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:grazie
dei fleurs du mal:
•
POCO PIÙ DI NIENTE •
:prima
serata:
si esibiscono tutti i 20 Big in gara e viene proclamata la classifica provvisoria per singole Categorie
Le
pagelle sms di Tommaso
Baroncelli
in
ordine di esibizione
Allibito? Spiazzato? Shoccato? No, semplicemente sconvolto.
Umberto
Tozzi: "Le Parole"
Dopo la sciagurata partecipazione del 2000, il nostro
ci riprova, presentando questa volta un brano sull'importanza delle parole.
Il testo non sembra male, ma lui è abbastanza impresentabile. Quello che
colpisce della canzone è il video in sottofondo che mescola immagini di Che
Guevara e Madre Teresa in pieno stile Jovanotti, di cui però non ho capito
il significato. Magari a un secondo ascolto migliora, per adesso l'effetto è
"martellata nelle palle".
Voto: 5
Paola
& Chiara: "A Modo Mio"
Se facessero "a modo mio" farebbero le colf, ma visto che le sorelline
(hanno 65 anni in 2) Iezzi vogliono continuare a cantare lo facciano
pure. Un consiglio però: se dopo quasi 10 anni di onorata (?) carriera sei a
corto di ispirazione, in vistoso calo di popolarità e non vendi più un
disco, cosa puoi fare? Semplice: presentarti a Sanremo con un pezzo
lento, che fa da preludio a un "Greatest Hits". Ma occhio, se ti va male anche
così, allora l'ipotesi delle colf non è più da scartare così
drasticamente. Per lo meno "Vamos A Bailar" era divertente!
Voto:
5
Matia
Bazar: "Grido d'Amore"
Degli Addams (come qualche mente
illuminata li ha definiti) sentivo proprio la mancanza! A due anni di
distanza dal loro meraviglioso, toccante e struggente "Messaggio d'Amore",
impazzivo dal desiderio di gustarmi questo nuovo pezzo! Ma io mi chiedo:
ma chi li ha sciolti???!!!??? La musica non si sente, a causa dell'audio, mai
così pessimo come quest'anno, e della voce della nuova cantante del gruppo,
Roberta Faccani, che bercia imitando Mina
e Patty Pravo senza riuscirci minimamente. I Matia Bazar, dacchè se ne è
andata la meravigliosa Antonella Ruggiero, sono diventati impresentabili.
Dimostrano 40000 anni e presentano un pezzo vecchio, lento, senza mordente e
ritornello, costruito solo per esaltare le manie di protagonismo della
disgraziata cantante. Tra l'altro, le pupille della Faccani sono davvero
bianche come la pubblicità antidroga in onda qualche anno fa! Per la
serie "A Volte Ritornano", ma questi ritornano sempre... Anzi, non se ne sono
mai andati!
Voto: 2
Nicola
Arigliano: "Colpevole"
Quando
ho letto a gennaio la lista dei partecipanti al Festival e ho trovato
Umberto Tozzi tra gli Uomini anziché tra i Classic mi sono chiesto chi
avrebbero raccattato per quella categoria. Mi aspettavo così macabramente
sul palco dell'Ariston la riesumazione delle salme di Claudio Villa e
Luciano Tajoli, quand'ecco che, sorpresa, vedo Nicola Arigliano, uno che
Classic è davvero, ma senza accezioni negative del termine. Va detto: il
pezzo è bruttino, con un testo senza capo né coda e una musica sbilenca, ma
il nostro ha una classe davvero notevole. Canta, si muove, e sembra
divertirsi (l'unico fin qui). Finalmente qualcuno che mi ha dato una scossetta. Non si grida al miracolo, ma per lo meno, Arigliano non se la
tira come la signorina Faccani/Matia.
Voto: 6 e ½
Dj
Francesco Band: "Francesca"
Lo ammetto: da quando è tornato dall'Isola dei famosi mi
sta anche simpatico. Il pezzo non è male, anche se è tra le commercialate
più sfacciate degli ultimi 30 anni; ha una discreta base e un testo ironico
e senza pretese che per lo meno però provoca un effetto-Tsunami, dopo la
triade Tozzi-Paola & Chiara-Matia Bazar. Peccato solo che a distanza
di un anno ancora non abbia imparato a cantare e che ascoltarlo stonare fino
alla fine della canzone diventa quasi un'impresa titanica. Ad ogni modo
aspetto fiducioso la versione studio.
