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PAPAVERI E PAPERE REMIXATI IN SALSA FLOREALE
il festival visto da Camillo
04. 03.2004
È iniziato da due giorni un Festival snello
come snella è la figura della Ventura neo-nazionalpopolare. 'Simo', come la
chiama Gnocchi, 'Mona' (complimenti!) come la chiama Paola Cortellesi nel suo
sketch di Cotogna Cutugno.
Per la prima volta in vita mia assegno moltissime
sufficienze al primo ascolto: capolavori non ve ne sono, ma, specie tra i brani
ascoltati nella seconda serata, uso con piacere l’aggettivo "accettabile".
<<Aridatece "Trottolino Amoroso"!>>: questo ho pensato al termine della prima serata, rimpiangendo il maestro Minghi: chi è questo Morris Albert che si permette di affiancare Mietta (anzi, fanno affiancare Mietta a lui)? Cosa c'entra con la musica italiana? Da quant'è che non si sente in Italia? Dal 1975, mi pare: da ben ventinove anni, quindi. Quali "Feelings" prova questo Morris? O questo Albert? Qual è il nome e qual è il cognome? Morris è freddo. Quando mai s'è vista una donna prendere per mano il partner artistico per portarlo fuori dal palcoscenico? Bene, Mietta ha dovuto farlo (e lui ha dimostrato di avere tutt'altro che… "Cuore")!
Al termine della prima serata ho anche pensato
che sarebbe stato Neffa a trionfare: va di moda, piace ai ragazzini -e
specialmente alle ragazzine-, che dovrebbero inondare di messaggi sms la rete
cellulare (sempre che i ragazzini vedano Sanremo, che è roba da vecchi quasi
quarantenni come me), la sua canzone è accattivante, i discografici puntano
su di lui, non ha outsider all'altezza -fatta eccezione per Adrianone Pappalardo,
il "bestione" affetto da tarantismo, strana patologia della bellissima
terra sua qual è il Salento, miracolato da "L'Isola Dei Famosi" (scommetto
sulla presenza a Sanremo nel 2005 di Marco Predolin, stonato come una campana
ma meritevole di esibirsi grazie, anche lui, alle performance in certi “reality
show” che riciclano i desaparecidos esibizionisti)-.
Ebbene, Adriano Pappalardo
si è mostrato ieri, nella seconda serata: agli italiani "Nessun consiglio"
ha dato affinché lo votino, quindi non vincerà, anche perché la sua canzone
è solo una miscela di parole demenziali e la musica è di una sciattezza sconfortante.
Neffa
clamorosamente non è in testa nella classifica parziale, basata su un sistema
di votazione che non condivido. Gli italiani non danno un voto pro capite: possono
darne decine, centinaia. La stessa cosa possono fare i discografici. No, sono
meglio le giurie, popolari e impopolari, di qualità e non di qualità, ma alla
fine paradossalmente più democratiche.
Neffa non trionferà più, ma è meglio così:
sarebbe stato un torto nei confronti di Sergio Caputo.
Quanti Sanremo avrebbe
potuto vincere Sergio Caputo se fosse emerso oggi, se fosse stato un po' più
bello, se fosse stato un po' più alto e se avesse avuto "agganci"
migliori? "Un Sabato Italiano", anno 1983, è dieci volte più bella
di queste "Ore Piccole", che comunque merita la sufficienza.
Sergio,
sei stato veramente un precursore: ventuno anni dopo, solo adesso, può esplodere
il tuo swing!
Allora, chi vincerà? Se facesse testo l'ovazione
in sala, il maggior candidato sarebbe Mario Rosini ("Sei La Vita
Mia"); idem se prendessimo in considerazione la pubblicità ideata da Gene
Gnocchi (Rosini brutto anatroccolo trasformatosi in un "tombeur des femmes"
che fa perdere la testa a Megan Gale); idem se dessimo peso ai precedenti storici
che hanno visto trionfare i "Giovani" sui "Big" quando le
due categorie sono state accorpate (ma sempre per scelte anticonformiste delle
giurie... Oggi votano gli italiani da casa).
Rosini non è giovane, ma avrebbe
fatto parte dei "Giovani" perché in questa categoria sono sempre stati
inseriti dei neofiti del tipo 'cantanti dalla gavetta perdurante' (come lui) o
del tipo 'cantanti di band che da poco hanno intrapreso la carriera solista'
(come Omar Pedrini).
Non vincerà Linda, vera sorpresa: "Aria Sole Terra e Mare" è una canzone, per l'appunto, solare: ci fa sognare l'estate, ma lei non è nota al grande pubblico e solo la notorietà in questo Sanremo può far vincere.
Di seguito evidenzio le canzoni sufficienti (ben 14 su 22!), con una brevissima motivazione:
Concludo rivelando qual è secondo me la canzone
più brutta in assoluto: "Era Bellissimo", di Facchinetti
Jr.
L'estate scorsa la sua "Canzone Del Capitano", anche se
controvoglia, siamo riusciti a ballarla, ma questa qui che roba è? Non è melodica,
non è orecchiabile, non è ballabile: chi l'ha selezionata? Tony Renis in persona?
È una brutta copia del peggior Jovanotti…
Facchinetti Jr. ha stonato
pure, poi se n'è uscito con una chitarra trash: è stato un brutto spettacolo,
il suo, sul serio: era dai tempi di "Barbara" di Enzo Carella (Sanremo
1979: <<Ho freddo in bocca / La bocca tua è albicocca / Ho freddo
al naso / La bocca tua è di raso / Ho freddo al collo / In bocca a te è
più bello / Ho freddo ancora / Il freddo m'innamora”, pessime parole scritte
dal battistiano Pasquale Panella alle prime armi) che non si assisteva a qualcosa
di così indecente!