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PRODOTTI TALMENTE VERI DA
SEMBRARE FALSI
segnalazioni del 13.11.2002
Questa è la stanza di bottomfioc.net
dedicata a quanto di più impensabilmente trucido sia mai venuto alla luce (ufficialmente!)
nel mondo dello spettacolo: dischi, film, spettacoli televisivi, pubblicità,
libri, gadget... Insomma, il motto è celeberrimo: "Niente Rimarrà Impunito".
Una raccomandazione: non chiamatelo "Trash" -ambigua ed ingrata codificazione
di gusto ancora più dubbio del ciarpame che identifica-. Si tratta, più
semplicemente, di un AltroMondo. Bizzarro.
i cinque cerchi dell'apocalisse
ANNA FALCHI - "PIUM
PAUM (VIPULA VAPULA VOP)"
(singolo 1997, RTI)
Peccato: questo
singolo è, fino ad oggi, l'unico inciso da Anna Falchi. Eppure le premesse per
una carriera canora di successo internazionale c'erano tutte: produzione targata
Cecchetto, voce invereconda, testo in finlandese indecifrabile, corettini da
"su le mani!" la domenica pomeriggio e cassa dance tamarrissima. Cosa
ha spinto Anna a non riprovarci più? È bastato il fatto di non averne venduta
una sola copia per convincerla a desistere da quel momento in poi? Perchè preferisce
fare calendari piuttosto che dischi? Speriamo che legga questo appello e che
torni al più presto in sala d'incisione. Vipula, vapula, vop.
Voto: 8
DOLCE & GABBANA - "MUSIC"
(singolo 1997, Do It Yourself)
Anzitutto
una nota di merito: quando D&G cuciono la loro griffe sui pantaloni da 10 €
all'IperCoop, il prezzo impenna magicamente a 700 €; quando hanno cucito la
loro griffe su un disco che sarebbe comunque costato 9900 £ire -al contrario-,
il prezzo è rimasto 9900 £ire. Copertina zebrata, suoni fighetti da Pineta a
Milano Marittima, realizzazione a cura di Molella & Phil Jay. Sarebbe stato
lecito augurarsi come minimo una replica (musicale) di Donatella Versace,
che invece non c'è ancora stata. Aspettiamo con una certa trepidazione. Benchè,
prima ancora ancora di Dolce&Gabbana, ci avesse già provato Jean Paul Gautier.
Voto: 6
PATRIZIA PELLEGRINO - "AUTOMATICAMORE" (singolo 1982, CBS)
Non
finirei mai di incensare Patrizia Pellegrino -di professione attrice (attrice?)-
per la sua trascendentale discografia: tre 45 giri in tutto, di cui uno, "Matta-ta",
assolutamente introvabile. "Automaticamore", al contrario, mi è costato
1500 £ire alla Fiera Del Disco qualche anno fa. Oggi non lo venderei mai a meno
di cento volte tanto. Le lyrics di Corima/Jurgens valgono, da sole, quintali
d'oro: <<Meccanizzazione/Raggi di luna spray/Donne in confezione/Sottovuoto
mi avrai>>. Corde vocali al tappeto per ko tecnico: Patrizia non
canta, sussurra, e il pezzo finisce con il sembrare interamente strumentale.
Il karaoke l'ha inventato lei, altro che Fiorello.
Voto: 8
ART OF LOVE - "TROMBA" (singolo 2001)
I
dischi degli Art Of Love valgono tanto oro per quanto camionismo promanano.
Cioè: infinito. Facciamo un passo indietro. Il primo singolo si intitolava "(Voglio
Vedere) Se Ti Sale", il secondo "(Lo Voglio) Duro". Dunque, il
bilancio è presto tratto: squallore non plus ultra. E "Tromba" come
si inserisce in questo divertente contesto, oltre che per il titolo per nulla
ambiguo -ovvero: significa una cosa sola. Quella-? Per prima cosa ha la stessa identica
base dei due predecessori, e già non è poco. Ma la cosa più inquietante è il
giro di synth, ispirato a "Me la dai o no/Me la dai sì o no", sul
quale fluiscono le seguenti lyrics: <<Mi piace l'organo/sfiorarlo e poi
scoprirlo con le mani/Adoro il piffero/Che è piccolo, crescente e sibilante/Moderna
o classica/Ha corde sempre tese, è un po' bizzarra/È la chitarra/Mi viene un
brivido/Sentire sette note di saxofono/Piacere effimero/Ma c'è una cosa che
mi prende e poi m'inonda/Si chiama Tromba!/Do re mi sol la si Tromba!>>.
Domenica pomeriggio vm18.
Voto:
10 & Lode
"NIGHTS OF TERROR" (film
di Andrea Bianchi, 1980)
"Nights
Of Terror" non può essere descritto a parole: va cercato -ovunque, e a
qualunque prezzo- e visto. Attentamente, non con quell'aria di supponente superiorità
che si tributa generalmente al cinema (?) di serie Z (e qui si lotta perfino
per non retrocedere). "Nights Of Terror" è pura leggenda, è catrame
allo Stato dell'Arte. In questo film non c'è assolutamente niente che funzioni:
non la sceneggiatura -che avrà riempito sì e no un A4-, non il soggetto -che
è indecorosamente scopiazzato-, non il casting -che in un normale film di serie
Z non avrebbero preso in considerazione nemmeno per delle comparsate al buio-,
non la recitazione -che farebbe sembrare Raul Bova un attore da Oscar- e nemmeno
il doppiaggio in lingua originale, che è fuori sincro di 3 secondi per quasi
tutto il film. Da non perdere la performance di Michael (interpretato da un
purtroppo sconosciuto Peter Bark), bambino con la fisionomia e la flessuosità
di una nana, che strappa a morsi il seno di sua madre. Un unicum assoluto. Esagerato.
Voto: 10
& Lode
:
il
trionfo della memoria :
LO
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