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> speciale sanremo
:grazie
dei fleurs du mal:
•
POCO PIÙ DI NIENTE •
:seconda
serata:
si
esibiscono i 10 Big delle categorie Uomini e Donne + 6 Giovani
vengono
eliminati gli ultimi classificati delle categorie Uomini e Donne + gli
ultimi 3 classificati della categoria Giovani
«Siamo
Tutti Vittime E Carnefici» • Le pagelle di bottomfioc.net
in
ordine di classifica provvisoria per singola categoria
[a seguire:
«Gli
Altri Siamo Noi»
• Le pagelle e le segnalazioni dei nostri bottomaniaci]
Categoria DONNE
1.
Alexia: "Da Grande"
Cheap
& chic. La canzone è davvero easy e plastificata ai massimi [o
ai minimi] termini, ma proprio in virtù di questo ci motiva un «Alleluja!»
dal più profondo del cuore. Non è scritto da nessuna parte che per dimostrare
quanto si è bravi a cantare si debba sempre e per forza lasciarsi ispirare dalla Musa
Musona, specie dopo che per 8 anni la gente -anzi: molta più gente- se
n'era accorta ugualmente anche con "Gimme Love" o "Happy".
Vuoi vedere che riesce perfino a riavvicinarsi ai piani alti delle classifiche
di vendita?
•
voto
primo ascolto: 7
~ voto secondo ascolto: 7,5
2.
Antonella Ruggiero: "Echi d'Infinito"
Un
passo alla volta. Al secondo ascolto ci siamo concentrati sulle parole, e le
abbiamo capite tutte nitidamente. E ci sono pure piaciute: tronfie e retoriche ma
tutt'altro che banali, specie nel ritornello. La prossima volta, venerdì, ci
concentreremo sulla musica e sull'arrangiamento, e abbiamo come l'accento -o
il presentimento-, così a orecchio, che sabato anche Antonella raggiungerà
[tra le poche a riuscire nell'impresa] la piena e meritata sufficienza.
•
voto
primo ascolto:
5
~ voto secondo ascolto: 5,5
3.
Anna Tatangelo: "Ragazza Di Periferia"
Non
si capisce bene quale possa essere il pubblico di Anna Tatangelo capace di farla
svettare al di sopra di Marina Rei [che al di sopra di Paola & Chiara è
perfettamente lecito starci qualunque cosa, anche un chihuaha con la laringite],
con tutto che Marina Rei un minimo di 'modernità' nella sua canzone l'ha messa
mentre Anna Tatangelo nemmeno per sbaglio. Di questo pezzo non riesce, quasi
miracolosamente, a restare nient'altro che un'assordante sensazione di
vuoto. Perchè sprecare così i propri 18 anni e il proprio talento?
•
voto
primo ascolto: 2
~ voto secondo ascolto: 2
4.
Marina Rei: "Fammi Entrare"
L''effetto
Evanescence' di cui parlano in molti c'è tutto ed è veramente esplicito. Al
primo ascolto ci era quasi sfuggito, forse ipnotizzati dal nuovo look à-la-Pete
Burns versione "Evolution" di Marina [labbra escluse] che aveva
catalizzato i primi 30 secondi di interesse della sua esecuzione. Ma, nel magma
soporifero cosmico di cui è satura questa edizione numero 55, "Fammi Entrare",
con la sua sferzata di adrenalina gggiòvane, suona un po' come un lampo
nel buio. O, più semplicemente, come una sveglia.
•
voto
primo ascolto: 5
~ voto secondo ascolto: 6,5
5.
Paola & Chiara: "A Modo Mio" • ELIMINATE
Siamo
sicuri che abbiano cantato in diretta dal palcoscenico dell'Ariston, e che a
quell'ora non fossero invece già imbottigliate sulla tangenziale di Milano in
rotta verso casa [e che -dunque- la loro esibizione non fosse un video
preregistrato la sera prima]? Le classifiche cantano più delle loro ugole, ed
è da 4 anni che non infilano un 'successo' propriamente detto nemmeno a provarle
tutte e tutte in una volta sola. Eliminate, rifiutano di apparire nuovamente
in pubblico [siamo sicuri che fossero ancora a Sanremo?] e godono del consueto
trattamento di consolazione di chi ricorda che anche a Vasco Rossi e Zucchero
non era andata poi troppo bene. Peccato solo che dopo Zucchero -1985- non c'è
proprio più stato nessun bocciato -o ultimo classificato che dir si voglia-
che abbia goduto di miglior sorte fuori dal Festival. Però, lo confessiamo:
siamo già curiosi di vedere cosa si inventeranno le sorelline Iezzi [o chi per
loro] per rilanciarsi quest'estate...
