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PRODOTTI TALMENTE FALSI DA SEMBRARE VERI
segnalazioni del 21.02.2005

Questa è la stanza di bottomfioc.net dedicata a quanto di più impensabilmente trucido NON sia (purtroppo!) mai venuto alla luce nel mondo dello spettacolo: dischi, film, spettacoli televisivi, pubblicità, libri, gadget... Il tutto all'insegna del motto: "Niente Sarebbe Potuto Restare Impunito".
Una raccolta di progetti inventati di sana pianta, ma assolutamente plausibili e verosimili, coi tempi che corrono. Da più di vent'anni a questa parte. Tutto ciò che avreste sempre voluto chiedere, ma nessuno avrebbe mai potuto darvi. Anzi, nessuno avrebbe mai potuto Darwin. Ciò che segue, infatti, è materiale antievolutivo.


MIXAGE A TROIS

:tre proposte che meritavano uno speciale a parte ma non avevamo abbastanza idee per farlo:

 

1. DON'T CRY FOR ME STAR MARTINA
Le soluzioni che aiuterebbero Martina Stella a superare il suo tragico dramma personale

Leggiamo testualmente su "Star + Tv" [e dove altrimenti?] dell'11 febbraio: «Stella sul lettino: "Il successo pesa" - La giovanissima attrice confessa a "Star Tv" il prezzo che si paga alla popolarità: da un paio d'anni ha dovuto mettersi in analisi». E già ci verrebbe spontaneo controbattere: "Successo"? "Attrice"? "Popolarità"? Martina Stella?
La nostra sempre modesta principessina, insomma -che da anni non dà altra definizione di se stessa se non «
Attrice Famosa» [e che, per sua stessa ammissione, ignorava chi fossero Walter Nudo e Sergio Muniz, evidentemente dedita a tutt'altro genere di attività intellettuali e ricreative che il guardare la televisione]-, si sentirebbe talmente schiacciata dal peso della notorietà da essere stata costretta ad andare da uno psicanalista già a 18 anni.
E tutta l'intervista, all'interno del giornale, è un concentrato di umiltà apostolica: dal credere di influenzare la giuria del Gala della Pubblicità soltanto dichiarando il proprio spot preferito al reputarsi famosa perchè «
ho fatto film e fiction di successo» [con il giornalista Gabriele Parpiglia che arriva addirittura a domandarle «Non è un declassamento passare da George Clooney e Brad Pitt, con i quali ha recitato in "Ocean's Twelve", a due ex naufraghi di un'isola?»], fino all'apotesosi «Mi scusi, le faccio io una domanda: lei sa cos'è realmente un peso?» «Cosa?» «Sostenere tutto questo [avere un grandissimo successo, ndR] da quando avevo 15 anni».

Povera Martina, che pena. Ma avrà anche chiamato il Telefono Azzurro, quando aveva 15 anni, o avrà vissuto questa spaventosa esperienza con l'angoscia di non riuscire a parlarne con nessuno come le sue coetanee che, a 15 anni, vengono violentate dai genitori, dai parenti o dai pedofili pervertiti?
Eh no, qui bisogna fare qualcosa. Perchè se una persona a 20 anni è già in analisi da 2 perchè ritiene di essere troppo famosa e di avere troppo successo [e stiamo parlando di Martina Stella], ed è convinta che questo sia "realmente un peso" mentre il 90% dei ragazzi tra i 20 e i 25 anni, magari diplomati o laureati a pieni voti -perchè, evidentemente, non avevano nè l'enorme talento nè le enormi capacità per fare l'attrice come lei- versa sangue in condizioni di disoccupazione o precariato in qualche call center interinale, la questionè è *davvero grave*.
D'accordo, ci pensiamo noi. Ecco i 3 consigli che ci sentiamo di poter dare a Martina prima di veder sfiorire, sul lettino di uno psicanalista, la sua bellezza, la sua freschezza e la sua semplicità. A mali estremi, estremi rimedi...

A] Mollare Lapo Elkann e fidanzarsi con un cassaintegrato della Fiat
Sì, lo sappiamo che il fidanzamento tra Martina e Lapo prosegue a gonfie vele e che l'amore deve vincere sopra ogni cosa, ma chissà che seccatura per la famosissima attrice essere costantemente nell'occhio del ciclone -oltre che per aver fatto film e fiction di successo- anche per il nome del proprio ragazzo! Così, invece, nessun paparazzo le starebbe mai più alle calcagna. Preferendo, piuttosto, continuare a seguire Lapo con la sua eventuale nuova fiamma.

B] Iscriversi sotto falso nome ad un'agenzia di lavoro temporaneo
Ovviamente, se si iscrivesse con il suo nome vero tutti la riconoscerebbero immediatamente, tanto è famosa, offrendole occupazioni che continuerebbero a mettere a dura prova la sua privacy e il suo delicato equilibrio psicofisico. Invece, in incognito, potrebbe al massimo puntare a fare la segretaria di qualche Centro Accoglienza con contratti quindicinali e nessuno la importunerebbe più con copertine, interviste ed altri pesi reali dovuti al suo enorme successo.

