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IL
PAGELLONE FINALE
di Carmelo Baldanza
Per fortuna che c'erano "anche" le canzoni in gara!! Anche quest'anno, pur dopo avendole ascoltate diverse volte, e dunque essendo svanito l'effetto sorpresa, riesco ancora a "sopportarne" diverse, ma stavolta (ecco la novità!) ho apprezzato, in linea di massima, le esecuzioni dei cosiddetti "Giovani" più di quelle dei "Big". Riguardo a questi ultimi, nel compilare le mie pagelle, dopo il voto alla canzone ed alla sua interpretazione (ossia quello che prendo realmente in considerazione, anche nell'ordinare i pezzi in senso di gradimento decrescente), ne ho inserito un altro, che tiene conto anche di altri fattori, come il tasso di innovazione proposto dall'artista rispetto alla sua produzione anteriore e la mia considerazione generale del lavoro di quel personaggio.
BIG
• Nomadi: "Dove Si Va"
Come detto, la
vittoria complessiva è sfuggita, e si sono dovuti accontentare
di quella nella categoria "Gruppi". Ma forse possono consolarsi,
tenuto conto che più di una volta è stato loro negato
lo stesso accesso alla manifestazione, e soprattutto che, stando ai
primi dati, i risultati di vendita sono ottimi. Il marchio "Nomadi"
non pare dunque risentire degli oltre 40 anni di carriera, un periodo
di tempo che, per una band, è più difficile da
raggiungere dell'età complessiva di un calciatore che resta
in attività. La canzone? Orecchiabile (conoscevo già la
melodia del ritornello già alla sua ripetizione nel primo
ascolto!) senza essere banale, neanche nel testo. Qualcuno ha notato
che il titolo può far sorridere, se accostato al nome del
gruppo…
Voto canzone: 7,5. Voto globale: 8.
• Dolcenera:
"Com'è Straordinaria La Vita"
La preferisco quando propone pezzi suoi, anziché
provare a dare la sua impronta grintosa a quelli altrui (come "Sei
bellissima"), soprattutto se il pezzo le riesce bene, come questo.
Peccato solo che lei appaia meno semplice e genuina rispetto ai tempi
del debutto. Comunque, la mancata vittoria nella categoria "Donne"
grida vendetta.
Voto canzone: 7,5. Voto globale: 7.
• Noa + Carlo Fava & Solis String Quartet:
"Un Discorso In Generale"
Che fossero i favoriti per la
vittoria del Premio della Critica, l'avevano capito un po' tutti.
Ma un personaggio come Carlo Fava (che ricordo in una selezione per i
"Giovani" di 12 anni fa, ovviamente subito defenestrato come il
protagonista del brano che presentava, "In caduta libera
dall'ottavo piano"…) non ha facilmente accesso ad una platea
così vasta, a meno che non proponga ad una star internazionale
come Noa di duettare nel brano composto in prima persona. Espediente
consentito, per quel che mi riguarda: il fine giustifica i mezzi, se
si tratta di proporre un motivo ben poco commerciale al Festival.
Peccato solo che la giuria di Under 35, piuttosto che loro, abbia
preferito salvare dall'eliminazione gli Zero Assoluto…
Voto canzone: 7. Voto globale: 7,5.
• Sugarfree: "Solo Lei Mi Dà"
Ad un
anno di distanza dalla loro esclusione dalla lista dei "Giovani"
di quel Sanremo, proprio mentre "Cleptomania" filava dritta verso
la vetta della Hit Parade, hanno avuto accesso alla rassegna in
qualità di artisti ormai affermati. Con questo brano
proseguono sulla stessa strada, senza apparire però
ripetitivi: rock melodico molto gradevole. Bravi.
Voto canzone: 7. Voto globale: 7.
• Mario Venuti & Arancia Sonora: "Un Altro
Posto Nel Mondo"
Pienamente sufficiente. Forse non
originalissima, ma di certo parecchio più dignitosa del
"numero" di Finizio e compagni: il punto è che la giuria
della seconda serata, sempre composta da Under 35, non la pensava
così… Peraltro, nei giorni immediatamente successivi, il
brano risultava il più scaricato in rete, all'incirca alla
pari con quello di Grignani, ed è stato secondo solo a quello
di Noa e Fava nella corsa al premio dei giornalisti… Sempre in
gamba le giurie, eh?
Voto canzone: 6,5. Voto globale: 6,5.
