www.bottomfioc.net > comunità creativa
> speciale sanremo 2003 > le persone
inutili
paolo
vallesi, sanremo 1991
(primo posto sezione giovani)
Le più vere, le più umili. Che
non troveremo mai sui giornali
o nei cortei.
Ci hanno provato, ma qualcosa è andato storto. Alcune sono
state immeritatamente dimenticate, scaricate, sottovalutate. Altre si sono scavate
da sole la fossa, e ci sono finite dentro. Almeno fintanto che bottomfioc.net
non è andato a riesumarle, armato di pala e piccozza: respiravano ancora, e
alcune erano persino calde. Meritavano -meritano- di tornare a vedere la luce. C'erano anche
loro. Ci sono anche loro.
in ordine alfabetico
- Adriana Ruocco
Stupisce
per la giovane età (14 anni) e per le capacità canore ed interpretative,
tanto che con "Sarò Bellissima", nel 1996, si guadagna
applausi a scena aperta e un secondo posto tra le Nuove Proposte dietro
a Syria. Ci prende gusto, e nel 1997 ci riprova con "Uguali Uguali":
l'effetto sorpresa svanisce, e tanto era sembrata matura l'anno prima,
quanto sembra sotto l'effetto di un'overdose di Coccolino in questa circostanza -
la canzone, oltretutto,
è identica a "T'Appartengo" di Ambra -. Non ne sappiamo
più nulla, ma ci dispiace: era partita piuttosto bene...
- Alessandro Errico
Poco meno
che sponsorizzato da "Amici" di Maria de Filippi, prova
a dimostrare di non essere soltanto un belloccio da copertina per teenmagazine
e un antesignano degli opinionisti factotum. La
decorosa
"Il Grido Del Silenzio" gli vale nel 1996 un 14esimo posto
tra le Nuove Proposte che, tuttavia, non fa nemmeno curriculum. "E
Penserò Al Tuo Viso", invece, nel 1997 non si classifica proprio. Chissà
cosa sarebbe successo, piuttosto, se fosse rimasto ad "Amici"...
- Antonella Arancio
Nel 1994
si aggiudica la piazza d'onore tra i Giovani cantando "I Ricordi
Del Cuore", e l'anno successivo si ritrova miracolosamente tra
i Big (cosa di cui dovrebbe beneficiare in realtà unicamente
il vincitore della categoria Nuove Proposte - ne sanno qualcosa Miani
e Miki -) a gorgheggiare "Più Di Così", finendo addirittura
nona. Non ne è rimasta traccia, quantomeno delle canzoni (di lei non
abbiamo aggiornamenti). Più di così...
- Arianna
La Nikka Costa italiana
di Casa Disney decide che è arrivato anche per lei il momento di crescere
e svincolarsi dal clichè della bambinetta prodigio che canta minchiatelle
all'ora del tè.
Così, nel 1999, si propone interpretando "C'è Che Ti Amo",
autentico manifesto della canzone sanremese: lenta, loffia, noiosissima, senza
mordente e senza alcuna orecchiabilità. E per giunta se la tira. Arriva
ugualmente 4ta tra i Giovani (forse la giuria la scambia per Syria),
poi si dà ai musical. La preferivamo prima. La preferivamo?
- Baraonna
Premio della Critica
nella categoria Nuove Proposte nel 1994 - con "I Giardini Di Alhambra"
- ma
precocemente eliminati dalla gara, vengono a più riprese incensati dai
salottieri benpensanti del DopoFestival che guardacaso, come da copione,
già dopo 5 minuti dalla fine dello spettacolo si dimenticano che
siano mai esistiti e non ne rendono notizia alcuna negli anni
a venire. Nel frattempo, però, vincono l'EuroFestival e, pur lontano
dai clamori dei palcoscenici in mainstream, collaborano con Claudio
Baglioni, Renato Zero, Renzo Arbore e Riccardo Cocciante. È prevista
per il 2006 l'uscita del loro nuovo album con la supervisione dello
stesso Claudio Baglioni.
- Beppe di Francia e Bea Giannini
I
Jalisse ante litteram (ma il loro destino è più avaro) che contribuiscono
- nel loro piccolo - allo straripante fenomeno Lambada @ Sanremo
1990. Cantano "Una Storia Da Raccontare", che risulta essere
una delle pochissime ascoltabili di tutto il Festival, ma non si classificano
nemmeno. L'etichetta di Nuove Proposte li inghiotte e l'Oblio li toglie
dalla circolazione. E, come loro, così pure la lambada...
