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PRODOTTI TALMENTE VERI DA SEMBRARE FALSI
segnalazioni del 07.11.2002
 

Questa è la stanza di bottomfioc.net dedicata a quanto di più impensabilmente trucido sia mai venuto alla luce (ufficialmente!) nel mondo dello spettacolo: dischi, film, spettacoli televisivi, pubblicità, libri, gadget... Insomma, il motto è celeberrimo: "Niente Rimarrà Impunito".
Una raccomandazione: non chiamatelo "Trash" -ambigua ed ingrata codificazione di gusto ancora più dubbio del ciarpame che identifica-. Si tratta, più semplicemente, di un AltroMondo. Bizzarro.


ambo! terno! quaterna! cinquina!

 

MARIA GIOVANNA ELMI - "BARBI" (album 1997, Pull Music)
Quante copie saranno mai state distribuite di questo cd? Cinque? Dieci? Non importa. Importano due cose: 1) che sia stato stampato veramente, e 2) che chi scrive lo possieda, così da poterne tramandare ai posteri. Ebbene sì, una delle più storiche Signorine Buonasera ha inciso un intero album, alla conquista di chissà quale Eldorado del guazzabuglio. Trattasi di una raccolta di canzoncine per bambine in cui -chissà perchè- la (non) voce di Maria Giovanna cambia preoccupantemente di brano in brano. Sarà per l'aiutino di qualche prestaugola? Se così fosse, il voto impennerebbe a 10. Nel dubbio, invece, non si può non apprezzare lo sforzo (e il titolo, in cui la 'e' finale manca davvero!) e metterci una pietra -miliare- sopra.
Voto:
8 e mezzo

AMY & ALBA - "LOOK INTO MY EYES" (singolo 1985, Merak Music)
In questo caso 10 non basta: ci vuole la lode. Non c'è il minimo dubbio che sia questo il singolo più farlocco di quell'intero decennio: una nenietta dance che vede come protagonista la coppia tragicomica formata da Alba (Parietti, all'epoca non ancora coscialunga della sinistra bensì sinistra coscialunga pseudomusicale) ed Amy (clone di Boy George della bassa, dietro il cui make up en travesti si celerebbe un famoso astrocartomante televisivo dei nostri giorni). Immaginate il testo -quattro frasette senza senso in un inglese da prima elementare-, la musica -insipida raggarola scotta e scondita- e soprattutto le interpretazioni, stonate peggio di due campane. Inimitabile.
Voto:
10 & lode

AMBRA ORFEI - "LOVE ME TOO" (singolo 198?, Go! Music)
Una delle 70 volte 7 Meraviglie del Mondo. Ambra Orfei -sì, proprio la ex 'velina' di Aldo Biscardi nonchè la primadonna del Circo italiano- aveva già inciso un 45 giri dal titolo "Compagno di Scuola" (Yep Records) nel 1982, ma con "Love Me Too" si supera clamorosamente. Per quale motivo? È presto detto: non è lei a cantare, e questo non sarebbe neanche grave, se non fosse che colei che invece canta davvero è stonata e vanta la pronuncia inglese più straordinariamente burina di tutto il Creato. Complimenti agli autori Lorenzini e Tavernese. Peccato che dopo questo exploit non abbiano più saputo ripetersi. Ma, ahimè, così come per i successi, anche per gli insuccessi il mondo è pieno di Meteore...
Voto:
8

LAURA FREDDI - "BRIVIDI FREDDI" (singolo 1999, Go! Music)
Perchè adesso che è diventata la reginetta della domenica pomeriggio -Simona Ventura permettendo-, non ce la canta ancora? È una ballad con dei contenuti talmente intensi e profondi da rimanere allibiti, per non parlare dello stile multistrato: un po' sussurrato, un po' rappato, un po' vaneggiato. Toccante. Non dimentichiamo che a "Non è La Rai" Laura era una delle pochissime che si faceva il playback da sola; le altre -a parte rare eccezioni- avevano la corista che prestava loro la finta voce. E sentendo "Brividi Freddi" viene da domandarsi, allora, come dovevano essere ridotte. Memorabile l'epilogo: <<Sento così questi brividi freddi/che mi scaldano il cuore e mi fanno tremare>>.
Voto:
6

"PANAREA" (film di Castellano & Pipolo, 1997)
<<Un film da non lisciare!>>, come recitava lo slogan. E chi non l'ha lisciato è stato ben ripagato: si tratta a tutti gli effetti di un capolavoro del cinema italiano che avrebbe meritato miglior sorte dell'underground degli aficionados del genere. Il cast è poco meno che stellare, con Alessia Merz a svettare al di sopra di tutti, seguita a ruota da una adolescente Ohara Borselli e da un Guido Micheli perennemente impiegato come borghesotto milanese standard. Dire che la sceneggiatura non esiste sarebbe come darle l'Oscar: peggio che inqualificabile. Vogliamo citare la battuta più riuscita? Ecco uno scambio di complimenti tra due protagonisti: <<'A Pocahontas!>> <<'A Molto Stronzos!>>. Il Gotha del niente su celluloide.
Voto:
10 & Lode


: il trionfo della memoria :
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