www.bottomfioc.net > comunità creativa > speciale sanremo

PAPAVERI E PAPERE REMIXATI IN SALSA FLOREALE

il festival visto da Chibimario

 


1ma serata | 2nda serata


• 1ma serata: 02 marzo 2004 •
si esibiscono 11 concorrenti

Chissà perchè dopo aver visto Meneguzzi & Picchi m'è venuta voglia di leggere "Ragazzi di vita" di Pasolini

Chissà perchè dopo aver visto Dj Francesco m'è venuto da pensare a Jovanotti di "Vasco"

Chissà perchè dopo aver visto Mario Venuti & Andrea Mingardi m'è venuta voglia di vedere "Che Fine Ha Fatto Baby Jane?"

Chissà perchè dopo aver visto Danny Losito ho pensato ad una buona crema per la pelle grassa

Chissà perchè dopo aver visto le Las Ketchup ho pensato alle bambole che parlano non sincronizzate con l'apparecchietto che le (dovrebbe) far parlare

Chissà perchè dopo aver visto Tony Renis (o, per meglio dire, sentito la sua presenza aleggiare per tutta la trasmissione) mi sono venute in mente cliniche geriatriche, ed Ana Bettz che dice di conoscere tutti i vips in America (ma non ne porta nemmeno uno)

Chissà perchè dopo aver visto i DB Boulevard mi sono venuti in mente i Manic Street Preachers o i Radiohead di "High & Dry"

Chissà perchè dopo aver visto Veruska (e succederà anche stasera con Linda) mi è venuto in mente il regime Talebano (il microfono che non funzionava mi sapeva di sabotaggio con tanto di reminiscenze e simbolismi psicoanalitici... <<Cara con te il mic -leggi fallo- qua non funziona proprio>>)

Ma benchè più scialbo musicalmente degli altri anni e retto solo sulla conduzione della Ventura (frenata) e sugli interventi di Gnocchi (frenato anche lui), questo Festival sarà un successo... Anzi, dovrà essere un successo con alti dati auditel (truccati) e alte vendite (truccate). Altrimenti che ci sarebbe andata a fare una delegazione della C.d.L. capeggiata da Ignazio La Russa? Perchè avrebbero chiamato Tony Renis, presentandolo come 'uno che se ne intende di musica e che giustamente -nel senso grottesco del termine- sa pensare ai gusti di GGGiovani (mi raccomando le tre G, come si dice in televisione)'?
Per cui... Quando si parla di GGGiovani basta chiamare Dj Francesco (che ha subito un'emi-lobotomia, e non solo dal coiffeur) o Paolo Meneguzzi (che vuole fare il GGGiovane ma non gli si darebbero meno di 40 anni) che cantano melodie per ragazzine alle prese con il primo ciclo. Oppure, sempre per i GGGiovani, si chiamano le Las Ketchup (che fanno rimpiangere le LatteMiele) o Danny Losito (che vuole cantare GGGiovane, per cui intona melodie alla Double Dee di 14 anni fa, dimenticando che i GGGiovani di 14 anni fa oggi probabilmente sono sposati, accasati, con figli ed impiegati alle poste -fatta eccezione per me che sono univeristario fuori corso cronico-).
Ma pensiamo anche ai meno GGGiovani, con Andrea Mingardi che cerca di fare il blues o qualsiasi cosa da quelle parti e va a chiamare i Blues Brothers senza Belushi (deceduto) e Dan Aykroyd (deceduto artisticamente)... Ma allora che accidenti di Blues Brothers sono, questi?!? Da quale sagra paesana del Kansas sono stati pescati?!?


• 2nda serata: 03 marzo 2004 •
si esibiscono 11 concorrenti

Overdose da disincanto o noia?
Se la prima serata mi ha lasciato qualche pseudo-sussulto, la seconda invece mi ha fatto ricordare il migliore Sanremo: quello della noia, quello soporifero, quello che ti fa tenere acceso il televisore nell’eterna attesa di qualcosa di memorabile.

Ma Godot neanche questa volta arriva, se non qualche piccola scossa tipo Tesmed. Se, in teoria, il Tesmed prometterebbe più muscoli e meno ciccia facendoti "semplicemente" sussultare qualche oretta al giorno sulla poltrona, così anche Sanremo promette musica e spettacolo in cambio di qualche sussulto sulla poltrona per cinque giorni all'anno. In realtà, nonostante qualche novità (credo simulata) della prima serata, Sanremo 2004 rivela (di nuovo!) la solita stanchezza ed incompetenza sia sul piano musicale, sia sul piano dello spettacolo.

