOI NON CI CAPIAMO" [1999]
Ridateceli. Sono stati una delle pochissime boccate di ossigeno da 10 anni a questa parte, soprattutto calcolando che si erano presentati nella categoria Giovani, notoriamente quella a più alto tasso di vecchiume musicale e mancanza di una qualsivoglia idea da classifica. È pur vero che di recente è uscito l'album solista di Luca Urbani, ma noi vogliamo rivederli insieme su un palcoscenico vero. O non ci capiamo?...

L'illuminante opinione di DJ COMPILESCION [tofka* ROSSI IVANO DJ]

«Ciao raga, bella lì! Qui è il vostro Dj Compilescion come sempre con l'accento sulla j! Questa volta state very happy e alzate il volume a palla perchè con "Noi Non Ci Capiamo" dei mitici SoErba non si scherza: pompa troppo a 3mila! Ho provato tutti i tipi di Nuove Proposte di Sanremo almeno 9 volte, ma soltanto quando sento loro il cuore inizia a battermi a 3mila! Linguaggio a palla e madrelingua a manetta: ma chi m'ammazza più con "Noi Non Ci Capiamo" dei mitici SoErba? Non credete a chi vi dice che era più indimenticabile Boris, è tutta invidia! Ve lo dico io, che quando invito i miei amici opinionisti Babilonio e Featurette tutti mi invidiano perché mi ricordo "Noi Non Ci Capiamo" dei mitici SoErba!»

 

7. LOLLIPOP, "BATTE FORTE" [2002]
Diciannove anni dopo Sibilla, i fantasmi della Stonatura con la S maiuscola tornano ad infestare l'Ariston impossessandosi delle piume vocali di 5 graziose Spice Girls del Lidl assemblate e catechizzate da Daniele Bossari. Il risultato è cacofonia splatter da "Venerdì 13", soprattutto la prima serata. Nonostante questo [e un diciannovesimo posto finale], sono state tra le poche di quell'edizione a vendere un disco. Chapeau.

L'illuminante opinione di MARBELLA [tofka* AMPURIA BRAVA]

«Innanzitutto voglio ringraziare a tutto il mio pubblico che mi ha voluto ritornata e pure al mio nuovo agente che prende di meno al precedente, è importante sapere di essere circondati da persone a cui fidarsi come a me stessa, soprattutto adesso che sono cresciuta e che ho imparato a fare a questo lavoro con l'amore e la serietà che sono capace, dimostrando di essere una persona vera proprio come me la vedete e non come le Lollipop, che per non sapere né leggere né scrivere hanno diventate cantanti solo perché si sono uscite quelle stonature dalla bocca durante a Sanremo, scusate non le voglio male, è solo che adesso io ho molto più successo di loro e quindi devo difendermi dalla loro invidia!»

 

6. MIKI, "STRANIERO" [1987]
Si può sapere perché diamine non ci sia una sola Nuova Proposta che una, oggi, capace di presentarsi con un pezzo anche solo minimamente orecchiabile e ritmato come lo era questo? Almeno portasse bene cercare di diventare "il nuovo Michele Zarrillo" o "il nuovo Eros Ramazzotti". Invece niente: dopo 3 minuti di lagna è già capolinea. E allora tanto vale che qualcuno provi a essere "il nuovo Miki", per vedere se va meglio...

L'illuminante opinione di EROS CONTENTISSIMO [tofka* TUORLO]

«Volete sentirne una pazzesca? L'altroieri, mentre ero in coda alle Poste e stavo ingannando l'attesa rubando via Bluetooth i video porno dai telefonini degli altri, mi sono connesso con il cellulare di un tipo che si firmava "Canto Straniero"... Beh, non ci crederete, ma io non l'ho ricollegato al titolo del brano di Marcella, anche perché mancava la H tra la S e la T di "Straniero"... L'ho ricollegato a "Canto" voce del verbo Cantare e a "Straniero" di Miki, così mi sono convinto che lì in coda con me potesse esserci il grande Miki! Purtroppo l'emozione mi ha bloccato e non sono riuscito a scoprire se era vero, ma è stata davvero un'esperienza unica che mi ha insegnato tanto! Ve la consiglio a tutti!»

 

5. EIFFEL 65, "QUELLI CHE NON HANNO ETÀ" [2003]
La dance maranza sbarca per la prima volta a Sanremo e, visti gli inattesi risultati - quinto posto nella classifica ufficiale di vendita -, sembra poter finalmente incoraggiare una svolta nell'assortimento delle sfumature musicali in gara. Peccato che l'anno successivo i DB Boulevard si convertono invece alla «canzone melodica italiana» e che oltre a loro non ci sia nessun altro 'artista dance' in grado di produrre 3 note dal vivo...

L'illuminante opinione di GLORIAN CIAO [tofka* GIUDO]

«Conosco personalmente tutti e 65 i fratelli Eiffel, e avevo avuto la fortuna di poter ascoltare il loro singolo "Quelli Che Non Hanno Età" in anteprima assoluta quando ancora non avevano deciso nemmeno se intitolarlo così oppure "Come Stelle (Che Firmano Il Blu)", da tanto che era in anteprima solo per me... Beh, credetemi, un'esclusiva così non è da tutti, modestamente! E pensate: il disco è arrivato al quinto posto della classifica italiana ed è stato gettonatissimo in radio per un anno intero... Sono sicuro che è tutto merito mio se ho portato così tanta fortuna ai 65 fratelli Eiffel e al loro singolo "Quelli Che Non Hanno Età", e spero di portargliene ancora da qui in avanti! Penso di esserne capace!»