•
voto
primo ascolto: -110
e Lode ~ voto secondo ascolto: non
pervenuto
Categoria UOMINI
1.
Francesco Renga: "Angelo"
A
ben vedere, e lo riconosciamo noi per primi senza ipocrisia alcuna, l'unico
'deterrente' alla trasparenza del giudizio sulla canzone di Francesco Renga
è la presenza di Ambra Angiolini tra gli 'Opinionisti'. Che, a rigor di
logica, non dovrebbe inficiare in alcun modo il valore di un pezzo caldo e coinvolgente
come "Angelo" -più che legittimamente primo nella graduatoria
parziale-, ma che di fatto, essendo un leit motiv rivendicato a più riprese
in tutte e due le prime serate [quando si sarebbe semplicemente potuto evitare
di far emergere la cosa, con ogni probabilità sconosciuta al 90% dei telespettatori
e dei presenti in platea], evidentemente vuole essere influente di proposito.
E siccome non ci fa impazzire che la compagna di un artista stia in prima fila
tra chi dovrebbe con obiettività criticare forme e sostanze della manifestazione,
facciamo una media ponderata tra la qualità della canzone e la mancanza di equità,
rispetto alle altre, a cui si accompagna.
•
voto
primo ascolto:
6
~ voto secondo ascolto: 6,5
2.
Gigi d'Alessio: "L'Amore Che Non C'è"
Poichè
soltanto gli esperti di musica e composizione possono godere della facoltà di
criticare Gigi d'Alessio con cognizione di causa, ci limitiamo a sostenere che
questo brano non ci conquista, non ci affascina e non ci suscita nessuna altra
reazione di sorta, nè di gradimento nè di riluttanza. È un giudizio squisitamente
soggettivo di chi ha gusti beceri dacchè è venuto al mondo e non ha mai
preso mezza lezione neppure di solfeggio.
•
voto
primo ascolto:
4
~ voto secondo ascolto: 4
3.
Marco Masini: "Nel Mondo Dei Sogni"
Cosa
dobbiamo fare? Ignorarlo anche quest'anno per non essere linciati dai suoi fans
se solo ci azzardiamo a non incensarlo quanto merita [o meriterebbe],
o esprimiamo il nostro parere per non essere ugualmente tacciati di razzismo
e boicottaggio politico? È difficile, perchè in qualunque modo ci comportiamo
sappiamo bene che «al mondo non c'è mai / qualcosa che gli va / e pietre
prenderai senza pietà». Quindi proviamo a trovare il giusto compromesso: per
non fargli torto, regolarmente lo nominiamo e rispettiamo la sua presenza
al Festival, ma ci asteniamo da qualunque ulteriore commento.
•
voto
primo ascolto:
×××
~ voto secondo ascolto: ×××
4.
Paolo Meneguzzi: "Non Capiva Che l'Amavo"
Più
di 6 non possiamo proprio dargli, perchè è come se quest'anno Paolo la canzone
a Sanremo non ce l'avesse nemmeno portata. Se dovessero mettere su la base
strumentale di "Non Capiva Che l'Amavo" in un qualche Bar Karaoke,
il malcapitato dilettante allo sbaraglio di turno non saprebbe se attaccare
con «Qui seduto sul letto ripenso a noi» o con il «Prego davanti al tuo cuore
/ Chiedo di farti tornare» di "Guardami Negli Occhi". Del resto, se
lo stornellino chewing gum ci solletica nuovamente -come un anno fa- la fregna
da 13enne sbarellata, non è nemmeno giusto che gli diamo meno di 6 equiparandolo
a tutti gli altri pezzi che, anzichè solleticarci la fregna, ci obbligano a
ricoprirci di Tampax.
•
voto
primo ascolto:
6
~ voto secondo ascolto: 6
5.
Umberto Tozzi: "Le Parole" • ELIMINATO
Neanche
lui aderisce all'invito di Bonolis di ripresentarsi sul palcoscenico per commentare
l'eliminazione [l'unica platealmente scontata già dal 5 gennaio], e anche
a lui viene lanciata l'acciughina di consolazione con la formuletta "Ricordiamoci
di Vasco Rossi e di Zucchero". Il commento più giusto, forse, esce dalla
bocca di Ambra: almeno questi -i concorrenti silurati- la faccia hanno accettato
di mettercela, che quelli [come Al Bano] che hanno rimbalzato il casting perchè
non era stata concessa loro alcuna garanzia di 'sopravvivenza' alla gara nemmeno
quello. Giustissimo. Però questo non toglie che la canzone sia veramente tutto
tranne che ascoltabile.