Voto: 7
Toto
Cutugno con Annalisa Minetti: "Come Noi Nessuno Al Mondo"
Come te (voi) nessuno al
mondo??? E meno male!!! Appena parte il ritornello ci si accorge subito
che il pezzo è la versione aggiornata di "Ma io ho te è solo un timido
pretesto ma io ho te" degli Audio 2 prima e di Mina-Celentano poi, con
l'unica diversità che l'originale è bella e questa fa pena. Ma io mi
chiedo con che coraggio si possa presentare nel 2005 una simile oscenità che
anche Betty Curtis nel 1955 si sarebbe rifiutata di cantare in quanto vecchia
e stantia. "Se ci penso mi treman le mani, non potrei immaginare senza te il
mio domani"... Te no? Io sinceramente sì, anzi più che un pensiero è un
augurio. Vergogna!!!
Voto: 0 (regalato)
Alexia:
"Da Grande"
Dopo 30 secondi mi stavo già rassegnando all'ennesimo pezzo loffio,
dopo la svolta soul di 2 anni fa della giovane (?) cantante spezzina
diventata un clone di tutti i cloni di Aretha Franklyn e Ella Fitzgerald,
quand'ecco, MIRACOLO, il pezzo parte e parte bene. Discomusic anni 70 con
poco di originale, ma per lo meno un gran ritmo che ti fa muovere i piedini
e ti dà una bella scossa. E' anche vero che dopo Cutugno-Minetti, mi
avrebbe scosso persino un lento di Amedeo Minghi, comunque il pezzo per lo
meno mi rimane in testa. Peccato che il ritornello (decisamente troppo
commerciale) non sia all'altezza della strofa, ma per lo meno posso gioire
perché finalmente ci è stata restituita una Alexia che è tornata a fare
quello che sa fare meglio: la dance.
Voto: 7
Gigi
d'Alessio: "L'Amore Che Non C'è"
In RAI sanno perfettamente come si addestra il
telespettatore: usando la carota e il bastone. Così dopo la carota
(Alexia) ecco il bastone (una clava direi vista la pesantezza del
pezzo). E' inutile negarlo, a me Giggi non è mai piaciuto e non mi sono mai
capacitato del suo successo, visto che presenta una musica decrepita e dei testi tratti dall'MMM (Manuale Mario Merola). In più quello di quest'anno è uguale al non memorabile "Le Persone Inutili" di Paolo Vallesi, vincitore di
Sanremo Giovani nel 1991. Brutto per brutto, però, a questo punto preferisco
l'originale.
Voto: 2
Le
Vibrazioni: "Ovunque Andrò"
Sarà
perché a me loro piacciono molto, ma mi aspettavo qualcosa di meglio. La
canzone non è male, ha una costruzione melodico-armonica stile settanta
discreta, ma il pezzo non parte fino alla fine. Sicuramente non d'impatto
come Dedicato a te, ma interessante. Il cantante Francesco Sarcina poi è
molto bravo, visto che il finale della canzone è davvero alto. Gli ascolti
successivi sicuramente valorizzeranno a pieno il pezzo, che fino ad ora, visto quello che si è ascoltato, è comunque indubbiamente il
migliore.
Voto: 7 e ½
Francesco
Renga: "Angelo"
Premetto che
quando ha cantato i fumi dell'alcool e di quant'altro mi avevano già
annebbiato la mente, ma il primo ascolto non mi ha entusiasmato. Il testo è
molto bello (Vorrei avere i tuoi angeli per non avere paura.), ma la musica
è molto strana, sicuramente non facile. La sua voce, però, è bellissima e di
grande classe. I prossimi ascolti sicuramente la valorizzeranno
appieno.
Voto: 6 e ½
Antonella
Ruggiero: "Echi d'Infinito"
Più o
meno vale lo stesso discorso fatto per Renga. Un bel testo ispirato (si
sentono eccome le influenze dell'autore Mario Venuti) su una musica che però
non è di grande impatto e una voce raffinata, delicata e misurata (capito
signorina Faccani/Matia???) che ricama sopra con la classe di
sempre. Anche questa ha bisogno di un secondo ascolto.
Voto: 6 e
½
Marco
Masini: "Nel Mondo Dei Sogni"
Conscio del fatto che bisogna
battere il ferro finchè è caldo, il nostro giullare di corte si ripresenta
con un nuovo pezzo. Il testo e la musica sono banali e senza mordente, lui è
impalato e non trasmette alcunché. Magari a un secondo ascolto.. No,
stavolta non è proprio necessario!