• Nicky Nicolai: "Lei Ha La Notte"
Pezzo di qualche interesse, se non
altro per il contenuto del testo. Che lei abbia una bella voce,
ormai, lo sappiamo. Tuttavia non appariva certo doverosa la sua
conferma nel cast ad un anno di distanza (unica superstite insieme
alla Tatangelo, che comunque non è certo meglio…), tenuto
conto che, almeno in Italia, non si può dire che abbia
sfondato.
Voto canzone: 6. Voto globale: 6.
• Povia: "Vorrei Avere Il Becco"
Vittoria
decisamente imprevista, almeno dopo la graduatoria della prima sera,
che lo vedeva appena al quarto posto della categoria "Uomini".
Per quanto riguarda il testo, il brano è da intendere, secondo
me, non già come un inno "alla famiglia", ma semplicemente
"alla monogamia". Il significato non mi pare dunque da
sottovalutare, al di là del modo in cui viene reso. Il punto,
comunque, è un altro: siamo d'accordo che un anno esatto di
permanenza tra i primi 25 singoli più venduti possa tentare
chiunque ad una clonazione, ma era proprio il caso di associare alla
poesiola di cui si è detto una costruzione armonica, in alcuni
passaggi, assolutamente identica a quella del brano che parlava dello
stupore degli infanti??
Voto canzone: 6. Voto globale: 5,5.
• Simona Bencini: "Tempesta"
Mi
aspettavo di più da questa canzone, anche perché il
testo mi era piaciuto fin da quando l'ho letto senza conoscere la
musica. Niente di speciale, invece, ma comunque dignitoso, quanto
basta per permettere alla sua interprete di superare il turno ai
danni di Spagna, ed esibirsi con Sarah Jane Morris, forse considerata
una partner straniera portafortuna dopo la vittoria di Cocciante di
15 anni fa. Il mezzo punto in meno nella valutazione globale? E'
dovuto principalmente all'uscita in commercio del singolo
contenente solo il brano in gara e la sua versione strumentale alla
modica cifra di 6,50 euro, ed in secondo luogo al fatto che la
Bencini, soprattutto in veste di solista, non sia esattamente una
primadonna della musica italiana, anche se, nella categoria "Donne"
di quest'anno, era in buona compagnia…
Voto canzone: 6. Voto globale: 5,5.
• Ron: "L'Uomo Delle Stelle"
Qualche
sonorità insolita, almeno in un brano della nostra musica
leggera, non basta a differenziare il brano stesso dalla maggior
parte di quelli proposti in genere dal cantautore, che personalmente
trovo abbastanza noiosi. Poco comprensibili mi appaiono anche i voti
assegnati dai giornalisti all'esibizione, esattamente 12, cioè
gli stessi attribuiti ai Nomadi e 3 in più di quelli ricevuti
da Dolcenera. Riguardo ai proventi del cd da devolvere in
beneficenza: benissimo, ma perché dirlo "prima" della
gara, e non "dopo"??
Voto canzone: 5,5. Voto globale: 5.
• Michele Zarrillo:
"L'Alfabeto Degli Amanti"
Ecco un altro che non si è certo
sforzato parecchio per aggiungere qualcosina di nuovo rispetto a
quello che ha presentato in passato. Anzi, direi proprio che è
arduo trovare variazioni significative in confronto ai suoi pezzi
degli ultimi anni, senza nemmeno tentare di produrre una canzone un
po' più orecchiabile della media, come "Cinque giorni".
Il primo posto tra gli "Uomini" nella prima sera si rivelerà
solo un'illusione. Ma forse Povia è davvero meglio, o forse
meno peggio…
Voto canzone: 5,5. Voto globale: 5.
• Zero Assoluto: "Svegliarsi
La Mattina"
Il loro genere non mi piace granché, e credo che le
giurie li abbiano trattati fin troppo bene, permettendogli
addirittura di arrivare al duello finale coi Nomadi. Comunque,
qualche interprete che proponesse qualcosa di moderno era necessario,
al Festival. E bisogna dire che il duo (o quartetto?) ha scelto di
partecipare pur sapendo di rischiare fortemente un'eliminazione
precoce, rimettendosi in gioco dopo essere riuscito nella non facile
impresa di presenziare per oltre 8 mesi di fila nella classifiche di
vendita dei singoli… "Semplicemente" con un brano, che fra
l'altro era stato scartato dalla commissione sanremese dell'anno
scorso, la quale gli ha preferito, per dire, "Dov'è la
terra capitano" (qualcuno, oltre naturalmente al sottoscritto, la
ricorda ancora?). I primissimi dati di vendita dei pezzi di questa
edizione li vedono, come previsto, di nuovo in posizioni altissime:
addirittura decimi, secondo una classifica.
Voto canzone: 5. Voto globale: 5,5.
