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FILOLOGIA FOTOROMANZA DEGLI ANNI OTTANTA
 

Sì, d'accordo: ci mancherebbe. Ci hanno già pensato "Meteore" e "Cocktail d'Amore", e -quasi sicuramente- ci aveva già pensato qualcun altro anche prima di "Meteore" e di "Cocktail d'Amore". Così come ci ha già pensato ben più di qualcun altro anche dopo. Ma, in questo caso specifico, non vogliamo proprio arrogarci nessun diritto nè di comprovata paternità nè di particolare originalità. Semplicemente, in tutta questa foga retrospettiva a catena di rievocazione degli anni 80 -talvolta con un po' troppa puzzetta sotto il naso, talvolta con forzate rincorse ad acchiappare lo scoop del "com'eravamo/come siamo"-, ci piaceva contestualizzare anche un piccolo e modesto contributo alla maniera di bottomfioc.net. Facendo parlare direttamente le immagini più significative dell'epoca, e cercando esclusivamente di rievocarne lo spirito, le trame e gli intrecci che vi sono sottesi.
Nient'altro? Nient'altro. Perchè nella stragrande maggioranza dei casi, si noterà, è già più che sufficiente.

Con una speranza: che, ridendone, anche i più feroci detrattori di quel decennio si rendano finalmente conto di quanto di buono avesse da tramandare ai Posteri. Ben diversamente da ciò che ne è seguìto...


primo shot in testa
09.01.2004
DEN HARROW - "A TASTE OF LOVE"

Secondo singolo di un giovanotto di belle speranze destinato a diventare ufficialmente il personaggio Cult della ItaloDance: Manuel Stefano Carry (Zandri) from USA, trasferitosi in Italia in tenera età e diventato poi un 'prodotto tricolore' a tutti gli effetti. Lanciato dal brano "To Meet Me", scritto nel 1982 (nientepopodimeno che) da Enrico Ruggeri, eccolo disimpegnarsi in un follow up non ancora memorabile come i successivi "Mad Desire", "Future Brain" e "Catch The Fox", ma -pur tuttavia- non privo di un certo interesse da modernariato del synth. Ciò che rende "A Taste Of Love" un capolavoro dal fascino intramontabile, semmai, è piuttosto l'interpretazione di Den: un vero concentrato di dettagli epocali da Bignami Premium degli anni 80. In pochi(ssimi), negli 8 anni a venire, sono riusciti a fare di meglio.

 

00.13
Dopo essersi guardato intorno con espressione metafisica, come a cercare misteriose presenze sopra di sè (o -più probabilmente- la necessaria ispirazione), Den inizia ad autoflagellarsi frustandosi con il microfono. Sarà per aver comprato i pantaloni di 3 taglie più piccoli? Lo schema sembra seguire una simmetria impeccabile: prima 2 colpi a destra, poi 1 a sinistra, 1 a destra, ancora 1 a sinistra, ancora 1 a destra, e infine mulinello olimpionico da lancio del martello con chiusura nuovamente a destra (2-1-1-1-2). La telecamera accentua la vorticosa coreografia inclinandosi pericolosamente fino al piano americano, per poi staccare sull'immagine sfuocata di una disco ball.

00.29
Scopriamo che Den non è da solo: a fargli compagnia ci sono anche due sinuosi atleti -lui in canotta monocapezzolare, lei in minigonna e babbucce col tacco-, impegnati in un intensivo riscaldamento alla spalliera. Sono gli anni in cui il trend del fitness comincia ad insinuare il suo contagio: di lì a poco troveremo Olivia Newton John cimentarsi in "Physical", e Barbara Bouchet presentare con successo "Beauty Center Show" al grido di "Se Tu Fossi Bello". Sarà Lara Saint Paul, comunque, la madrina per eccellenza di questo OGM (Organic Gym Movement). Nel frattempo, Den -non inquadrato- continua a rimanere impassibile di spalle, mentre i suoi due compagni di avventura si cimentano in propedeutici esercizi.