Voto: 5 e ½ (devo ammetterlo: alla fine mi
sta simpatico e per lo meno sa cantare)
Anna
Tatangelo: "Ragazza Di Periferia"
Già dal titolo titolo (che non avrebbe osato dare neanche
Baglioni), si può facilmente intuire che il pezzo non sarà un granchè. Se
poi si legge che il testo è stato scritto dal grande Gigggi D'Alessio, allora
ci si prepara mestamente al bagno di sangue. Ma mentre ci avviamo mesti al
patibolo, ormai sicuri della sciagura che si abbatterà sulle nostre
orecchie, a sorpresa, ci rendiamo tristemente conto che il pezzo è assai
peggiore di quello che avremmo mai potuto temere. Per evitare di scadere
nelle volgarità e nelle
ingiurie, mi limito a riportare un piccolo stralcio
del testo... "Una bugia a una ragazza di periferia. E tu ragazzo di città mi
racconterai parlando con gli amici tuoi magari per gioco sopra la mia storia
riderai per le mie sere stupide dove fingevi un brivido"... Una domanda
sola: ma la signorina Tatangelo davvero crede a quello che canta? E
soprattutto: ascolta anche la musica che interpreta? Perché se è solo una
mera operazione commerciale va bene (mica tanto, visto che fortunatamente
non vende un disco neanche se lo regala), altrimenti recludetela in un forno
a Sora tutta la vita a fare le frittelle!
Voto: Cosa? 0
comunque
Peppino
di Capri: "La Panchina"
Dopo i pruriti
adolescenziali della Tatangelo, ecco i deliri senescenti di Peppino.
La storia è questa: c'è un vecchio su una panchina che legge la sua anima
come un giornale e a un certo punto si addormenta (leggasi muore o d'infarto
o Ictus). A un certo punto passa un angelo che gli accarezza i capelli
bianchi e il vecchio torna bambino: un aquilone vola da lui, torna la
primavera e anche la sua prima ragazza. Già a questo punto potrebbe bastare,
ma invece no! Il meglio deve ancora venire: arriva il cielo che accende le
stelle. In questo scenario apocalittico, la panchina del vecchio vola via
seguita da migliaia di altre panchine in cielo con altrettanti vecchi seduti
sopra. La lirica (perché così dovrebbe chiamarsi) si conclude con i passanti
che trovano il vecchio solo sulla panchina con una stella in mano. A
Peppì! Ma chi te la dà la roba???!!!???
...Però deve essere parecchio buona!!!...
Ma
alla tua età...
Voto: 2
Marcella
Bella: "Uomo Bastardo"
A 15 anni dalla
sua ultima apparizione, ritorna un'autentica icona della canzone italiana:
la grande Marcella. Anche qui la storia è semplice: la nostra sta con uno
che però la tradisce con un'altra che "Me la immagino più bella e un po'
più giovane di me"; da qui la deduzione che "tu sei l'uomo più bastardo che
amerò!". Va bene, ma c'era bisogno di tornare a Sanremo per dire queste
boiate??? La preferivo negli anni 80!
Voto: 3
Paolo
Meneguzzi: "Non Capiva Che l'Amavo"
Sarà per la faccia a bravo ragazzo, sarà che è un
accanito tifoso della Fiorentina, sarà perché ha cantato dopo la triade
Tatangelo/Di Capri/Marcella, ma a me questo pezzo è piaciuto. D'accordo,
niente di trascendentale, solo la copia di tutte le sue precedenti canzoni,
soltanto un po' più lenta, ma si lascia ascoltare bene e alla fine è tra le
cose che
più restano in mente. Abbastanza pessimi i ballerini stile boyband,
ma nel compenso ci siamo.
Voto: 7
Nicky
Nicolai & Stefano di Battista Jazz Quartet: "Che Mistero È l'Amore"
Ero sinceramente incuriosito
da questo gruppo jazz, di cui tutti parlavano un gran bene. E' bastato però
l'attacco che, ahimè, ho subito capito che di jazz il pezzo non ha
assolutamente niente. Sembra la solita canzonaccia costruita su una bella
voce pissera in pieno stile Jenny B, che però non rimane minimamente nella
testa di nessuno. Chiaramente prima nella categoria gruppi, è il solito
concentrato smiela di banalità da soap opera! Aridatece Filippa
Giordano!