•
Alex
Britti: "...Solo Con Te"
Anche
lui è rimasto sin troppo coerente ai suoi precedenti,
soprattutto sanremesi: mi ricorda un po' i famigerati "7000
caffè" (citazione, peraltro copiata nientemeno che da
"Carolina, dai", Festival 1961!!). Ma in quell'occasione Alex
contese fino all'ultimo la vittoria a… sua sorella Alexia, mentre
stavolta, complice anche (pare) un inconveniente tecnico
nell'esibizione decisiva, non è riuscito nemmeno ad entrare
tra gli 8 finalisti. Ma, almeno per me, non è certo stato un
dramma…
Voto canzone: 5. Voto globale: 5.
• Ivana Spagna: "Noi Non
Possiamo Cambiare"
Sinceramente i primi dati di vendita mi hanno alquanto
sorpreso, comunque non credo che questo il singolo resisterà a
lungo nella top 20 di una delle due classifiche ufficiali… Il brano
non sembra proprio l'ideale per rilanciare un'artista che da
ormai dieci anni tira a campare, senza che qualche idea come l'album
di cover sia servita ad invertire la tendenza. Comunque, la sua
partecipazione a "Music Farm" sa di fiasco sanremese
ampiamente preventivato da lei stessa: nella remota ipotesi che
all'Ariston fosse andata benissimo, come avrebbe fatto a svincolarsi
dalle richieste di serate che si sarebbe ritrovata, per potere invece
partecipare al reality? Peccato (?) che, a causa dell'immediata
eliminazione, sia saltata l'esibizione del venerdì, dove
Ivana avrebbe duettato niente meno che con… Platinette!!
Voto canzone: 5. Voto globale: 4,5.
• Anna Oxa: "Processo
A Me Stessa"
Qualcuno la riteneva candidata se non altro al Premio della
Critica, ma invece ha ricevuto la citazione di appena 3 giornalisti
su 141… Evidentemente, l'originalità non sempre è
sinonimo di qualità. Con tutti i misteri (prove in gran
segreto) e polemiche (la prima sera l'esibizione è durata
oltre 250 secondi, non 210!) riguardo al suo brano (ed anche riguardo
al suo look), la cantante sperava forse di riaccendere interesse
verso di lei, che secondo me ha fatto bene solo per i primi 10 anni
dei quasi 30 della sua carriera.
Voto canzone: 5. Voto globale: 1.
• Gianluca Grignani: "Liberi
Di Sognare"
Ho letto che ha attinto da Vasco e dagli Oasis: personaggi
che, sebbene non siano tra i miei preferiti, ritengo ben più
ascoltabili di questa roba. Subito cacciato via, e dopo l'ultimo
posto fra gli "Uomini" rimediato nella prima serata, se
l'aspettava, come gli interpreti di altre 3 canzoni sulle 6 totali
eliminate dopo il secondo ascolto, i quali non si sono fatti trovare
nella sala riservata ai contendenti per il collegamento al momento
del verdetto. Panariello sperava di evitare che l'escluso di turno
si defilasse (come Umberto Tozzi e Paola & Chiara, che l'anno
scorso non si sono seduti sulla poltrona predisposta sul palco).
Invece, sono stati colti di sorpresa solo Mario Venuti & Arancia
Sonora e Spagna.
Voto canzone: 4. Voto globale: 4.
• Luca Dirisio: "Sparirò"
Nooo!!!
Non è che un'alta canzoncina come "Calma e sangue freddo"
mi avrebbe reso felice, ma speravo che la sua presenza avrebbe
portato al Festival una qualche ventata di freschezza… Che illuso
che ero! Forse adesso molti vorrebbero chiedere a Luca di… fare ciò
che suggerisce il titolo del suo brano, che non a caso, nella serata
di venerdì, il nostro avrebbe eseguito con un interprete
"moderno" come Riccardo Fogli. Insomma, il classico pezzo che i
detrattori di Sanremo possono additare come esempio di melodia
ultra-scontata. Ed anche il testo non è certo innovativo…
Voto canzone: 4. Voto globale: 3.
• Anna Tatangelo: "Essere Una Donna"
Quando ho sentito che fra le "Donne" aveva vinto lei
anziché Dolcenera, è stato immediato pensare che
qualcosa non quadrasse… Boh, comunque per fortuna si è
piazzata "solo" terza nella graduatoria assoluta. Il pezzo è
a dir poco indegno, soprattutto per il testo. <<Essere una
donna / non vuol dir riempire solo una minigonna>>? Ma chi ha
mai detto il contrario?? Segnalo anche un delizioso "verbo doppio":
<<Essere una donna / E' vuol dir provare dentro veri
sentimenti>>… E vai!!
