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aggiornamento del 01.12.2004


AIR ACTION • LA BOYBAND DEI MULINI A VENTO
:il più grande pacco di natale:

 

Era l'estate 1999, in piena eldorado di TeenBand e affini, e sulle pagine del [fu] mensile "Dippiù" apparve un ennesimo gruppo di ragazzotti destinati a non lasciare alcuna traccia di sè, alla stessa stregua di tutti quelli che li avevano preceduti e di tutti quelli che li avrebbero seguiti. Si chiamavano Air Action -già prima che la Vigorsol coniasse analogo titolo per i suoi chewing gum extra strong- e provenivano dall'Olanda. Più precisamente dal Politecnico di Milano, e non si erano mai incontrati prima di girare il servizio fotografico.
Già, perchè gli Air Action erano una bufala. Probabilmente la più clamorosa della storia del pop [tallonati a stretta distanza dai Blue e da Moby] e dell'editoria di settore. Una parodia velata -e feroce- ma credibile degli squinzi da maxiposter che appestavano i negozi facendo andare in overdose ormonale il pubblico femminile tra gli 11 e 17 anni, di cui rovesciavano e smitizzavano ogni stereotipo ed ogni luogo comune.
Così, per chi se li fosse persi, questa è l'occasione giusta per commemorarli doverosamente. Anche perchè chi scrive -e scriveva- era uno dei 4 [indovinate quale] e, contrariamente a quanto fanno tutte le consumate dive passeggiando per Sunset Boulevard, non rinnega affatto il proprio passato. Anzi...

intervista esclusiva di Julie Addams

Sono in quattro e arrivano da Delft, nel cuore dell'Olanda. Si chiamano Ethan [il biondino frizzante], Joyce [il rubacuori trendy], Kitt [l'atletico romanticone] e Wayne [il timido dagli occhi di ghiaccio]: nel loro paese hanno già bruciato ogni tappa, conquistando con il primo singolo "Buy Buy Baby" il top delle classifiche e l'affetto del grande pubblico.
Adesso sembrano pronti a sfidare i mostri sacri del mercato europeo puntando non soltanto sull'originalità della loro musica, ma soprattutto su una spiccata ed intelligente autoironia. E proprio questa potrebbe rivelarsi la loro carta vincente, in un ambiente in cui le superstar sono abituate a prendersi sempre troppo sul serio...

Allora, la prima domanda è d'obbligo. Siete l'ennesima TeenBand del 1999: non credete che i critici abbiano ragione a storcere il naso di fronte a questa continua invasione di bellocci?
J: Questo cosa significa? Che dovremmo chiudere la sala trucco?
E: Beh, sarebbe una buona idea! In fondo, Nick [Carter dei BSB, ndR] e tutti gli altri sono sempre così perfettini... Noi potremmo puntare sui brufoli e le occhiaie!
K: La prima TeenBand di mostri: che invenzione!

A quanto pare la questione non vi riguarda...
W: Ci ridiamo sopra. Che altro dovremmo fare? Mi sembra che nessuno si lamenti mai se emerge un cantante solista piuttosto che un gruppo di ragazzi... E se c'è posto per migliaia di solisti, può esserci posto anche per qualche BoyBand, o sbaglio?

Parliamo del vostro nome. Cosa vi ha spinto a chiamarvi proprio Air Action?
E: Le nostre radici, il nostro immaginario. Amiamo la vita all'aria aperta, invidiamo al vento la sua immensa libertà e ci sforziamo di raggiungerne anche solo una minima percentuale...
W: E poi l'azione dell'aria è ciò che fa muovere i mulini a vento e, con essi, i nostri sogni...

Siete tutti e quattro olandesi?
K: Io ho origini italiane, mia madre è di La Spezia. Comunque sono nato ad Amsterdam, e ci siamo trasferiti a Delft quando ero piccolissimo. Diciamo che mi sento olandese al 75%!
J: La mia famiglia, invece, è irlandese. Di Belfast, per la precisione. I miei nonni abitano ancora là, e festeggiamo insieme le vacanze di Natale. L'Irlanda è splendida, è un posto dove tutto sembra avere un buon profumo... Spero tanto di poter conoscere, un giorno, anche gli U2 e i Boyzone...

Come avete fatto ad incontrarvi e a mettere in piedi il gruppo? C'è stato anche per voi lo zampino di un produttore?
E: Per nostra sfortuna no. Non c'è stata nessuna audizione, nessun provino a base di balletti e capelli ingellati, nessuna estrazione a sorte. Questo ha reso tutto più difficile, ovviamente: abbiamo dovuto sudare per dimostrare ai discografici quali erano le nostre potenzialità e strappare loro il primo contratto!
W: Eravamo compagni di scuola, tutti e quattro. Ci conosciamo da anni, e abbiamo scoperto che la nostra amicizia cresceva di pari passo con i nostri sogni di esprimerci attraverso suoni, voci e colori. Ed ora finalmente siamo ad un punto di partenza!

La parola 'sogni' ricorre spesso nei vostri discorsi. Anche nel vostro singolo "Buy Buy Baby" se ne parla?
J: Non proprio, ma sognamo che il disco ci faccia diventare famosi! Può andare bene lo stesso?
K: In realtà è un invito importante a non essere ipocriti solo per denaro, a non vendere i propri ideali con un falso sorriso al momento opportuno. È un messaggio in codice a tutti i nostri colleghi, e vorremmo non ce ne fosse mai bisogno...

