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PRODOTTI TALMENTE FALSI DA SEMBRARE VERI
segnalazioni del 03.09.2003
 

Questa è la stanza di bottomfioc.net dedicata a quanto di più impensabilmente trucido NON sia (purtroppo!) mai venuto alla luce nel mondo dello spettacolo: dischi, film, spettacoli televisivi, pubblicità, libri, gadget... Il tutto all'insegna del motto: "Niente Sarebbe Potuto Restare Impunito".
Una raccolta di progetti inventati di sana pianta, ma assolutamente plausibili e verosimili, coi tempi che corrono. Da più di vent'anni a questa parte. Tutto ciò che avreste sempre voluto chiedere, ma nessuno avrebbe mai potuto darvi. Anzi, nessuno avrebbe mai potuto Darwin. Ciò che segue, infatti, è materiale antievolutivo.


!SPECIALE FILM HORROR vol.2!
gli splatter che purtroppo non vedremo mai sul grande schermo
(ma che magari riusciremo a vedere dal vivo...)
 

Doveva essere l'anno del trionfo del cinema horror, e invece l'unica cosa veramente spaventosa delle pellicole uscite negli ultimi mesi è stata la noia. Possibile che non si riesca più a suscitare nel pubblico un sano mezzo brivido di paura? Anche i film che giocavano sui terrori inconsci dell'uomo ("Darkness", "The Eye" e "They") o sulle leggende metropolitane portate all'estremo ("The Ring" e "Frailty") hanno impietosamente fatto cilecca, per non parlare dei cloni di "Scream" ("Black Symphony" e "The Pool") -che continuano a proliferare senza accennare a staccarsi dalla mediocrità assoluta- e delle strazianti vaccate tratte dai libri di Stephen King ("L'Acchiappasogni"). Insomma, a percorrere un tunnel dell'orrore non è più lo spettatore, ma il cinema di genere.

Morale della favola: per la seconda volta (clicca qui per leggere lo Speciale Film Horror vol.1) dobbiamo farci giustizia da soli. E giustizia sia! Buio in sala...
 

"CEREBRAL"
Un celebre scrittore (del Maine) vede morire il proprio Ghost-Writer a pochi giorni dalla consegna del suo ultimo libro. Disperato, mette un annuncio su un sito internet cercando di raggirarne un altro, ma inutilmente. A questo punto scatta la follia: lo scrittore si fa trapiantare il cervello del Ghost-Writer, custodendo il suo nella calotta cranica di una mosca imbalsamata. Ma gli effetti non sono, purtroppo, quelli sperati, perchè le angosce che avevano minato la psiche del giovane schiavetto cominceranno a riproporsi inesorabili anche in quella dello scrittore, non avvezzo a fare i conti con una materia grigia superiore a quella necessaria per allacciarsi una scarpa. E quando cercherà di tornare indietro e riacquisire nuovamente il suo cervello, la situazione precipiterà definitivamente...
Nonostante sia, nell'idea di fondo, molto simile all'orientale "The Eye", "Cerebral" segue più da vicino il filone dell'horror intellettuale e visionario di John Carpenter, senza concessioni allo splatter fine a se stesso, ma con un buon ritmo ed una crescente tensione. Qualcuno intravede nella figura del protagonista un esplicito riferimento a Stephen King (chissà come mai?), ma in realtà l'obiettivo degli sceneggiatori è quello di esasperare le terribili inquietudini dello scrittore-tipo, l'unica figura professionale al mondo per diventare la quale non è necessario dimostrare di saper far niente, e per la quale non esiste nessuna 'frontiera' che ne attesti e ne sancisca la qualifica oggettiva.

"JULIA PROFUMO DI SANGUE"
Julia Bernini è una giornalista di successo: bella, ricca e famosa. Non le manca davvero nulla, almeno fino a quando le viene a mancare un figlio in seguito ad uno strano aborto naturale. Pochi giorni prima, aveva sacrificato al Diavolo l'anima del piccolo in cambio di una miliardaria carriera, e la morte del feto rimescola completamente le carte in tavola. Julia, infatti, si sente svincolata dal diabolico patto, mentre l'Inferno rivendica a gran voce i suoi diritti. Da questo momento in poi ha inizio un lungo viaggio verso la dannazione eterna in cui la prorompente giornalista -mostrando le tette per ben 41 volte in scene in cui non ce ne sarebbe il minimo bisogno- si ritroverà da sola a combattere le Forze del Male fino a scoprire che...
"Julia Profumo Di Sangue", già dal titolo, dimostra di rifarsi (laddove non copia spudoratamente) ai modelli del gore italiano anni 70. Alcune sequenze sono veramente da cardiopalmo: prima fra tutte, quella in cui Julia sventra il marito conficcandogli un gigantesco uncino nel deretano e ne utilizza l'intestino per scappare dal sesto piano dell'Ospedale Psichiatrico in cui è stata rinchiusa. Un thriller morboso con un finale letteralmente inaspettato.