Ennesima entreè kitsch in stile LasVegas, questa volta senza ballerine da casinò, ma con Ventura su portantina retta da centurioni (sempre secondo la logica che l’Italia ha tutto da invidiare allo spettacolo americano), senza renderci conto che show come quelli in stile Las Vegas -ai quali si ispirano la scenografia e l’intero festival- sono l’acme della massificazione, dell'impoverimento, dei luoghi comuni dello show musicale. Ma probabilmente le aspirazioni di SanRemo queste sono… e queste si merita.

Musicalmente assistiamo di nuovo ad un forte effetto deja-vu ed indoviniamo i target di riferimento di ogni singolo cantante.
Come nella prima serata, anche ieri abbiamo visto qualche nuova figurina da attaccare nei diari delle adolescenti con i primi pruriti: Andrè (da Montecaprino con furore) e Daniele Groff. Ovvero, bei faccini per musica sciapita.
Poi con Mario Rosini abbiamo l'ennesima nuova voce (in odore di Gigi D'Alessio o Edoardo de Crescenzo) per signore quarantenni con pruriti (stavolta da pianobar) da tredicenni che ancora sussultano sentendosi cantare "Sei La Vita Mia"… Ma scherziamo?!?

Se si è pensato alle tredicenni in calore non potevamo ovviamente omettere i sedicenni in odore di "trasgressione"…
Ma se in America la trasgressione vuol dire ammazzare ed andare in giro con la pistola in tasca al ritmo di Eminem, in Italia tutt'al più vuol dire andare a scassare qualche telefono pubblico al ritmo di Piotta. Insomma… I modelli sono sempre edificanti.
Per chi invece non è stanco di ritmi andalusiani e melodie latino-americane che da anni scassano gli zebedei, ecco che viene proposto l’ennesimo figlio d'arte (grazie al cielo ad un livello superiore del figlio di Celentano, ma bastava poco): Massimo Modugno (che sono anni che cerca di sbarcare il lunario ma nessuno se l'è mai filato… Lui e fratello "trasgressivo" che fa i video con la Lollobrigida) in compagnia di quel che è rimasto dei Gipsy Kings. Basta poco e Modugno è candidato a vincere il premio per il plagio di questa edizione… Andate a sentire “Non Ho Più La Mia Città” di Gerardina Trovato e ne riparliamo.
L’unica signorina della serata, Linda, si presenta come l’ennesima voce nera in pelle bianca (e in carne), con un insulso brano che vuole essere più che altro un esercizio di stile come a dire "guardate come sono brava"… Ma il genere voce nera a San Remo ha sempre avuto risultati discordanti: delirio e caduta per Alexia, caduta delirante per Jenny B... Come andrà con Linda? Mi vedo già un bel tete-a-tete (o tetton-a-tetton?) con Moony.

Qualche parola infine per il concorrente più atteso: Adriano Pappalardo. La "grinta" e la "brutalità" (che io chiamo semplicemente rozzezza simulata) del reduce de "L'Isola Dei Famosi" stranamente funziona per un brano -ispirato palesemente alle canzoncine cretine di Alex Britti- candidato ad essere un martellone kitsch per i prossimi mesi (in attesa di un ovvio remix dance). E se già mi ritrovo a canticchiare <<Non mi rompete le uova nel paniere>> la domanda nasce spontanea: a' Pappalà… Ma chi 'tte caga?!?.

Per il resto (della serata), sarà stata una mia sensazione, ma mi sa che Ventura & Co. siano già stanchi.
E rimango con tale dubbio: lo scambio di battute fra Hoffman e la Simona nazionale (lei ammiccante: <<Conosci Tony Renis?>>, lui stralunato <<Te lo porti a letto?>> e lei <<Mi dispiace ma tratto altro genere!>>) era reale (allora Premio Grettezza 2004 a Dustin Hoffman e premio Savoir Faire alla Ventura) o calcolato? Se fosse così… Allora Premio Cattivo Gusto a tutti quanti!

Resta da dire che, nonostante le scoppiettanti (ma già sfiatate) presenze di conduttrice e comici, questo Sanremo mi mette tristezza. Tristezza perchè si sente odore di politicizzato ovunque. Questo odore che diventa letteralmente puzza col Dopofestival di Bruno Vespa (la delegazione della C.d.L. ieri ha mandato la scipita ed insignificante Prestigiacomo che parla come la voce automatica del casello dell’autostrada). Vien da sè una constatazione personale: se (da quanto si sussurra) i socialisti spinsero la vittoria di Alice ed il Pds quello degli Avion Travel…

Nota di merito almeno per i buoni gusti musicali. Ma se quello di quest'anno è il panorama generale della musica di destra… Ci aspettano tempi amari. E non solo musicalmente.