00.42
Finalmente Den si volta, ed il brano decolla. Ammiriamo per intero il suo look, e cogliamo -al contempo- che in studio è stata ricreata una vera e propria palestra: c'è una cyclette (riflessa nello specchio), c'è un attrezzo per i pesi (in primo piano) e c'è, non dimentichiamolo, la spalliera di cui sopra, che -molto presto- scopriremo essere l'autentico motore immobile dell'intera esibizione. Den sfoggia un abbigliamento di indiscutibile futurismo pre-paninaro: bomber traslucido, fascetta tergisudore annodata sotto la frangia, panta-fuseaux con allacciatura a stringa, e stivaletti neri croccanti fuori e morbidi dentro. E c'è da tenersi forte, perchè, a giudicare dalle vetrine, sarà il look più cool del 2004!

01.02
Den è motivatissimo: interpreta la canzone con rara adrenalina, e ne scandisce la parte ritmica con movenze sussultorie di grande coinvolgimento emotivo. Parte l'inciso, e la telecamera stringe su di lui regalandoci una poltrona in prima fila per assistere al suo vistoso make up. Occhi e labbra sono definiti da una struttura cosmetica esemplare, vero e proprio manifesto di un'epoca: ombretto, mascara, rossetto e lipgloss. Non manca veramente nulla. Molto interessante anche l'apparato coreografico, che sembra non lesinare affatto sull'espressività di ogni singolo muscolo e di ogni singola articolazione, nè del viso (la mimica facciale meriterebbe da sola una candidatura ad honorem all'Oscar) nè del corpo.

01.46
Mentre Den esegue il tarantolato tormentone, le due volenterose comparse si lasciano ciondolare con nonchalance dalla spalliera. Dopodichè parte il riff strumentale e (per la prima volta) il nostro eroe biondo abbandona la pedana e si avvicina ai due ginnasti, fermamente intenzionato a fare loro da personal trainer. Eccolo, dunque, mentre -con aria rassicurante e indiscutibili doti motivazionali- spiega alla Cenerentola Cotonata l'esercizio più calzante per il suo talento. Lei lo esegue immediatamente, mentre l'amichetto morettino sembra osservare con un ambiguo piglio critico: sarà forse geloso delle improvvise simpatie tra Den e la ragazza? E al posto di chi dei due vorrebbe trovarsi?

01.48
Un imprevedibile colpo di scena interrompe la continuità della narrazione visiva: mentre Den è ancora impegnato a fare il tutor alle spalliere, la telecamera stacca su un ballerino che esegue una piroette in slow motion non si sa bene dove (nè perchè). È felice, nel suo gilettino bianco: la sua contagiosa spensieratezza sembra evocare un'oasi di libertà e buonumore. Intravediamo anche una mano, probabilmente di un altro personaggio che, con lui, sta provando il difficile passo alla sbarra. Forse il regista vuole comunicarci che per diventare così abili nella difficile arte della danza bisogna impegnarsi duramente con estenuanti esercizi alle spalliere. E alle spalline.

02.06
Termina il ritornello e inizia la seconda strofa. Den risale per un attimo sulla pedana, per ridiscenderne immediatamente e riportarsi vicino alla adorata apprendista in minigonna. Questa volta sembra sussurrarle qualcosa nell'orecchio: un segreto ancestrale? Un dubbio amletico? La fine che farà (lei) dopo questa memorabile performance? Non lo sappiamo. Sappiamo, però, che è qualcosa di realmente sconvolgente, perchè lei reagisce nel peggiore dei modi: strabuzza gli occhi, trottola e abbozza uno svenimento in postura da zombie. A questo punto lui la abbandona sorridendo al suo tragico destino, e ritorna sulla pedana volgendosi di nuovo sorridente verso lo scalpitante pubblico (che possiamo solamente immaginare).

02.15
La telecamera imbizzarrisce e inquadra Den con una angolazione vertiginosa, al punto che riesce a farlo rientrare nel teleschermo più per fortuna che per abilità. La vera epifania, però, riguarda il trucco facciale: per la prima volta dall'inizio dell'esibizione lo cogliamo in tutte le sue più intime sfumature. Ciò che prima era solo intuibile, ora è rivelato in tutta la sua effettiva fisionomia: un'esplosione di acrobatici accostamenti spaghetti-new wave. Indimenticabili le espressioni di Den, che rimpiangeremo fino allo sfinimento (soprattutto se MTV continuerà imperterrita a mostrarci soltanto rapper miliardari arrabbiatissimi e divette maraglie -altrettanto miliardarie- con il muso più lungo delle cosce...).