 

4. GIORGIA FIORIO, "AVRÒ" [1983]
Oggi che è diventata una fotografa superquotata sul mercato internazionale non vuole più nemmeno sentir parlare dei suoi esordi [durati peraltro circa 6 anni] canori. Ed è un peccato, perché - almeno in Italia - tutti i fans che ha ancora, noi compresi, ce li ha proprio in virtù di "Avrò", "Se Ti Spogli", "Io Con Te" e "Pirate Of Love" anziché di ciò che ne è seguito. Ossequi alla carriera, ovviamente, ma il suo vocione un po' ci manca.

L'illuminante opinione di ZOE AL CUBO [tofka* NENIA COLLIRIO]

«Era un periodo che non volevo mai uscire di casa... Io ero in piena crisi depressiva per essere appena nata, il mio criceto era finito al Pronto Soccorso perché aveva cercato di infilarsi mio fratello su per il culo e a mia zia erano state trovate tracce di spyware nel sangue... Insomma, una vita di merda, e solo chi c'è passato può capirmi... Poi, grazie al Festival di Sanremo e "Avrò" di Giorgia Fiorio, pian piano tutto ha ricominciato a girare per il verso giusto: le strade si sono lucidate, la pioggia le ha baciate e ho capito che bello è tornare in due sulla bicicletta che è troppo stretta o avere colori e poi per finta tanti amori... Credetemi: il Festival di Sanremo e "Avrò" di Giorgia Fiorio funzionano davvero!»

 

3. CANTON, "SONNAMBULISMO" [1984]
C'era una volta Enrico Ruggeri. Quello dei Decibel, di "Contessa", di "Polvere", di "Nuovo Swing", di Diana Est e di Den Harrow. E di "Sonnambulismo", una delle sue migliori produzioni in assoluto - checché ne pensino i puristi con la puzzetta sotto il naso -, affidata a un cotonatissimo trio supertarantolato passato poi anche per le mani di Stock, Aitken e Waterman. Bei tempi, insomma. Quando per meravigliarci bastava una parola.

L'illuminante opinione di BRUNA CARLI [tofka* ACCHUGA]

«Uddio mamma, che emozione! Non riesco a credere che "Sonnambulismo" dei Canton sia davvero il numero 3 dei brani più indimenticabili del Festival di Sanremo! Non sto nella pelle... Io aDoRo "Sonnambulismo" dei Canton dal primo momento che l'ho sentita! Ho sempre creduto in lei, ed ero sicura che prima o poi avrebbe ricambiato il mio affetto dedicandomi un podio in qualche classifica! Anzi, ogni tanto penso che Enrico Ruggeri l'abbia scritta apposta per me, perché anche a me capita di essere sonnambulista e di mettermi a indovinare il sole dove sorgerà mentre percorro zigzagando le corsie dei Trans... "Sonnambulismo" dei Canton = rimani sempre come sei, mi fai innamorare l'anima!»

 

2. MIANI, "ME NE ANDRÒ" [1985]
Un'esplosione technopop che all'epoca era il vero leit-motiv e che 22 anni più tardi [tornando indietro di circa 50] è ormai solo un lontano ricordo. Arrivata seconda tra le Nuove Proposte - cioè quasi prima, visto che a vincere fu Cinzia Corrado -, sarebbe curioso riproporla tale e quale nell'Edizione 2007 per scoprire che sorte le toccherebbe nel Festival dei Derelitti. Forse Dario Salvatori la tromberebbe dopo i primi 10 secondi.

L'illuminante opinione di ENNE FATTORIALE [tofka* PARTNER]

«Mettiamo subito in chiaro le cose: a me "Me Ne Andrò" di Miani fa cagare, capito? C-A-G-A-R-E! I veri brani indimenticabili del Festival di Sanremo sono solo quelli di Daniela Pedali, Veronica Ventavoli e Christian Lo Zito, non questo schifo di canzone metallara che brucia, ok? Per fortuna però riascoltando "Me Ne Andrò" di Miani ho scoperto che dice "E sbatto i pugni // Seguendo il ritmo // Di tuoni nel cielo", e questo non può che intrigarmi già di più, anche se sicuramente non raggiunge i livelli di indimenticabilità dei brani di Daniela Pedali, Veronica Ventavoli e Christian Lo Zito! W i brani indimenticabili di Daniela Pedali, Veronica Ventavoli e Christian Lo Zito, il vero Sanremo will never die!»

 

1. MARINA REI, "UN INVERNO DA BACIARE" [1999]
Un simile exploit, a Marina Rei, non era mai capitato prima [nemmeno quando era una ninfetta EuroDance con lo pseudonimo di Jamie Dee] e non è mai più capitato dopo [nemmeno quando "Un Inverno Da Baciare" le ha indicato 'l'estate da seguire']. Semplicemente perfetto: lyrics, arrangiamento, interpretazione, perfino look. Perché allo scoccare della mezzanotte le carrozze siano poi tornate zucche resta ancora un mistero...

L'illuminante opinione di TESTIMONIAL [tofka* ALDO MARCOV]

«Sono sempre stato un grande fans della Marina Rei, e come brano più indimenticabile del Festival di Sanremo devo dire che "Un Inverno Da Baciare" è il mio preferito di tutti! Tra l'altro non mi aspettavo che un brano sanremese come questo potesse declinarsi in una situazione riempipista con la sua cassa lenta ma violenta o in una situazione vetta dell'Himalaya con il suo effetto eco strabiliante, davvero complimenti a questo brano della Marina Rei che sa cambiare così tante situazioni diverse, e naturalmente complimenti a chi le ha permesso di cantarlo! Un giorno anche a me piacerebbe declinarmi da brano sanremese a situazione vetta dell'Himalaya, spero tanto di potermelo permettere!»

* the opinionist formerly known as