"L'OCCHIO E LA CROCE"
Riccione, anno 1985. Sulle radio e nei jukebox impazza "Future Brain" di Den Harrow, ma questo non c'entra niente con il film, che è -invece- ambientato a Pompei nel 1997. Uno spregiudicato archeologo sottrae dalle rovine dell'Antica Città un mosaico raffigurante una inedita croce con un occhio al centro dei due bracci. Dopo averlo trasportato nel suo studio, cerca di analizzarlo, ma l'occhio comincia a muoversi e lo fulmina per la paura. Contemporaneamente, la sua assistente scopre di possedere un ciondolo esattamente identico alla croce del mosaico e, nel tentativo di toglierselo di dosso, si strangola e si trafigge da sola. C'è, dunque, un oscuro mistero nascosto dietro alla storia della croce con l'occhio? È quello che cercherà di portare alla luce il commissario Preziosi, facendosi aiutare da un Cartomante Sensitivo di cui si innamora vedendo per caso una diretta televisiva.
Inquietante, cupo e claustrofobico, "L'Occhio E La Croce" è un thriller necrofilo paranormale con attimi di terrore puro. Mai scontato o banale, incede palpitante fino all'epilogo in cui vengono scardinate tutte le certezze acquisite durante il resto dell'intreccio. Da cineteca (ma censurata nella versione cinematografica) la sequenza in cui Preziosi e il Cartomante si imboscano per fare sesso tra le rovine di Pompei, e da una Catacomba cominciano ad uscire dei fumi putrescenti che ustionano loro l'intero corpo. In Italia il film esce VM18 ma vivamente sconsigliato anche ai maggiori.

"GRAVEYARD (LONTANO DALLA LUCE)"
Un gruppo di teenager morbosamente attratto dalle leggende metropolitane decide, per scommessa, di trascorrere una intera nottata all'interno di un Cimitero. La spavalda strafottenza dei giovanotti si trasforma ben presto in un incubo raggelante, quando cominciano a morire uno dopo l'altro nel più macabro e grottesco dei modi. I defunti sono tornati a vendicarsi, o c'è un serial killer in agguato nel buio?
Con "Graveyard (Lontano Dalla Luce)" viene aggiunta l'ennesima tessera al domino degli slasher movies adolescenziali, interpretati (interpretati?) da attori sconosciuti nel ruolo di ragazzetti imbecilli, ricchissimi, spocchiosi e senza un capello fuori posto. Faranno tutti la fine che meritano, al punto che in più di un cinema, al termine della proiezione, si registra una vera e propria torcida. Non esistendo trama nè caratterizzazione dei personaggi, il punto forte del film sono le scene di omicidio, alcune delle quali estenuanti e girate in presa diretta senza effetti speciali (ma tutti gli attori, ricoverati d'urgenza al reparto rianimazione, si sono poi salvati e stanno già girando il sequel).

"TRAILER"
Un regista al suo esordio cinematografico pesca il jolly direttamente con l'opera prima, confezionando uno dei film horror più spaventosi mai riversati su celluloide. Come? Semplice: distribuendo il trailer anzichè il lungometraggio vero e proprio. I trailer dei film horror -è risaputo- sono sempre molto più inquietanti dei rispettivi film horror stessi, sicchè ecco un'idea davvero geniale per fare uscire dalla sala gli spettatori con un salutare principio d'infarto. La durata originale dell'opera sarebbe di 9 ore e 51 minuti, da cui il trailer di 1 ora e 23 in cui si vedono soltanto gli squartamenti e si sente la voce fuori campo del narratore che, da sola, basterebbe a non chiudere occhio per una settimana (soprattutto nel momento in cui pronuncia lo slogan: <<
"Trailer": piacerebbe anche a voi andare in onda mozzati?>>). Naturalmente non si intuisce nulla della trama, proprio come in ogni horror movie che si rispetti -nè, del resto, si intuisce neanche nella versione integrale da 10 ore-, anzi: la trama non esiste proprio. Si sa soltanto che il numero dei morti è di 397, un vero e proprio record per una pellicola cinematografica.



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