•
voto
primo ascolto:
0
~ voto secondo ascolto: 0
Categoria GIOVANI
1.
La Differenza: "Che Farò"
E
finalmente arrivò il giorno in cui i Gggiòvani [ri]cominciarono a cantare canzoni
da gggiòvani anche al Festival di Sanremo. Dopo anni e anni di Daniela Pedali
e consimili, di Alina e consimili, di Jenny B. [post-Corona] e consimili, era
ora che qualcuno cominciasse a suonare gli stornelletti che ascoltano i gggiòvani
della loro età nel walkman o con lo stereo a manetta. Certo, i La Differenza
non sono propriamente di primo pelo -30 anni, contro i 18 di Anna Tatangelo
tra i Big. Da cui: non sarebbe meglio tornare alla nomea di "Nuove Proposte"
anzichè quella fuorviante di "Giovani"?-. Molto riuscita l'apertura
del ritornello, estremamente radiofonica e ben arrangiata. Non sarebbe male neanche
la presenza scenica, se solo il cantante ammiccasse un po' meno in camera come
se fosse convinto di stare a "CentoVetrine" anzichè all'Ariston...
•
voto
primo ascolto:
10-3
[la differenza]
2.
Giovanna d'Angi: "Fammi Respirare"
Volevamo
forse risparmiare l'onore della qualificazione alla nuova Linda della situazione?
Stesso appeal, stesso look e stessa canzone: non poteva che andare com'è andata.
Pazienza se poi Linda, dopo cotanti complimenti ricevuti a piene mani per 5
giorni, dopo un anno sia già 'costretta' ad andare a "Music Farm"
perchè non la si è più vista -soprattutto in classifica- nei restanti 360. Insomma:
tutto già visto, già sentito, già vissuto. E dunque tutto tutt'altro che gggiòvane.
•
voto
primo ascolto:
3
3.
Laura Bono: "Non Credo Nei Miracoli"
Ma
è rock questo? Va bene che è risaputo che di musica non ci capiamo un'H [ma
domani -nevicata del 56 permettendo- usciremo a comprare tutti i libri di Dario
Salvatori, così sabato saremmo finalmente pronti a giudicare con consapevole
autorevolezza sia Gigi d'Alessio che Laura Bono], ma sembra Anna Tatangelo con
tre schitarrate in più. Per fortuna potremmo riascoltarla e ricrederci già venerdì,
però ci piacerebbe sapere cosa ne penserebbero i Def Leppard, i Led Zeppelin
o gli Aerosmith del rock di "Non Credo Nei Miracoli" così largamente
rivendicato da giornali e conduttori prima della sua esibizione.
•
voto
primo ascolto:
2
4.
Enrico Boccadoro: "Dov'è La Terra Capitano" • ELIMINATO
Avremmo
preferito Enrico Capitano che cantava "Dov'è La Terra Boccadoro",
anche perchè di canzoni cioè un zacco sssosciali, cioè un zacco impegnate, cioè
tipo che affrontano i probbblémi del mondo, cioè di noi tutti, al Festival di
Sanremo, faremmo sempre più volentieri a meno. Quantomeno l'anno scorso Stefano
Picchi aveva un pezzo ottimamente arrangiato e nemmeno così scontato nei testi
[e non se ne è più saputo nulla...]. Boccadoro -o Capitano- ha inanellato la
più accademica sequenza di stereotipi che un gggiòvane, ma già così grande,
possa infilare. Almeno Mtv gli passerà in mainstream il video, visto che lo
ha realizzato il gggiòvane Silvio Muccino?
•
voto
primo ascolto:
2
5.
Negramaro: "Mentre Tutto Scorre" • ELIMINATI
Mah.
Forse lasciar fuori gli Sugarfree [2 mesi al #1 dei singoli più venduti
in Italia con "Cleptomania"] e selezionare invece i Negramaro, per
giunta -benchè del tutto plausibilmente, visto il problema tecnico- facendoli
esibire per due volte quando la prima era ampiamente bastata è stata un'idea
un po' azzardata. Imitazione pochissimo riuscita dei primi Timoria e del primo
Francesco Renga con una spruzzatina di Carmen Consoli senza possedere -perchè
non è che siano poi così comuni- le doti vocali del primo nè la personalità
della seconda. E siccome tutto scorre, questa canzone non si sottrae alla regola.