- Boris
Un bellone dalla voce così
così, ma dallo sguardo
ammaliante e delle movenze sinuose, che incredibilmente non riesce
a sfondare nemmeno in pieno periodo boyband. "Little Darling" lo relega
ad un deludente 12esimo posto, davanti solamente ai Dr. Livingstone
e Irene La Medica, nella classifica delle Nuove Proposte. Mai più transitato
nemmeno per il Festivalbar, purtroppo...
- Bruno d'Andrea
Mister "Na-No
Na-No" sbarca a Sanremo nel 1980 con la canzone "Mara",
senza classificarsi. In compenso ci sono ancora oggi plotoni di vincitori
che pagherebbero per vendere tanti dischi quanti ne ha venduti lui con
la sigla di "Mork & Mindy". A ciascuno la propria rivalsa,
insomma. Fuori dall'Ariston.
- Canton
Prodotti da Enrico
Ruggeri, portano una ventata di freschezza dance tra le Nuove Proposte
del 1984
con la storica "Sonnambulismo", classificandosi 4ti.
Abbandonano poi la canzone italiana per dedicarsi all'EuroDisco con
"Please Don't Stay", collaborando
perfino con il trio Stock/Aitken/Waterman (gli stessi di Samantha Fox,
di Kylie Minogue e dei Dead Or Alive) per "Stay With Me". Dopo questo
terzo singolo non se ne sa più nulla: da quel che ci è stato ufficiosamente
riferito, si sarebbero
ritirati a vita privata nel 1986. Ogni news in proposito è benaccetta.
- Cinzia Corrado
Sbanca tra
le Nuove Proposte nel 1985 provocando
uno scossone al pronostico che voleva vincitore Miani con il suo martellone
hi-tech
"Me Ne
Andrò". Nuovo scossone anche l'anno successivo: non la ritroviamo, infatti, tra i Big come da regola,
e non la ritroveremo più neanche da nessun'altra parte. Cantava
"Niente Di Più": ha mantenuto la parola...
- Dhamm
Da premio Oscar per
il numero di somiglianze musicali e fisiche (il cantante Alessio
Ventura sembra contemporaneamente Axl dei Guns'n'Roses, Bon Jovi e Sandy Marton) che
riescono a snocciolare nel breve volgere di tre minuti. "Ho Bisogno
Di Te" arriva 5ta nella Categoria Nuove Proposte nel 1995, mentre
"Ama", nel 1996, non si classifica. Un gruppo "Disorient
Express" di nome e di fatto, di cui riecheggia la memoria nel 2004
quando i DB Boulevard ingaggiano Alessio come vocalist e si presentano
in gara con "Basterà". Evidentemente no, non è bastato...
- Dhuo
Formazione transitata
per Sanremo (Nuove Proposte nel 1984) con una canzone divenuta poi una
pietra miliare dell'ItaloDisco. "Walking" arriva ottava, ma
le classifiche di vendita premiano più loro, per esempio, di Marco Armani
- giunto secondo -. Ciò nonostante, il progetto non ha seguito. Confidiamo
in "Music Farm"...
- Domino
Effetto Baraonna:
vince il Premio della Critica tra i Giovani nel 1997 per "Io
Senza Te", incide un album, dopodichè scompare letteralmente. Qualcuno la sta
ancora cercando? Se l'ha trovata, ce lo faccia sapere. Un po' ci manca...
- Erredieffe
Niente di più
e niente di meno che le 'precursrici' (sarà questo il femminile
di 'precursori'?!?) delle Lollipop, benchè dichiarino - tanto per cambiare
-
di non essere una delle solite girl band, perchè sanno cantare davvero
e suonano funk e r'n'b. Discorsi, peraltro, sentiti centinaia di migliaia
di volte da centinaia di migliaia di teenband - e relativi cloni -. Evidentemente,
comunque, la loro abilità non paga, perchè arrivano decime nel 2000
come Nuove Proposte con la canzone "Ognuno Per Sè". Di nome
e di fatto: si sciolgono poco dopo, e lasciano
immediatamente spazio al successivo esperimento in provetta...
