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OBBLIGO DI LIBERTÀ DI PENSIERO
 

Tornano su bottomfioc.net i mai troppo compianti sondaggi nazional-popolari che tanto contribuirono a farne decollare le sorti non più tardi di un anno fa.
Perchè, confessiamolo, quella di sapere "cosa ne pensano gli altri" è una curiosità innata, che spesso prevarica anche quella stessa di sapere "cosa ne pensiamo noi". Soprattutto se chiediamo -anzi: pretendiamo- che 'gli altri' la pensino in maniera diametralmente opposta alla nostra.
Proprio questo spirito è alla base del nuovo ciclo di sondaggi intitolato, non a caso,
Dammi 3 Ragioni. Ogni 15 giorni formuleremo un quesito tematico a confutazione di una nostra tesi: chi vorrà, potrà -anzi: dovrà- dunque liberamente screditarla come meglio ritiene opportuno. Con una sola regola: l'obbligo di elencare, cioè, 3 (non uno in meno, non uno in più) motivazioni a sostegno della sua. Naturalmente, come suggerisce l'intuito, conviene che tali motivazioni siano convincenti, o -se non proprio convincenti- legittime, oppure ancora -se nemmeno legittime- quantomeno verosimili. È chiaro che sono più che beneaccette le motivazioni di pura fantascienza, di totale improponibilità e di assoluto vaneggiamento, ma è anche chiaro che non gioveranno poi troppo alla credibilità del voto.
E noi, emuli di sondaggi che danno -a giorni alterni- la Destra e la Sinistra al 99% se si andasse alle elezioni l'indomani, vorremmo rispettarne la tradizione di attendibilità.

Tutte le opinioni pervenute saranno integralmente pubblicate on line al termine della scadenza del relativo sondaggio


SONDAGGIO #10

dammi 3 ragioni
per credere ancora a quello che raccontano i mass media

In attesa di disimpegnarci in qualche sondaggio fresco e sollazzante non appena il caldo incedere dell'estate finalmente ce lo permetterà [stiamo ancora dormendo con due trapunte e le babbucce ai piedi, quando esattamente un anno fa eravamo in mutande -niente pensieri impuri- con il ventilatore acceso 24h su 24], proviamo ad orientare la nostra nuova petizione su un aspetto oramai inestirpabile della beneamata società in cui viviamo: la falsità dei mass media.
Che un tempo era semplicemente 'faziosità', ovvero vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda delle simpatie e degli schieramenti di appartenenza.
E che adesso, anzichè diventare 'trasparenza' come il concetto evolutivo di civiltà demanderebbe, si è trasformata in 'presa per il culo conclamata' a 360°. Ovvero: il bicchiere non è più nè mezzo pieno, nè mezzo vuoto. Semplicemente, non è un bicchiere.

Concettualmente può sembrare un quadro di Magritte ["Ceci N'Est Pas Une Pipe"], è vero, ma è altrettanto vero che tra giornali, televisioni, rotocalchi, partite truccate, finte paparazzate, casi umani costruiti a tavolino, concorsi pilotati, fenomeni da baraccone raccattati in tangenziale, storie di vita vissuta da qualcun altro e via dicendo la nostra fragile psiche è assediata quotidianamente dai bombardamenti -preventivi- della cultura del falso.
Tuttavia, poichè siamo rimasti già sufficientemente scioccati quando ci hanno svelato che Babbo Natale non esisteva e non vorremmo proprio ritrovarci in rianimazione in seguito a nuove similari epifanie [magari sulle dinamiche di qualche reality show, sui gusti sessuali della nostra star preferita o -perchè no?- sulle reali motivazioni della guerra in Iraq...], ecco: vorremmo tanto sapere come possiamo fare per continuare ad abboccare ancora a tutto ciò che viene propinato a noi volgare popolino nullatenente, nullafacente e nullapensante alla stregua di 'panem et circenses' per foche ammaestrate.
Ci saranno almeno tre motivi affinchè questo avvenga, no?


 

giudizio complessivo
sondaggio riuscito > CONTINUEREMO A CREDERE A QUELLO CHE RACCONTANO I MASS MEDIA (ma senza fretta)


: il trionfo della memoria :
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