•
voto
primo ascolto:
2
6.
Concido: "Ci Vuole K" • ELIMINATI
Bastava
il titolo ad assicurare loro l'eliminazione al primo turno, ampiamente preventivata
e puntualmente arrivata sotto forma del tipico ultimo posto di chi "non
viene capito" [ce lo ricordano anche Dario Salvatori e Iva Zanicchi: non
possiamo non crederci]. Eppure il motivetto, leggerino e dichiaratamente scemissimo,
è allegro assaje, e -soprattutto- più assaje di quella musica finto-rock
-la new italiana, il free jazz punk inglese e anche la nera africana?- di Laura
Bono. Flavia Cercato ci assicura che saranno suonatissimi in radio [ce lo dice
Flavia Cercato: non possiamo non crederci]: speriamo si riscattino.
•
voto
primo ascolto:
6
Categoria PRESENTATORI [in ordine alfabetico]
Paolo
Bonolis
Sempre
peggio. In niente di tutto quello che ci fa vedere [e/o sentire] c'è un solo
barlume di spontaneità. Tutto stuccato, provato e riprovato -compreso il siparietto
polemico di Ezio Vendrame contro Gigi d'Alessio, che, se fosse stato autentico,
l'autentico Bonolis avrebbe soffocato sul nascere e che altro scopo non aveva
se non quello di fingere di sottolineare quanto è grande il cuore di Nostro
Signor Paolo- fino allo sfinimento [degli spettatori]. Far cantare i Gggiòvani
dopo la mezzanotte non è un gran modo di valorizzarli, tenendo conto che prima
dell'eliminazione possono giocarsi un'esibizione sola. Ma a Nostro Signor Paolo
che je frega dei Gggiòvani, quando ha speso 80.000 $ per portare alla sua
festa di compleanno Mike Tyson? Parla e straparla, pontifica e sentenzia,
sempre con quell'aria da cane bastonato moralista che deve farsi trovare pronto,
all'occorrenza, anche per prendere il posto del Papa e non soltanto quello di
Pippo Baudo. E sempre recitando peggio del peggior attore di "Vivere".
Piesse: ma dopo aver vissuto in America, il livello del suo inglese è davvero
quello palesato con Michael Bublè e Mike Tyson o trattasi di apposita gag da
Bagaglino pure in questo caso?
•
voto
prima serata:
0
~ voto seconda
serata: 0=
Antonella
Clerici
Fa
e briga qualcosa di più della prima sera, ma ha senso di esistere in quel contesto
solo in funzione dei vestiti che le mettono addosso. Considerando che potrebbe
fare molto di più e molto meglio, è un vero spreco. Di soldi, non di talento.
•
voto
prima serata:
2
~ voto seconda
serata: 4
Federica
Felini
Sta
diventando un'icona culto a tal punto che sabato, in un crescendo rossiniano
di rara intensità, le daremo compiutamente 10. Legge perfino "Regime"
di Marco Travaglio, benchè non sappia chi è la Gialappa's Band nè Paola Cortellesi,
e ogni volta che 'presenta' una canzone muove le braccia in avanti come un manichino
di ciliegio che sta recitando la poesia di Natale. È geniale, altro che storie.
Oltre che molto più sopportabile di Flavia Vento nella sua assoluta
e sconfinata inutilità.
•
voto
prima serata: 0
~ voto seconda
serata: 4
Categoria OSPITI
Mike
Tyson
Ma
sì: a sdoganare la Franzoni ci ha già pensato Vespa, a sdoganare Erika &
Omar ci ha già pensato "Giallo 1" della Pivetti, a Nostro Signor Paolo
chi altro può rimanere, dopo essersi giocato -e piuttosto male- Donato Bilancia
lo scorso anno per tentare analogo colpaccio? Certo! Uno che non c'entra mezza
sega in croce col Festival di Sanremo [ce lo ricorda anche Iva Zanicchi: non
possiamo non crederci] e che ha stuprato ogni genere e categoria di essere
vivente, umano, animale o vegetale, e staccato con un morso l'orecchio di un
suo avversario. E poi che trendy quel bel tatuaggione intorno all'occhio: dove
si compra? Lo vogliamo anche noi! E poi che bravo a cantare "Volare":
quando esce il suo singolo? E poi che acume nel criticare il sistema giudiziario
americano solo perchè lo hanno sbattuto in prigione: voleva gli dessero un premio,
invece? E poi che bello pensare che anche lui, come Nostro Signor Paolo, ha
un cuore grande grande per «amare anche a loro» ['loro' i poliziotti] come
Cicciolina in "Cicciolina Number One"! E poi che ritmo in quei 25
minuti di intervista, roba che nemmeno Biagi o Sabelli Fioretti sarebbero riusciti
a realizzare con analogo mordente e pacata provocatorietà! E quindi poi che
meritati questi bei 80.000 $ con cui risanerà tutti i suoi bilanci e magari
potrà metterne da parte anche qualche spicciolo per le spese legali delle
prossime accuse di stupro. Mike Tyson, torna presto, magari a cantare al posto
di Anna Tatangelo: ti vogliamo bene!