- Erminio Sinni > segnalazione
di Tommaso Baroncelli
Nell'anno
di Laura Pausini, Gerardina Trovato e Nek (rispettivamente ai primi
tre posti della categoria Nuove Proposte nel 1993), Erminio conquista
un buon 5to posto con una canzone scritta da Riccardo Cocciante, "L'Amore
Vero", subito dietro alla 'medaglia di legno' Bracco di Graci. La sua carriera, però, inizia
e finisce lì. Mai più incrociato nè in classifica nè altrove, nonostante
la pubblicazione di un album e di un secondo singolo estratto, dal titolo
"E Tu Sopra Di Me"...
- Fandango > segnalazione
di Tommaso Lorenzi
Gruppo presentatosi due
volte al Festival e sempre tra le Nuove Proposte: nel 1991 con un pezzo intitolato "Che
grossa nostalgia" e nel 1993 con "Non ci prenderanno mai". All'epoca destano
grosse polemiche poichè la stonatissima cantante (memorabili le sue stecche
sanremesi) è figlia del politico democristiano, poi riciclatosi tra le fila
di AN, Publio
Fiori. Tra l'altro, appena passato il vento di Tangentopoli, il titolo del pezzo
presentato nel '93 suona quasi beffardo. In ogni caso, complici forse le stonature di cui sopra, i
Fandango vengono eliminati entrambe le volte al primo turno. E da allora non se
ne hanno più notizie...
- Francesca Alotta
Vince in
coppia con Aleandro Baldi il Festival dei Giovani nel 1992. Il loro
brano,
"Non Amarmi", diventa un tormentone (ben più della maggior
parte delle canzoni dei Big). Così, sullo slancio,
Francesca viene promossa con l'agognato salto di categoria, ma anche solo ad un anno di distanza
nessuno la riconosce più. "Un Anno Di Noi", nel 1993, arriva
10ma più per casualità che per merito. E di lei non si hanno ufficialmente
altri aggiornamenti fino al 2004, quando partecipa al Reality Show "Music
Farm" e incassa una Caporetto nella sfida con Marco Armani.
- Franco Fasano
Nonostante
sia un autore tra i più prolifici ed abbia firmato una serie di brani
di enorme successo, come interprete di se stesso è praticamente sconosciuto.
Difficile riuscire ad ottenere risposta domandando a chiunque il titolo
di almeno una sua canzone: già nel 1981, per cominciare, è al Festival
tra i Big e canta "Un'Isola
Alle Hawaii" senza classificarsi; nel 1989, invece, è tra le Nuove
Proposte (!): "E Quel Giorno Non Mi Perderai Più", neanche a dirlo,
non si classifica. Nel 1990 è ancora tra le Nuove Proposte, e arriva
secondo con "Vieni A Stare Qui". Torna anche nel 1992, e
in questa circostanza il duetto con Flavia Fortunato gli garantisce
il lasciapassare per rientrare fra i Big, dove conquista un settimo posto
con "Per Niente Al Mondo". Qualcuno ha un Moment?
- Future
Nel 1987 Pippo Baudo
pronuncia il loro nome così come si scrive - anzichè all'inglese -, e loro non
possono fare altro che inginocchiarsi
a tale prestigioso ri-battesimo. Cantano "Briciole Di Pane"
e arrivano terzi tra i Giovani. Nel 1988, nuovamente tra i Giovani, cantano
"Canta Con Noi" e arrivano addirittura primi. A questo punto
dovrebbe a rigor di logica esserci la promozione. Invece no: tornano
tra i Giovani anche nel 1990 stornellando "Ti Dirò" e vengono
eliminati. Più future che brain, probabilmente, ma anche quanto a future
non c'è stato sicuramente rischio di sovradosaggio...
- Giorgia Fiorio
Figlia di
cotanto padre (Cesare Fiorio), anche Giorgia - come i Future - si
presenta a Sanremo per ben tre volte, e tutte e tre nella categoria
Nuove Proposte: nel 1983 con "Avrò" (prodotta da Mario Lavezzi,
arriva 12esima), nel 1984 con "Se Ti Spogli" (non classificata)
e nel 1988 - sotto il nuovo pseudonimo di Giorgia - con "Io Con Te"
(non classificata). Dopodichè sparisce dalla circolazione. E diventa
finalmente una Big senza dover neppure rivendicare un Premio Fedeltà:
oggi è una delle più quotate ed insigni fotoreporter su scala
internazionale. Chi l'avrebbe detto mai?