Perchè dite questo?
J: Perchè abbiamo capito che aria tira. Esistono decine di artisti disonesti come le loro classifiche, gente che fa di tutto per apparire perfetta solo finchè ha bisogno di vendere, che illude le fans con frasi del tipo «Vi adoriamo alla follia!» per poi rinchiudersi nel camerino e mandarle a quel paese...

Sembrate molto critici con questo tipo di mercato. E allora cosa vi spinge a farne parte?
W: La consapevolezza di essere diversi e la speranza di essere capiti. Noi ci proviamo. Se dovesse andare male... cambieremo il titolo del disco in "Bye Bye Baby"!

Beh, in realtà si direbbe che finora abbiate fatto centro! In Olanda siete più amati dei 5ive o dei BSB. Ed ora vi aspetta l'Europa...
E: Prima di cominciare ci siamo detti: perchè togliere fans ai 5ive o ai Backstreet Boys? Tanto vale puntare su tutti gli altri, che sono molti di più!
J: È andata bene. Adesso lavoriamo con più serenità, abbiamo rotto il ghiaccio.

Quale genere di musica proporrete nel vostro album?
K: Il pop muto! Qualcosa di veramente originale: la prima traccia dura mezz'ora ed è vuota...
J: E volevamo che fosse il nostro primo singolo... Sarebbe stato fantastico, non trovi?
W: Diciamo che per ora non possiamo anticipare nient'altro, se non che "Buy Buy Baby" è un assaggio invitante di quello che sarà l'album in uscita a Natale. Una miscela colorata di suoni new age e disco dance, di trip hop e gospel... Un prodotto sperimentale, senza alcun dubbio.

Vi esibirete dal vivo?
E: Sì, è fuori discussione. Se ci costringono a cantare in playback, piuttosto non saliamo nemmeno sul palco. Tanto vale lasciare andare il disco da solo e guadagnare tempo facendo qualcosa di più interessante!

E con i balletti come siete organizzati?
J: Perfettamente: non sappiamo farli! Potremmo imparare nel giro di qualche album, se non avete fretta...
K: È il guardaroba che lascia un po' a desiderare, a dire il vero... Speriamo di essere in tournèe in giro per il mondo in periodo di saldi!

Avete hobby particolari o progetti da solisti?
W: Per il momento l'unico progetto da solisti che abbiamo è quello di fidanzarci... Non vorrai mica che condividiamo anche le ragazze?!?

Questo è un tasto dolente: nelle BoyBand sono sempre quasi tutti single...
J: All'inizio anche noi credevamo fosse tutta una montatura, per assicurarsi il successo sul pubblico delle giovanissime. Ora abbiamo capito che è tutto vero, purtroppo!
E: Non c'è modo di portare avanti una relazione impegnativa. Ed è meglio mettere subito le cose in chiaro, piuttosto che dire «Ti amo» ad una ragazza e poi stare con lei mezz'ora al mese... Non sarebbe una gran dimostrazione d'amore, in fondo...

Forse si tratta del rovescio della medaglia del successo...
J: Sicuramente. Abbiamo 23 anni e passiamo le nostre giornate a domandarci se sia giusto privilegiare la nostra carriera all'amore, se davvero ne valga la pena...
E: Già. Se solo potessimo fidanzarci tra di noi sarebbe tutto più facile!
W: Questo lo dici tu! Io piuttosto uscirei dal gruppo... E tira giù le mani!

Con voi è impossibile rimanere seri... Fra qualche settimana arriverete in Italia: volete lanciare un appello alle ragazze tricolori? Com'è la vostra ragazza ideale?
K: I-ta-lia-na!
W: La mia ragazza ideale dovrebbe essere innanzitutto solare, allegra, piena di elettricità e voglia di vivere. L'aspetto fisico non conta granchè; mi lascio coinvolgere facilmente dalle situazioni!
J: Anche io! Sono sicuro che rimarrò stupito dalla bellezza delle ragazze italane. Speriamo solo che sia una cosa reciproca!
E: Con la fortuna che ho di solito, come minimo la mia ragazza ideale è esistita 1000 anni fa e adesso si è incarnata in un camionista! Meglio non pensarci e saper scegliere la persona giusta al momento opportuno...

Pensate di poter resistere al passare degli anni come le grandi rock band, o fra un anno si parlerà già di un vostro scioglimento come per tutte le BoyBand 'inventate' dai manager?
E: Ci siamo 'inventati' noi, ricordalo. Potremmo scioglierci anche domani, se è per questo, ma mai nessuno ci farà firmare un foglio di arrivederci senza che siamo noi a deciderlo!

Ti dispiace che gli Air Action fossero finti e vorresti che esistessero davvero?
Non ti capaciti di come il biondino frizzante Ethan abbia potuto rovinare la sua carriera laureandosi in Architettura?
Da oggi in poi sognerai tutte le notti un Concerto di Natale in Vaticano con gli Air Action e le Cottonfioc?

Parliamone! Qui troverai tutte le risposte ai tuoi perchè!
E se ancora non ti basta, scrivici una mail a
community@bottomfioc.net



natale col bottom :menu completo:

1. Relax & Repent | 2. Dreaming Of A White Christmas | 3. Cheri Cheri Christmas | 4. Sing A Song Now Now | 5. Il Più Grande Pacco