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PAPAVERI E PAPERE FRULLATI IN SALSA ACIDA
• 1ma serata: 02 marzo 2004 > si esibiscono 11 concorrenti
in ordine alfabetico:
ANDREA MINGARDI (con THE
BLUES BROTHERS BAND) - "È LA MUSICA"
Mingardi è uno
di quei personaggi che riuscirebbe a far sembrare divertente anche la Messa cantata,
e questo ce lo rende simpatico e lo fa partire di diritto con un 6 politico
e bacio accademico. La sua iniezione di energia blues, però, non ci ha entusiasmato
più di tanto: un po' Ladri di Biciclette, un po' "ma dove l'ho già sentita
questa?", con tante acrobazie ma tutte fine a se stesse. La Blues Brothers
Band è pittoresca, ma non certo una condicio sine qua non per la buona
riuscita del pezzo. Naturalmente, l'importante è che ci tenga ben lontano lo spettro
di Minghi e di Zarrillo. Per il resto, c'è ancora tempo.
voto
primo ascolto: 6
DANNY LOSITO (con LAS KETCHUP)
- "SINGLE"
Una gradita sorpresa ad effetto "Salirò":
l'ex vocalist di Double Dee, Kaìgo e Datura tiene fede ai suoi trascorsi e si
cuce addosso un riffettino funky con basso e rimshot anni 80, tagliato su misura
per la sua voce e per le sue abilità interpretative. Nondimeno, relega a coriste
di consolazione le Las Ketchup -finalmente ridimensionate ad un ruolo più
consono al loro inesistente talento: le Comparsine- e si presenta in scena con
carrello della spesa e look 'out of bed'. Ottime potenzialità radiofoniche,
discrete anche quelle di vendita. Per la classifica finale staremo a vedere.
voto
primo ascolto: 7
e mezzo
DB BOULEVARD (con BILL
WYMAN) - "BASTERÀ"
Irriconoscibili. "Point Of View"
sembra appartenere ad un'altra epoca e ad un'altra galassia, oltre che ad un
altro gruppo. Speravamo in qualcosa di più coerente con il loro sound danzereccio
di respiro internazionale, e invece ci siamo ritrovata servita una minestrina
pop ben più sanremese del previsto, eseguita anche in modo tutt'altro che impeccabile.
A questo punto siamo curiosi di sentire l'edit del cd singolo e, soprattutto,
di verificare se ne conterrà una versione almeno vagamente più movimentata.
Forse ci aspettavamo troppo. E sicuramente abbiamo imparato la lezione.
voto
primo ascolto: 4
e mezzo
DJ FRANCESCO - "ERA BELLISSIMO"
Probabilmente
era l'emozione. Fatto sta che sopravvoliamo sull'interpretazione, decisamente
poco rassicurante, per non compromettere del tutto il giudizio sul pezzo,
che invece -nella registrazione da studio che verrà messa in commercio- potrebbe
risultare di appeal ben diverso. Le premesse 'chewing gum da heavy rotation'
ci sono tutte, così come le consuete voragini nell'arsenale strettamente canoro
di Dj Francesco. Non si può certo dire che sia una canzone memorabile, ma -se
pensiamo che 365 giorni fa la prima ad esibirsi era stata Anna Oxa- almeno
non ci ha fatto addormentare già alle 21:01.
voto
primo ascolto: 5
MARIO VENUTI - "CRUDELE"
Ha
scelto di tornare a seguire un percorso più 'intimista' rispetto al tormentone
estivo di "Veramente" -che gli ha spalancato le porte della top10 allargando
il suo target anche ai giovanissimi-, e riconosciamo che il risultato complessivo
non manca di una certa ricercatezza strutturale. Però vederlo danzare sornione (a torso nudo) sortiva un
effetto ben più magnetico rispetto al vederlo 'semplicemente' struggersi
di spleen sanremese sopra un arrangiamento che promette bene e poi, dal primo
ritornello in avanti, comincia a perdere inesorabilmente di mordente. Aspettiamo
fiduciosi la seconda esibizione.
voto
primo ascolto: 6
MORRIS ALBERT (con MIETTA)
- "CUORE"
Benvenuti a Sanremo. A cominciare dal titolo (che
però non fa rima con 'amore'), per continuare con la tipologia dell'accoppiata
(lui più 'maturo', lei più 'incisiva') e per finire con la melodia complessivamente
priva di sussulti (a fine esibizione non è che ne rimanga poi gran traccia).