- Giovanni Nuti
È il 1991,
e tornano a Sanremo i capelli di Miki, innestati questa volta sul
cranio di Giovanni Nuti che intona la struggente "Non È Poesia".
Resta la sua unica partecipazione (logicamente tra i Giovani, e - molto
meno logicamente - non
classificato), ma il suo charme selvaggio aleggia ancora sopra il palco
dell'Ariston. E durante le serate che continua a fare in giro per l'Italia...
- Gitano
Vero nome
Antonio Fusco, partecipa tra le
Nuove Proposte nel 1989 cantando la goliardica "Pelle Di Luna"
[passata alla
storia per il coretto in controcanto <<Ehi, Gitanaaa!>>
in perfetto stile Gruppo Italiano] e si classifica al quarto posto, vendendo
- ci fa sapere personalmente - oltre ottantamile copie e rimanendo per
10 settimane in classifica.
Tuttavia, nonostante l'exploit, nel 1991 lo ritroviamo ancora tra le
Nuove Proposte con "Tamurè", che raggiunge la finale e cui
fa seguito l'intero
album "Raffiche Di Vento". Tiene ancora oggi - ci fa sapere
personalmente - numerosi concerti in tutta Italia...
- Gloria Nuti > segnalazione
di Marco di Renzo
Corista di
Vasco Rossi e di Rossana Casale, debutta come cantautrice nel 1985 a
"Un Disco Per l'Estate", ma esordisce a Sanremo soltanto quattro
anni più tardi, nel 1989. Tanto le serve per concepire una canzone come
"Bastardo", non si capisce quanto pro o quanto contro all'eventuale
idea di essere violentata. Ma soprattutto, non si capisce come mai venga
clamorosamente esclusa dalla finale. E da qualunque altra espressione
musicale eticamente lecita...
- Jo Chiarello
Meravigliosa
creatura biondo-peperina: partecipa tra i Big nel 1981 con "Che
brutto affare" e viene retrocessa, incredibilmente, tra le Nuove
Proposte otto anni dopo con "Io E Il Cielo", rimediando
comunque un buon secondo posto dietro Mietta ("Canzoni").
Peccato non ci abbia riprovato -sempre tra i Giovani, naturalmente- ad
altri otto anni di distanza, nel 1997. E che non ci abbia proprio riprovato
più. Jo Chiarello è un vuoto impossibile da colmare...
- Leo Leandro
Il personaggio
più trash in assoluto mai visto a Sanremo. I tre minuti della sua "Caramella"
(1993) sono un tripudio di incongruenze bizarre e paradossi OGM senza precedenti nè
successori. Si fosse presentato 10 anni prima, con un taglio meno blues
e più disco, avrebbe addirittura rischiato di vincere. Vorremmo tanto sapere
quanto "Caramella" ha inciso sul prosieguo della sua carriera.
Appunto: quale carriera?
- Lijao
Ex gruppo rock progressive
convertitosi senza troppa fortuna [nè convinzione] al teenage pop buonismo
e confetti. Sorte
più o meno simile a quella dei diretti alter-ego Future: terzi all'esordio tra le Nuove Proposte nel
1988 con il brano "Per Noi Giovani", ed eliminati nel
1990 con il brano "Un Cielo Che Si Muove". A parità di risultati,
avrebbero potuto continuare a suonare la musica in cui credevano davvero...
- Lipstick
Le Lollipop rock
(quindi le Lollirock) tutte pellame e chitarre, coraggiosamente
arrivate a Sanremo per velleità di emancipazione. "Che Donne Saremo",
però, nel 1990 non riesce ad evitare l'eliminazione dal girone dei Giovani.
Gli anni del Girl Power devono ancora arrivare, però che donne,
Sanremo!...
- Marcello Pieri
Arriva al
Festival tra i Giovani nel 1993 dopo che per un'intera estate avevamo
ascoltato "Se Fai l'Amore Come Cammini" mediamente ogni 15
secondi. E l'Ariston lo affossa, nonostante la sua "Femmina"
faccia discutere per il ritornello «Tu non sei donna/Sei femmina»,
che nessuno riesce a capire nemmeno dopo ore di esegesi al DopoFestival.
