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OBBLIGO DI LIBERTÀ DI PENSIERO
 

Tornano su bottomfioc.net i mai troppo compianti sondaggi nazional-popolari che tanto contribuirono a farne decollare le sorti non più tardi di un anno fa.
Perchè, confessiamolo, quella di sapere "cosa ne pensano gli altri" è una curiosità innata, che spesso prevarica anche quella stessa di sapere "cosa ne pensiamo noi". Soprattutto se chiediamo -anzi: pretendiamo- che 'gli altri' la pensino in maniera diametralmente opposta alla nostra.
Proprio questo spirito è alla base del nuovo ciclo di sondaggi intitolato, non a caso,
Dammi 3 Ragioni. Ogni 15 giorni formuleremo un quesito tematico a confutazione di una nostra tesi: chi vorrà, potrà -anzi: dovrà- dunque liberamente screditarla come meglio ritiene opportuno. Con una sola regola: l'obbligo di elencare, cioè, 3 (non uno in meno, non uno in più) motivazioni a sostegno della sua. Naturalmente, come suggerisce l'intuito, conviene che tali motivazioni siano convincenti, o -se non proprio convincenti- legittime, oppure ancora -se nemmeno legittime- quantomeno verosimili. È chiaro che sono più che beneaccette le motivazioni di pura fantascienza, di totale improponibilità e di assoluto vaneggiamento, ma è anche chiaro che non gioveranno poi troppo alla credibilità del voto.
E noi, emuli di sondaggi che danno -a giorni alterni- la Destra e la Sinistra al 99% se si andasse alle elezioni l'indomani, vorremmo rispettarne la tradizione di attendibilità.

Tutte le opinioni pervenute saranno integralmente pubblicate on line al termine della scadenza del relativo sondaggio


SONDAGGIO #6

dammi 3 ragioni
perchè i padri negli spot pubblicitari debbano essere sempre degli emeriti imbecilli

Non resta che dichiarare lo stato di Calamità Naturale.
Sì, perchè il letale virus dell'idiotia patris reclamensis non ha risparmiato neppure Ciro Ferrara, energumeno (va beh: più o meno) inscalfibile della difesa di Juventus e Nazionale, che -dopo aver superato nella propria carriera fatiche di rara crudeltà- esce completamente sbiellato dall'assaggio di una scucchiaiata di crema e si disimpegna nella battuta cult <<Ah, troppo buona?!? E io canto!!!>>, mettendosi ingloriosamente a stonare a squarciagola un motivetto di inaudita atrocità. E che si fa sorprendere, nel siparietto successivo, impalato in mezzo alla cucina ad allenare il celeberrimo 'gomito dell'affoghista', articolazione ipertrofizzata dei consumatori ingarriti di mousse ai conservanti con cremina gadget allegata.
Ma Ciro Ferrara, ahinoi, non è che la punta dell'iceberg di tutto il ghiacciaio di padri da freddure pubblicitarie che popolano il nostro immaginario mediatico da più di 20 anni a questa parte. Come dimenticarsi di quello che non riusciva a distinguere una squallida crostatina confezionata da un dolce fatto in casa dalla nonna? E come trascurare quello che organizza una colazione in giardino per poi mettersi a gridare <<Piacere, leggero!>> a chiunque passi per strada? Come non tributare il giusto merito a quello che veste la figlioletta con due scarpe diverse e sbaglia a comprare Kinder Brioss pensando che le merendine siano -invece- tutte uguali? E come non adorare quello che -dopo aver addobbato il figlioletto come un cyborg sullo skateboard- non ha di meglio da fare che chiamare la centralinista di Tele2 ammiccando in telecamera, per poi chiuderle la comunicazione in faccia senza nemmeno salutarla?

Insomma: la figura paterna, negli spot pubblicitari, è da sempre una macchietta soggetta ai dissesti psicofisici più svilenti e paradossali che la fantasia possa suggerire. Ma perchè tanti voli pindarici nel surrealismo? Perchè tanti sforzi di creatività metaesistenziale? Non basterebbe, chessò, molto più semplicemente riprenderli mentre vanno a raccattare i ragazzini nei parchi o nei cinema all'insaputa di mogli (che, nel frattempo, preparano zuppe surgelate che sembrano uscite da un quadro di Monet) e figli (che, nel frattempo, chiedono alle madri cosa significa 'infeltrito' per poi fare bella figura a "Genius")?
Bah. Potere dei ruoli forti.


Quindi, poichè noi proprio non riusciamo ad arrivarci da soli -e poichè siamo dichiarati detrattori dei ruoli forti-, vorremmo sapere di cuore in virtù di che cosa i padri negli spot pubblicitari debbano per definizione essere individui mentecatti alla mercè di donne in carriera e bambini con superpoteri commerciali. E se esiste almeno una ragione valida, dovranno necessariamente esisterne anche altre due...

 

giudizio complessivo:
sondaggio riuscito > ABBIAMO CAPITO PERCHÈ I PADRI NEGLI SPOT PUBBLICITARI DEBBANO ESSERE SEMPRE
DEGLI EMERITI IMBECILLI


: il trionfo della memoria :
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