C] Rileggere la sua intervista su "Star + Tv" e chiudersi in cantina per il resto della sua vita
Niente più psicanalista, ma soprattutto niente più celebrità, niente più fama, niente più copertine, niente più scocciatori, niente di niente. Solo tanto relax e tanto tempo da dedicare a se stessa e alla sua illuminata spiritualità. Un gesto importante che solo una persona altrettanto importante, proprio come lei, saprebbe prendere in un momento così delicato della propria sfavillante e lanciatissima carriera.


2. TV TTB
L'ennesimo Tv Magazine contro il sonno del telecomando e i programmi spazzatura

Mentre Martina Stella grida ai quattro venti [oltre che al suo psicanalista] il proprio inquietante tormento interiore, c'è chi -al contrario- se la ride grassa, ed è il mercato dei Tv Magazine. Che continua a viaggiare su indici di vendita -ci fidiamo degli editoriali di ciascuna testata, ovviamente...- stratosferici e che ogni settimana vive di nuove uscite e colpi di scena, come il restyling di "Tv Sorrisi & Canzoni".
Così, dopo aver già dedicato nello scorso aggiornamento un intero Speciale a questo fenomeno, ci piace l'idea di continuare a seguirlo parallelamente e di inventarci un Tv Magazine nuovo made in Scazzaturificio ogni volta che in edicola ne troviamo uno nuovo made in Spazzaturificio. E questa settimana tocca a "TV TTB" [
titolo coniato dal nostro amico Junpy, che ringraziamo per avercelo generosamente concesso] di cui pubblichiamo, come d'abitudine, editoriale e sommario...

EDITORIALE

Cari lettori, care lettrici,
siete anche voi tra i milioni di persone che ogni giorno esprimono i loro sentimenti alla persona che amano con sole 5 lettere? No, non stiamo parlando della ormai preistorica formuletta "Ti Amo", quanto della più moderna "TVTTB", Ti Voglio Tanto Tanto Bene. Quanta poesia, in questo piccolo codice.
E qual è la cosa che in assoluto amate di più, quella che non vi tradisce mai come fa vostro marito [o vostra moglie], quella che non vi fa mai pulire le scarpe sporche come fa vostro figlio, quella che non vi sbatte fuori di casa vostra come fa vostra suocera, se non la TV? Proprio per questo abbiamo creato "TV TTB", la nuova rivista per chi vuole tanto tanto bene alla televisione. Una rivista che non c'era, perchè è l'unica che vi racconta solo storie capaci di suscitarvi interesse, emozioni e sensazioni positive, condannando senza mezzi termini ogni forma di spazzatura, di divismo e di bigiotteria circense.
Perchè "TV TTB" è intrattenimento, sì, ma è soprattutto attualità, cultura e approfondimento. Chi non ama la TV come la amiamo noi e cerca solamente il poster o la foto dei suoi Pulcinella preferiti è vivamente pregato di guardare altrove: la scelta è sufficientemente ampia. Tutti gli altri, invece, ci scrivano cosa ne pensano: questo giornale è dedicato a loro.

SOMMARIO NUMERO 1

Costantino e Daniele: «Cambiamo logo e suoneria tutti i giorni: fatelo anche voi!»
Platinette: «Mi appare in sogno il fantasma di Bette Davis!»
Martina Stella: «A Hollywood mi boicottano perchè faccio ombra a Nicole Kidman!»
Mara Venier: «I giochi per la PlayStation 2 che ho consigliato a Silvio e Loredana!»
Aida Yespica: «Torno sull'isola con Giuseppe Lago e faccio pace con Alessia Merz!»
Francesco Arca: «Dopo "Uomini E Donne" non ho più paura di andare sul triciclo!»
Katia Pedrotti: «Per amore di Ascanio ho imparato a cucinare il the!» 

 

Disclaimer: le precedenti titolazioni sono inventate a scopo satirico e non hanno alcuna corrispondenza con dichiarazioni o avvenimenti reali. Non esiste alcuna finalità lesiva o speculativa nei confronti dell'immagine dei personaggi citati.