Scomparso. E se anche lui fa l'amore come ha camminato...
- Marco Carena
Nel 1991 canta
tra i Giovani (nonostante non sia propriamente giovanissimo), senza
che "Serenata" riesca a centrare l'obiettivo classifica.
Poi dà l'impressione di poter decollare ugualmente, tra ospitate televisive
e concerti. Una sorta di Stefano Nosei intellettualizzato. Contrariamente
alle previsioni, invece, già dopo qualche tempo non se ne sa più nulla.
Pensare che all'epoca c'era perfino più libertà di espressione,
e non averne approfittato ha il retrogusto di un'occasione mancata.
A meno che non ci siano retroscena di sorta che, come al solito, non
conosciamo...
- MariaGrazia Impero > segnalazione
di Marco di Renzo
Spregiudicata
interprete, nel 1993, della sublime (o subliminale) "Tu Con La
Mia Amica", ottiene un insuccesso talmente clamoroso da convincere
la sua casa discografica a non fare uscire nemmeno l'album. Peccato
davvero, perchè avremmo pagato qualsiasi cifra per ascoltare un'altra
decina di canzoni come quella, e poter ripetere più volte il suo bellissimo
ed altisonante nome...
- Maurizio Lauzi
Figlio di
Bruno Lauzi ("La Tartaruga"), prova a brillare di luce propria
- non che quella riflessa lo avesse mai portato da qualche parte - cimentandosi
tra le Nuove Proposte nel 1996 (con "Un Po' Di Tempo") e nel
1997 (con "Il Capo Dei Giocattoli"), arrivando rispettivamente
14esimo e fuori classifica. Che gli serva un altro po' di tempo?
- Meccano
Troppo sofisticati
per fare dell'onesta melina sanremese, e troppo sciacquati per riciclarsi
come manichini bum-bum ItaloDisco: l'ibrido non giova, evidentemente, al caparbio
duo che arriva quinto tra le Nuove Proposte nel 1986 con "Ipnotica"
e - dopo un paio di Festivalbar e una certa fama tra gli amanti del genere
-
nel 1989 neppure si classifica, sempre tra le Nuove Proposte, con "Le
Ragazze Come Me". Curiosamente, il loro singolo più conosciuto
- "Down Down Romeo" - è una b/side...
- Miani
Nel 1985 conquista
la piazza d'onore fra le Nuove Proposte, e la sua ottava meraviglia
dal technopop "Me Ne Andrò"
funziona perfino piuttosto bene a livello radiofonico e di vendite.
Evidentemente non basta: nel 1986 Miani è ancora un esordiente, e con
"Ribelle Su Questa Terra" colleziona una prepotente (ma questa
volta legittima)
stroncatura. Abbandona Sanremo e si dedica ai fotoromanzi su "GrandHotel",
all'ItaloDisco e ad altre produzioni secanti e tangenziali, ma perde
per strada il mordente degli esordi...
- Miki
Ragazzotto trendy dal
crine fluente e dai vagamente ingombranti orecchini gitani. Prodotto da Red
Canzian dei Pooh, si gioca la carta Sanremo per due volte: nel 1987
arriva secondo tra le Nuove Proposte (dietro a Zarrillo) cantando
la movimentata ed accattivante "Straniero", mentre nell'edizione successiva arriva quarto (sempre
tra le Nuove Proposte) cantando la ben più melassata "Ogni Tanto Si Sogna". Rimane
celebre soprattutto per aver rischiato di disertare la finale del 1987, preferendo
correre dietro a Paul McCartney per farsi fare l'autografo. Certo: diamogli
torto...
- Miki Mix
Lo spaghetti-rap
a Sanremo porta malissimo: non ha funzionato nel caso degli AeroplanItaliani,
e men che meno funziona nel caso di Miki Mix, che nel 1997 canta "E
La Notte Se Ne Va" facendo rimpiangere i tempi di "Gimme Five" di
Jovanotti (che, al confronto, sembra quasi un'opera di Nietzsche). E se questo è un merito... Miki Mix torna comunque sugli
scaffali qualche anno più tardi con il progetto CapaRezza: nuovo nome,
nuova immagine
e nuovo sound. Più impegnato,
più sofisticato,
e con i lineamenti tipici del progetto 'MTV Alternative' (e dunque non
così alternative): una metamorfosi
da Oscar per gli effetti speciali...