02.18
Contagiato a sua volta dalla frizzante atmosfera aerobica, Den immagina per qualche secondo di trovarsi su un tapis roulant, ed accenna qualche passo di footing. In questa circostanza le movenze corporee non ricalcano più il testo (siamo a <<I don't care what people say>>) in modo didascalico, ma se ne svincolano metaforicamente: Den non si cura di ciò che dice la gente, e si sente libero di correre festoso e comunicare agli altri la propria gioia. Naturalmente, possiamo immaginare che buona parte di questa gioia sia dovuta alla confortante scenografia in cui si sente perfettamente contestualizzato. Consigliamo il meraviglioso lampo Winamp contornato di lampadine anche come scintillante ed originale idea regalo.

02.34
Dopo averli lasciati alle prese con gli attenti suggerimenti ginnici di Den, ritroviamo i due molleggiatissimi atleti in nuove posizioni, ancora più estreme. Si avverte, nell'aria, il profumo del rischio: quel sano gusto per l'avventura che ti spinge a librarti nell'aria in sospensione, o a provare a distendere completamente la gamba per fare allungamento. Ci avviciniamo al gran finale, ed è come se per un istante il tempo si fermasse in attesa di rincorrere il risolutorio epilogo. Come si risolverà la love story tra Den e la indomita allieva bionda? E quale sarà la reazione del suo misterioso collega? Prima di svelare le carte in tavola, a 02.54, godiamoci un cameraman che transita allegramente proprio dietro la spalliera...

03.20
Ci siamo: la parte cantata del brano si è appena conclusa. Mentre scorrono le ultime note di synth, Den si porta per l'ennesima volta a ridosso della spalliera. È coriaceo e determinato, e tangibile è la sua aria di sfida, come se si trattasse davvero di 'chiudere un conto' con il bellimbusto dal fuseaux blu elettrico e dal capezzolo volante. Tant'è che si toglie il bomber, divenuto oramai una zavorra inutile, e prende una rincorsa che lo proietterà direttamente al cospetto della Cenerentola Cotonata. Qui le regalerà -pegno d'amore- l'emozione di uno struscio sinuoso e provocante, mentre lei lo osserva trattenendo a stento la crescente passione. Il pathos esplode in tutta la sua dirompenza.

03.30
Ed ecco lo scontro vero e proprio tra Den e "l'altro". Il primo dà prova di grande solidità fisica abbozzando due flessioni alla spalliera -nè gli è necessario ricorrere ad altri escamotage per sottolineare la propria inconfutabile supremazia-, mentre il palestrato Tarzan Boy lo fissa in preda a brutali istinti di gelosia. A complicare le cose ci si mette anche la Cenerentola Cotonata, che abbraccia Den con espressione visibilmente soddisfatta (avrà rimosso ciò che lui le aveva sussurato pochi attimi prima?), ma ben curandosi di farsi notare dal suo (chiamiamolo così) compagno. Al quale non rimane altro che inchinarsi e soccombere di fronte all'appeal -e all'infinitamente maggior gusto nel vestire, soprattutto- del rivale canoro.

03.36
È finita. Dopo un memorabile slancio in slow motion (da guardare e riguardare: è una delle sequenze più epiche dell'intero videoclip), Den riconquista il pieno possesso del suo palcoscenico, e -prima di congedarsi dal pubblico- regala ancora qualche scampolo di flessuosità alare. Si è fatto tardi, e nuove entusiasmanti avventure lo attendono (dal fanta-thriller del video di "Bad Boy" e "Future Brain" alla speedy-soap di quello di "Don't Break My Heart"). Non sappiamo, purtroppo, quale destino toccherà invece alle due ginniche comparse, probabilmente tuttora ben ancorate alla loro preziosa spalliera in qualche backstage degli studi Rai. Se qualcuno ne avesse notizia, è vivamente pregato di segnalarcela...


(
thanx to Marco J. per la collaborazione)