3. TU QUOQUE, FILI MI
La lettera che vorremmo tanto sentir recitare dai genitori degli Amici di Maria de Filippi

Finalmente è cominciata anche quest'anno l'intensa fase finale di "Amici", con i più talentuosi giovani cantanti, giovani ballerini e giovani attori sulla piazza [ad eccezione della sola Martina Stella, che avrebbe comunque fatto man bassa di voti trionfando in ciascuna delle precedenti edizioni]. E con i più appassionati genitori, pronti a cancellare con un colpo di spugna il concetto di 'discrezione e riservatezza' e a raccontare davanti a milioni di italiani le proprie commoventi storie sotto forma di lettere indirizzate al figlio impegnato in Sfida, tutte accuratamente soppesate per far scattare la lacrima alla 3za parola -non alla 2nda, non alla 4ta- e tutte toccanti e un po' retrò come un romanzo di Liala.
Possibile che la gente goda a tal punto nel sapere che tutti gli altri conoscono ogni retroscena della loro esistenza? Possibile che non ci sia un solo genitore che si rifiuti di esibirsi a sua volta, tra un balletto e un ritornello, per far conoscere quant'è bravo il proprio pargolo affidandosi ad un messaggio che sembra il bollettino di Radio Flebo? Possibile che nessuno dei concorrenti abbia alle spalle un'infanzia felice e la consapevolezza dei propri limiti? No: provengono tutti da esperienze familiari disastrose e credono che basti "la passione" per diventare Nurejev o Sting...

E allora non ci resta che immaginarci la nostra edizione ideale di "Amici" in cui un genitore a caso di uno dei ragazzi a caso scrive -tutt'altro che a caso- la seguente lettera...

Cara Manila,
se [
a questo punto Manila scoppia a piangere, ndA] sono venuta qui questa sera a scriverti queste poche righe è perchè sono la tua mamma e ho capito che è arrivato finalmente il momento di dirti quanto mi sono sempre vergognata di esserlo. E quanto mi sei stata in culo dal primo momento in cui ti ho vista frignare in braccio a papà, che il giorno in cui ti ho messa al mondo è anche arrivato in ospedale quando avevo già partorito da 20 minuti perchè era nei cessi di un autogrill con un camionista e si era dimenticato di noi.
Sì Manila, è bene che tu lo sappia: questa sera stai vivendo la Sfida più importante della tua vita, e mi dispiace che siano queste le Sfide che per te sono davvero importanti, quando ci sono bambine che alla tua età si sforzano addirittura di arrivare in fondo a un libro di 40 pagine o di scrivere sul loro diario frasi più lunghe di 5 parole. Ecco, io avrei voluto essere la madre di una di loro. Mi avrebbe dato più soddisfazione, anzichè vederti tutto il giorno con il walkman nelle orecchie per imparare a memoria la poesia "M'illumino d'immenso" sognando di diventare una grande attrice famosa come Martina Stella.
Sono stata una madre fin troppo permissiva e premurosa, e anche quando dicevi che non avevi voglia di andare a scuola perchè dovevi perfezionare la mimica facciale dell'apostrofo tra d e immenso, io ti lasciavo a casa, ma intanto ogni giorno giravo per l'orfanotrofio alla ricerca di qualcuno con cui sostituire te e le tue sterili ambizioni da soubrette viziata.
Papà è andato via di casa che avevi 5 anni, e quando se n'è andato tu ti sei affacciata alla finestra e con un filo di voce perfettamente impostata gli hai sussurrato da lontano "Checca repressa": in quel momento, anche se sentivo su di me il peso di dover mandare avanti la famiglia da sola, ho capito che a recitare non valevi davvero mezza sega in croce.
Poi mi è venuta voglia di cambiare sesso e tu mi sei sempre stata vicina, quando io invece volevo soltanto rimanermene da sola per i cazzi miei a decidere il mio nuovo nome quando fossi diventata finalmente maschio. Mi hai scassato la minchia a tal punto che alla fine ho preferito far castrare te anzichè sottopormi all'intervento io.
Sei una ragazza forte, Manila, anche troppo: ho cercato 391 volte di sopprimerti con armi di distruzione di massa di qualunque natura e non c'è mai stato niente da fare, e sicuramente supererai anche questo shock, e la tua prossima esibizione sarà la più bella ed entusiasmante che tu sia mai riuscita a fare. Spero di cuore che esca la prova di Canto con "Children" di Robert Miles: è sempre stata la tua preferita, e mi ricordo tutte le volte in cui volevi convincermi a cantarla con te mentre io mi facevo gli aerosol al curaro per cercare di non averti più tra le palle.
Ma adesso che sei qui, tesoro mio, voglio che tu sappia che mi manchi, e che niente potrà mai più separarci, compresa questa Sfida che, quindi, ti auguro di cuore di perdere per riaverti presto a casa. Ti ho già iscritta alla Scuola Elementare e ti ho anche comprato una penna rosa profumata alla fragola per scrivere sul tuo diario. A papà sarebbe piaciuta tanto, se oggi fosse ancora tra noi anzichè tra il pubblico a tifare per quel biondino effeminato che sta seduto nel banco dietro al tuo.
Spero di riabbracciarti presto e voglio dirti che per me sarai sempre una fallita scassacazzo.

Con amore, Mamma.



 


: il trionfo della memoria :
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