Voto canzone: 4. Voto globale: 3.
• Figli di Scampia: "Musica
E Speranza"
Orrenda? No, giudizio troppo generoso.
Insopportabile? No, peggio. In attesa di trovare un aggettivo che
renda l'idea di quanto fosse occupato a sproposito questo posto
nella categoria "Gruppi", mi preme evidenziare che un conto è
tentare, come fece qualche anno fa il gruppo 2080, di partecipare
come "Big" presentandosi con la vecchia gloria Nilla Pizzi,
un'altra chiedere l'ammissione facendosi accompagnare da Gigi
Finizio, che, nonostante qualche apparizione in classifica ed una
presenza tra i "grandi" dieci anni or sono (legata ad una
discutibile regola voluta da Baudo), non è di certo un vero
"Big" della canzone italiana, ma, semmai, di quella partenopea…
Al di là del fatto che la suddivisione dei brani in categorie
in base alla notorietà dell'interprete non mi piace, mi
chiedo quali altre commissioni selezionatrici avrebbero accettato che
un gruppetto di 17 (ma in una foto ne ho contati 20: boh, uno più
od uno meno…) minorenni, armati in buona parte di strumentelli a
percussione, calcasse lo stesso palco di Andrea Bocelli (giusto per
citare un nome illustre di quest'anno) per intenerire giurie e
telespettatori, che altrimenti non avrebbero fatto minimamente caso a
Finizio. Oltre che poco gradita alle orecchie, come se non bastasse
la canzone è anche cantata quasi per intero in dialetto
(vietato al Festival: ma, si sa, la legge non è uguale per
tutti, e questa non è l'unica eccezione…) napoletano, e
vede tra l'altro l'intervento, sul finire, di un piccolo rapper.
Basta, ho già dedicato molto più tempo di quanto questo
pezzo meritasse, anche per semplice dovere di cronaca!
Voto canzone: 2. Voto globale: 1.
GIOVANI
• L'Aura: "Irraggiungibile"
Semplicemente deliziosa. Il pianoforte,
almeno qui, non è utilizzato al servizio della solita lagna.
Voto: 7,5.
• Simone
Cristicchi: "Che Bella Gente"
Abbastanza originale, ed anche
intelligente.
Voto: 7,5.
• Tiziano
Orecchio: "Preda Innocente"
Non è un capolavoro ma si lascia
ascoltare, ed anche canticchiare.
Voto: 7.
• Helena Hellwig: "Di
Luna Morirei"
Brava, ed anche il pezzo è
interessante.
Voto: 7.
• Riccardo Maffoni: "Sole
Negli Occhi"
La vittoria forse non se l'aspettava
neanche lui, ma se non altro se l'è sudata, con una lunga
gavetta. Pur se discreto, il brano non passerà alla storia, e
forse neanche l'interprete…
Voto: 6,5.
• Ameba 4: "Rido?
Forse Mi Sbaglio"
Magari era più adatto per
chiudere un album, anziché essere presentato al Festival,
questo brano dall'atmosfera ben poco solare, che contrasta
volutamente col titolo. Niente male.
Voto: 6,5.
• Deasonika: "Non
Dimentico Più"
Anche loro tengono un ritmo davvero
basso. Qui l'argomento, però, è sentimentale.
Voto: 6,5.
• Ivan Segreto: "Con
Un Gesto"
Ascoltandolo, ho capito subito che non
avrebbe superato il turno. Forse se lo aspettava pure lui, perché
lo stile era troppo raffinato per quella platea. Ma il suo pubblico
ce l'ha già.
Voto: 6.
• Virginio: "Davvero"
Dignitoso. E, a parte quelli
provenienti dall'Accademia, era quello con meno credenziali.
Voto: 6.
• Monia Russo: "Un
Mondo Senza Parole"
L'aspirante Laura Pausini, che in
ogni edizione del Festival degli ultimi 12 anni non manca (quasi)
mai. Bella voce, ma pezzo non certo rivoluzionario.
Voto: 5,5.
• Andrea Ori: "Nel
Tuo Mare"
Una canzone che dura poco e comunica
ancor meno.
Voto: 5.
• Antonello: "Capirò
Crescerai"
Nel suo curriculum, oltre ad "Amici",
ci sono anche due partecipazioni allo "Zecchino d'Oro". Direi
che si vede… Ma nessuno ha provveduto a spiegargli che a Sanremo si
canta in maniera diversa, anziché come se fosse una canzoncina
da bambini??
Voto: 5.