- Orlando Johnson
Personaggio
storico della ItaloDisco, confrontatosi con il Festival nel 1980. Presenta
"Il Sole Canta", ed ottiene un riscontro tale che, per l'appunto,
finisce a fare dell'ItaloDisco. E sarà la sua fortuna...
- O.R.O.
Prodotti da Caterina
Caselli (e autori di "Vivo Per Lei"), non riescono ad esercitare
sul pubblico l'ascendente sperato, pur rischiando addirittura di
vincere l'edizione del 1997 con "Padre Nostro" scritta da
Enrico Ruggeri. Nel 1996 si classificano quarti tra gli esordienti con
"Quando Ti Senti Sola". Scompaiono senza che nessuno, ad occhio
e croce, dimostri di sentirne la mancanza, poi abbozzano un pallido
ritorno in perfetto stile "Adesso finalmente siamo liberi di fare
ciò che vogliamo". Non è tutto oro quello che
si chiama o.r.o., comunque...
- Padre Alfonso Maria Parente
Altro
che persona inutile. Il Giuseppe Cionfoli del Nuovo Millennio ci regala
anzitutto un'esibizione scalza (sia a livello di indumenti che di musica):
"Che Giorno Sarà" praticamente non esiste, e ciò nonostante
si issa fino al sesto tra le Nuove Proposte dell'edizione 2000. Ma il
bello arriva nel 2002, quando si scopre che è coinvolto in un giro di
truffa e riciclaggio di denaro sporco per un progetto targato Padre
Pio. Ora sì che è veramente un Big...
- Paola De Mas
Arriva a Sanremo
nel 1991, naturalmente tra le Nuove Proposte. Si segnala con uno slogan
che non le porta alcuna fortuna: «Quando canto io, mio padre
si emoziona». E finisce che, a partire dal giorno dopo a quello
della fine del Festival - dove non si classifica nemmeno - rimane giusto
solo suo padre a godere del privilegio di ascoltare "Notte Di Periferia".
Che emozione...
- Patrizia Danzi
Nel 1983
implorava, nella categoria Nuove Proposte, "Fammi Volare".
Devono averla accontentata mandandola in orbita: mai più sentita. E sì che era perfino riuscita a guadagnarsi un posto nella
DeeJay Parade, e la canzone era tutt'altro che da dimenticatoio...
- Petra Magoni
Esordisce all'Ariston
nel 1996, cantando "E Ci Sei", con cui arriva nona tra i Giovani.
Nel 1997, più grintosa e matura, interpreta "Voglio Un Dio", un originale
e magnetico
brano di Rodolfo Banchelli con Rodolfo Banchelli (che - visti i proecedenti
-
purtroppo non è quello che si direbbe 'un talismano'), e non si classifica. Meriterebbe sicuramente
sorte meno drastica
della uscita dal mainstream, sebbene abbia cambiato genere e tenga ancora
serate di musica sperimentale in giro per l'Italia...
- PincaPallina
Assolutamente
sorprendenti. Si esibiscono tra le Nuove Proposte nel 2001 presentando
"Quando Io": un po' Camerini - di cui avevano inciso la cover
di "Rock'n'Roll Robot" durante l'estate 2000 - un po' "Enola
Gay", vengono fischiati e stroncati su tutti i fronti e riescono
ugualmente a non arrivare ultimi, lasciando l'onore agli Isola Song
con "Grazie". Prego. Avanti il prossimo...
- Ricky Anelli
Poverino: la
sindrome dell'assonanza -c he già aveva mietuto un'illustre vittima con
Richenel negli anni 80 - colpisce anche lui, che pure ci mette del suo
presentandosi in scena truccato come al ballo delle debuttanti. E via
di (maledette) malelingue.
È il 2001, e lui canta "Ho Vinto Un Viaggio". Biglietto di
sola andata, evidentemente...
- Rodolfo Banchelli
Una leggenda.
La storica "Madame" (Nuove Proposte 1984) passa tutt'altro che inosservata,
anche se purtroppo non si classifica. Eppure l'anno successivo lui è nuovamente
reinserito nella medesima categoria con il brano "Bella Gioventù",
e
non si classifica nemmeno questa volta. Ricompare nel 1997 ancora tra
le Nuove Proposte come autore e spalla di Petra Magoni per la canzone
"Voglio Un Dio", e (tadàn!) non si classifica. 13 anni senza un salto di qualità.