•
voto:
-110
& Lode
Povia:
"Quando I Bambini Fanno Oh"
La
canzone è molto meglio dei 3/4 di quelle in gara, e non ci piove [o non ci povie].
Però si potrebbe evitare di caricarla di quest'aura di sacralità,
quantomeno in mezzo a tutte le peggiori gag da Bagaglino d'Oratorio che Nostro
Signor Paolo si sia inventato dacchè è apparso in televisione per sottolineare
il proprio strapotere -o si potrebbero evitare tutte le peggiori gag da Bagaglino
d'Oratorio, ovviamente-. Da sottolineare, comunque, che Povia ha rinunciato
per due anni ai diritti d'autore sul pezzo per devolverli al progetto Avamposto
55. Chissà se anche Bonolis sarà animato tanto a lungo da analogo spirito
filantropico...
•
voto:
7
Ale
& Franz
Per
la prima volta non riescono a strappare una sola mezza risata. Per forza: Nostro
Signor Paolo si ficca anche in mezzo a loro e gli manda all'aria la formuletta
vincente. Si sono fatti pubblicità al film di imminente uscita senza che fosse
chiaro perchè loro e non qualunque altro comico di "Zelig". A parte
la pubblicità al film di imminente uscita.
•
voto:
3
Categoria OPINIONISTI
Andrebbe
fatto un distinguo. Sufficienza ad Ambra perchè, poverina, il fatto che sia
la compagna di Francesco Renga sono sempre gli altri a tirarlo fuori [ma lo
tirano fuori sempre] e perchè sembra che sia piuttosto vicina al gusto e al
pensiero delle generazione che rappresenta. Iva Zanicchi è Iva Zanicchi: non
si può pretendere che non intoni la sua superadorata "Zingara"
ogni volta che apre bocca, e anzi: è già tanto se non si produce anche in qualche stacchetto
promozionale a favore del suo superadorato Silvio. Marco Giusti è quello che,
in assoluto, ci sta facendo la figura peggiore. Uno con un curriculum della
sua levatura non può mettersi a disquisire solo ed esclusivamente di berrettini
e abitini come un novello Signorini [piaciuta la rima?]. Che tristezza. Ezio
Vendrame si presta ad una 'scenetta' che ricorda i finti Cavalli Pazzi di Baudo,
malissimo recitata e, oltretutto, completamente gratuita e appiccicata su un
pretesto da nulla. Agli altri vengono concesse a malapena briciole di fiato
debitamente imbeccate.
Tranne che a Dario Salvatori. Il quale, tornato finalmente
al suo look preferito -un morphing perfetto tra Steve Strange e Paolo Limiti-
dopo l'impinguinamento guainato del giorno prima, non perde occasione per farci
interrogare sul suo ruolo preciso nell'ordine del Cosmo, ora che non recita
più nemmeno la parte del Bastian Contrario per vocazione. Sostiene con saccente
fierezza che Tozzi a Sanremo ha rimediato grandi stroncature a cui sono seguiti
successi clamorosi: purtroppo per lui, Tozzi di stroncatura -prima di "Le
Parole"- ne aveva rimediata una soltanto [con "Un'Altra Vita"
nel 2000] e non era seguito nessun successo clamoroso. In tutte le altre partecipazioni
aveva goduto di comprovata miglior sorte, vincendo con "Si Può Dare Di
Più" o diventando tormentone con "Gli Altri Siamo Noi". Ma del
resto, se sbaglia perfino quando copia dalle classifiche per scrivere i
suoi libri, cosa si può pretendere nel momento in cui deve addirittura andare
a braccio o a memoria?
•
voto
prima serata:
0
~ voto seconda
serata: 2
›
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Serata
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La recensione
completa di Tommaso
Baroncelli]
«Gli
Altri Siamo Noi» • Le pagelle e le segnalazioni dei bottomaniaci
-
seconda
serata
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