Forse era inevitabile che in un Festival consacrato principalmente a passaggi radiofonici
e votazioni via sms ci fosse anche un brano cuscinetto di quelli che accontentano
il pubblico delle prime file (del Festival e del DopoFestival), ma adesso un
po' di curiosità in più per sentire com'erano le 700 canzoni trombate ci è venuta...
voto
primo ascolto: 4
NEFFA - "LE ORE PICCOLE"
Più
'vintage' che 'retrò': Neffa abbandona la sofisticata semplicità di "La
Mia Signorina" e "Prima Di Andare Via" per tuffarsi in uno swing
moderatamente trattenuto, come se un vecchio 45 giri di Sergio Caputo o di Baccini
venisse fatto girare a velocità 33. È dato per favoritissimo e, sinceramente,
non lo vediamo affatto così vincente come giurerebbero gli addetti ai lavori:
d'accordo, c'è di peggio, ma -in fin dei conti- c'è anche di meglio, soprattutto nel
suo stesso repertorio. E non sembra neppure una canzone easy al punto da motivare
i teenager celludipendenti a bombardare di voti i centralini.
voto
primo ascolto: 5
e mezzo
PAOLO MENEGUZZI - "GUARDAMI
NEGLI OCCHI (PREGO)"
Ma abbiamo avuto le allucinazioni o
l'inciso di "Guardami Negli Occhi" ha più di qualcosa in comune con
quello di "All The Small Things" dei Blink 182? Ci riserviamo di pensarci
meglio quando la risentiremo. Per il momento, che altro si può dire se non che
è la oramai ennesima 'tipica' canzunciella di Paolo Meneguzzi, un po' Tiziano
Ferro / un po' boyband, orecchiabile e -per abitudine- sopportabile e fischiettabile?
"VeroFalso" e "Lei È" suonavano più incisive e avevano più
tiro, ma può darsi che, anche nel suo caso, l'arrangiamento con l'orchestra
sia controproducente. Avanti il prossimo (prego)!
voto
primo ascolto: 6
STEFANO PICCHI - "GENERALE
KAMIKAZE"
Ohibò, ma che bell'arrangiamento! E chi se lo aspettava,
da una Nuova Proposta? Si fosse presentato lo scorso anno, forse l'avrebbe spuntata
anche su DolceNera: pezzo 'trasversale' con sonorità calde e pastose a
contraltare di un testo ruvido e riflessivo (ma con qualche concessione di troppo
alla retorica da fiction). L'unica perplessità riguarda la sua voce, che -pur
apparendo senza dubbio più sicura ed impostata di quella di alcuni
suoi colleghi Big- in alcuni momenti è come se producesse un effetto di straniamento,
stridendo con la melodia orchestrale. O probabilmente è solo un'impressione
da profani...
voto primo
ascolto: 6
e mezzo
VERUSKA - "UN ANGELO LEGATO
A UN PALO"
Altra inattesa rivelazione. La battuta della cassa ci
ha ricordato en passant quella di "Nell'Aria" di Marcella, ma
i richiami si fermano qui: "Un Angelo Legato A Un Palo" vanta sicuramente
uno degli arrangiamenti che meglio dimostra di saper sfruttare le risorse messe
a disposizione dall'Ariston. Specialmente gli archi. Con una performance vocale
meno incostante dovrebbe riuscire a guadagnare almeno un altro mezzo punto,
e non è escluso che potrebbe anche trovarsi più in alto del previsto nella classifica
finale. A partire prevenuti ogni tanto ci si guadagna...
voto
primo ascolto: 6
e mezzo
nota: per ragioni diffusamente motivate nel nostro controguestbook, non verranno giudicate la canzone e l'esibizione dell'undicesimo cantante in gara
La classifica provvisoria
di bottomfioc.net della prima serata:
1. Danny Losito: "Single"
| 2. Veruska: "Un Angelo Legato A Un Palo" | 3.