Voto: 2
Franco
Califano: "Non Escludo Il Ritorno"
L'accoppiata Califano-Tiromancino già l'anno scorso aveva dato alla
luce un brano intenso ed emozionante come "L'ultima spiaggia". Quest'anno ci
riprova e, pur non convincendomi fino in fondo al primo ascolto, si nota
abissale la differenza di livello tra il Califfo e la bufala finto jazz di
Nicky Nicolai. Il testo è bello, l'interpretazione è intensa, ma la voce,
ahimè è bella che andata. Per lo meno provi a prendere qualcosa per il
raffreddore... Aspetto fiducioso la versione studio.
Voto: 7 e
½
Velvet:
"Dovevo Dirti Molte Cose"
Al penultimo pezzo finalmente
due canzoni buone di fila. I Velvet confermano la loro decisione di non
volersi sputtanare troppo con pezzi stracommerciali e propongono un pezzo di
atmosfera beat per niente male, di non facilissimo ascolto, ma costruito
molto bene. Dal vivo poi rendono bene, non cadendo in grossolane stecche
come tanti altri (illustri?) colleghi. L'unico neo è l'orchestra che
appesantisce troppo un pezzo costruito per altri strumenti. Alla fine dà
troppo l'effetto di una marcetta. Anche qui come sopra vale lo stesso
discordo: aspetto fiducioso la versione da studio.
Voto: 8
Marina
Rei: "Fammi Entrare"
In assoluto il pezzo migliore, almeno al primo ascolto, di
tutto il Festival. Un inizio tranquillo e all'improvviso ecco che parte una
musica avvolgente su cui la splendida voce di Marina costruisce un testo
affascinante, scritto dal cognato Riccardo Sinigallia. Ricorda "Un Inverno
Da Baciare" (magari arrivasse a quel sublime livello) e un po' Elisa.
Sicuramente, dopo gli ultimi 2 album, non mi immaginavo che ritornasse a
questo tipo di sonorità. Affascinante e toccante.
Voto: 9
Michael
Bublè
Bravino, anche se non è il mio genere, se la cava bene quando il
microfono fa cilecca e rimane 1 minuto a cantare senza audio. Per lo meno è
abbastanza spigliato.
Voto: 6 e ½
Paolo
Bonolis
Eccoci alle
dolenti note: la vera delusione di questo Festival. Troppo sopra le righe,
troppo classico, con un occhio ai giovani, uno ai vecchi, uno alla Sinistra
(l'appello per la liberazione di Giuliana Sgrena); insomma un ibrido noioso
che non diverte neanche mezzo secondo, ma anzi annoia tanto, troppo, tanto
da far rimpiangere Pippo Baudo. Ridateci la Ventura, per lo meno si
rideva!!!!!!
Voto: 2
Antonella
Clerici
Bravina, ma troppo
imbalsamata. Vuoi per i vestiti, vuoi perché le pseudo gag con Bonolis sono
pessime, non riesce a trasmettere assolutamente niente. Peccato.
Voto:
5
Federica
Felini
Bella è bella, sembra Nina Moric, con tanto di bocca
canotto (per lo meno però è vera), ma quando apre bocca Dio ce ne scampi e
liberi! Va bene che è giovane, va bene che è spontanea e va bene che non deve neanche parlare tanto, ma, forse, proprio per questo, sarebbe il caso che le
20 parole che deve dire le imparasse per bene! E' veramente imbarazzante
sentirla esprimersi come una bambina impedita! Se sei cresciuta tra le pecore
e le mucche non c'è problema, ma per la televisione, un minimo di italiano è
il caso che lo impari!
Voto: 2
Le
Giurie Demoscopiche
Bonolis dice
che per evitare che fossero penalizzati i pezzi di più difficile impatto,
sono stati fatti sentire tutta la giornata alle giurie. Se questo è vero
allora interditeli, perché vorrei capire come hanno fatto a sbattere Nicky
Nicolai e Matia Bazar primi tra i gruppi, Cutugno/Minetti primi tra i
Classic e Tatangelo terza tra le donne... Ma siete completamente
impazziti??? Ma che musica ascoltate??? E vorreste rappresentare i gusti
degli italiani?!? Fate pena!!!
Voto: 0
Infine una domanda: chi è quel deflagrato tra gli opinionisti che, a proposito di Antonella Ruggiero, l'ha definita "ragazzina"??? Ma è scemo??? Ha 53 anni (ben portati ma pur sempre 53)!!!