Ingiustamente...
- Rosalinda
È la prima figlia
di Celentano a sfidare il Festival di Sanremo da cantante. La sua "L'Età
Dell'Oro" (Nuove Proposte 1990), però, non si classifica. Bisserà
quest'impresa il fratello Giacomo nel 2002, cantando la superlativa
"You & Me", un capolavoro di trash che lascia esterrefatti
e dovrebbe come minimo valergli il premio Er Monnezza ad honorem. Rosita,
invece, decide che per il suo altrettanto superlativo disco "FdM
- Faccia di Merda" l'Ariston è sprecato, e se ne tiene alla larga...
- Santandrea
Giullare incompreso
(o incompiuto) a metà strada tra la lirica pop e il neopunk, creato
nientepopodimeno che da Riccardo Cocciante. Canta tra le Nuove Proposte "La
Fenice": è il 1984, ma lui non si classifica. Eppure vince il Premio
per la Critica, in virtù di un'estensione vocale flessibile e di una
mimica espressionista e d'avanguardia. Ma, come molti altri colleghi
premiati dalla Critica, si tocca probabilmente troppo poco nei giorni
a venire...
- Sharks
Una produzione di
Vasco Rossi che porta al Festival del 1989 una ventata di rock alla
pummarola. Niente di particolarmente anticonformista, naturalmente -soprattutto
perchè pare che siano più sintetici di quello che vogliono far credere-,
ma è apprezzabile il tentativo. Che rimane tale: "Tentazioni",
infatti, non si classifica.
- Statuto
Band ItaloSka per
eccellenza che nel 1992 viene dirottata nella categoria Nuove Proposte
nonostante avesse già all'attivo qualche discreto riscontro di critica
e pubblico. Il brano "Abbiamo Vinto Il Festival Di Sanremo"
azzecca la provocazione ma non il risultato, e gli Statuto non si classificano.
Da questo momento in poi, anzi, sigleranno una serie di flop consecutivi
senza più riuscire a riportarsi ai fasti degli esordi. Sono, comunque,
tuttora in attività.
- Stefano Ligi > segnalazione
di Enzo Bollani
Capelli alla
Lucio Battisti (con ammissione di non averne mai comprato un disco,
cosa che gli si ritorcerà contro per immediata legge del taglione),
look Armani, Acqua di Giò sprigionata da tutti i pori, artista della
chicchissima arte dello spitting e -segni particolari- schiantatope
convinto. Interpreta come un Califano di maniera la sua "Battiti",
poi rinominata "Sbattiti" da alcune fan in adorazione (tra
cui, purtroppo, non Raffaella Carrà -visibilmente imbarazzata dalle
sue stonature-), in quel di Sanremo 2001. Suo pigmalione è nientepopodimeno
che Lucio Dalla, con cui collabora poi per "Tosca". Gode
di maggiori fortune rispetto a quelle festivaliere come autore
televisivo.
- Sterling Saint Jacques
Il
coloured con le lenti a contatto più famose della musica leggera, arrivato
fuori classifica nel 1981 con il pezzo "Blue (Tutto È Blu)".
Anche lui, come Orlando Johnson, vira repentinamente verso il settore
dance, senza però lasciare traccia più profonda rispetto a quella sanremese.
- Tomato > segnalazione
di Mirko Labinero
A testimonianza
della traccia che hanno lasciato i Tomato nel 1992, allorquando partecipano
tra i giovani con la canzone "Sai Cosa Sento Per Te", basterebbe
il numero di pagine che si riescono a trovare al riguardo utilizzando
Google. E pensare che, al contrario, tra i Tomato militava un certo
Giorgio Vanni, destinato a diventare -da lì a qualche anno- il Crostino
d'Avena dei cartoons di Italia 1. Chissà se sa cosa sentiamo per lui...
- Valentino
Giunto quinto
tra le nuove proposte del Festival 1984 con il brano, orecchiabile e divertente, "Notte Di Luna", dopo essere passato anche sotto l'ala
protettrice di Vasco Rossi (che gli scrive "Domani È Domenica"
nell'estate dell'83). Scompare dopo un paio di apparizioni sulle pagine
di "Dolly"...