Stefano Picchi: "Generale Kamikaze" | 4. Mario Venuti:
"Crudele" | 5. Paolo Meneguzzi: "Guardami Negli
Occhi (Prego)" | 6. Andrea Mingardi: "È La Musica"
| 7. Neffa: "Le Ore Piccole" | 8. Dj Francesco: "Era
Bellissimo" | 9. DB Boulevard: "Basterà" |
10. Morris Albert & Mietta: "Cuore"
• i presentatori •
SIMONA VENTURA
Le
inteviste rilasciate nel corso della settimana non lasciavano presagire gradi
entusiasmi. Quella a "Vanity Fair", addirittura, ne metteva a nudo
anche preoccupanti approcci ad alcune contingenze politiche e sociali (un
po' come ce la presenta la Gialappa's a "Mai Dire Domenica"). Alla
fine ha rispettato il copione, offrendo nè più nè meno di ciò che il pubblico
ormai si aspetta da lei: modi di fare spiccioli e poco reverenziali, ritmo ed
il consueto orgoglio di trascinare il baraccone. Realmente irritante una
cosa, però: che per non tenersi a portata di mano una cartellina con la scaletta,
ogni 5 secondi lanciava l'occhiata al gobbo sparato sul soffitto (e ogni
3 al gobbo nascosto chissà dove che le ricordava che doveva guardare il gobbo
sul soffitto). Il risultato è che sembrava facesse puntualmente storia a sè
indipendentemente da chi aveva davanti.
voto
prima serata: 6
GENE GNOCCHI
Ormai
è una formula collaudata quella di spezzettare la continuità delle sue trasmissioni
con filmati e gag estemporanee, e la sua presenza ha trasformato -per certi
versi- il Festival di Sanremo in una "Lunga Notte Del Lunedì Sera"
succursale di "Quelli Che Il Calcio". Simpatico è simpatico, comunque.
E ha degli ottimi autori (alcuni clip sono stati realmente esilaranti). Tra
l'altro, è dichiaratamente di Sinistra, e questo ci motiva una piccola riflessione
politica: a Mantova lo tacceranno di incoerenza e servilismo del Potere? Vabbè:
sempre meglio essere di Sinistra e presentare il Festival di Sanremo, che essere
di Sinistra e invitare Iva Zanicchi e Vittorio Sgarbi al Controfestival di Mantova.
voto
prima serata: 7
PAOLA CORTELLESI
La
adoriamo dai gloriosi tempi di "Mai Dire Domenica", e non nascondiamo
che da quando è passata in Rai sembra proprio che non abbia ancora trovato un
ruolo altrettanto convincente ed all'altezza del suo enorme talento (come dimenticare
gli sketch di "Magica Trippy"?!?). Finalmente le è concessa la possibilità
di 'riprendersi un po' di ciò che le è stato tolto', e si direbbe che per il
momento la stia sfruttando piuttosto bene. Gli annunci economici trasformati
in tormentone festivaliero sono stati la canzone migliore tra tutte quelle presentate,
così come la parodia delle Vallette inviate a tastare il polso alla giuria di
qualità. Speriamo che continui, e -perchè no?- magari che migliori ancora, regalandoci
altre chicche del suo non proprio risicato repertorio.
voto
prima serata: 8
• gli ospiti •
BLACK EYED PEAS
Fa
sempre piacere riascoltare dal vivo i Black Eyed Peas, soprattutto perchè la
cantante non ne vuole proprio sapere di fare il minimo progresso nella sua estensione
vocale. Stecche, ancora stecche e sempre stecche. Il resto lo conosciamo a memoria.
voto: 3